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Concetti Chiave

  • Il Teatro Olimpico di Vicenza, ultima opera di Palladio, è il primo grande teatro stabile dell'età moderna.
  • Commissionato dall'Accademia Olimpica, il teatro fu iniziato nel 1580 e completato da Vincenzo Scamozzi e dal figlio di Palladio.
  • La cavea semiellittica, coronata da una loggia corinzia, si ispira ai teatri romani studiati da Palladio.
  • Il soffitto dipinto simula un cielo nuvoloso, richiamando i teatri all'aperto dell'antichità.
  • La scena fissa in legno e stucco, completata da Scamozzi, riproduce un edificio classico con dettagli ispirati alla vita di Ercole.

Indice

  1. Il teatro olimpico di Vicenza
  2. Caratteristiche architettoniche del teatro
  3. La scena fissa di Scamozzi

Il teatro olimpico di Vicenza

L'ultima opera di Palladio è il primo grande teatro stabile dell'età moderna, il Teatro Olimpico di Vicenza. Il teatro fu commissionato dall'Accademia Olimpica e iniziato nel 1580, pochi mesi prima della morte di Palladio; i lavori furono portati a compimento dal figlio e da Vincenzo Scamozzi.

Caratteristiche architettoniche del teatro

Palladio ripropone qui il teatro dei romani con precisione archeologica, fondata sullo studio accurato del testo di Vitruvio e delle rovine dei complessi teatrali antichi.

La cavea, di quattordici gradini, è per ragioni di spazio semiellittica, anzichè semicircolare come nell'antichità, ed è coronata da una loggia superiore corinzia dietro a cui si aprono le finestre. Il soffitto dipinto con un cielo nuvoloso, per rievocare i teatri classici che erano posti all'aperto.

La scena fissa di Scamozzi

La bellissima scena fissa fu portata a termine da Scamozzi nel 1585: è in legno e stucco e riproduce la facciata di un edificio classico a due ordini corinzi, la cui zona mediana è assimilabile a un arco trionfale, ed è adorna di statue entro nicchie architettoniche e di rilievi nell'attico con episodi della vita di Ercole, eroe protettore dell'Accademia. Nella scena si aprono tre porte sul sfondo e due laterali, ma per la ramificazione a tre dell'apertura centrale si scorgono in tutto sette vie. Queste vie sono profonde solo pochi metri, ma, grazie alla forte inclinazione del pavimento e agli edifici in bassorilievo, sembrano lunghissime.

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