Concetti Chiave
- I palazzi del primo Rinascimento combinavano elementi di case signorili e fortezze, riflettendo le tensioni politiche del tempo.
- L'esterno dei palazzi era massiccio e semplice, mentre l'interno vantava cortili sontuosi con portici e colonnati.
- Le facciate erano caratterizzate da bugnatura, con conci più sporgenti ai piani inferiori e cornici tra i piani.
- Le finestre, spesso bifore, avevano conci disposti a raggiera per sembrare più grandi e offrire protezione.
- Nel secondo Rinascimento, le architetture diventarono più leggere, con facciate arricchite da nicchie, statue e portali.
Indice
Caratteristiche dei palazzi rinascimentali
I palazzi del primo Rinascimento sono una via di mezzo fra la casa signorile e la fortezza. La loro particolare struttura era una conseguenza delle continue guerriglie politiche che imperversavano nella città, per cui non era raro che i membri di un partito dessero l’assalto al palazzo di una famiglia rivale.
Tali palazzi si presentavano perciò come enormi cubi di pietra ed avevano un aspetto esterno semplice e massiccio. Tutta la fantasia dell’architetto si sbizzarriva a creare un sontuoso cortile interno, circondato da un portico e da un colonnato. Da questi partivano degli scaloni di rappresentanza che conducevano ai loggiati superiori che si affacciavano sul cortile stesso. Un esempio di palazzo del primo Rinascimento è il Palazzo Strozzi, costruito da Benedetto da Maiano, a Firenze, nel 1489, su ordine di Filippo Strozzi, ricco mercante fiorentino avversario dei Medici.Struttura e funzione dei palazzi
Al piano terra alloggiava la guarnigione del palazzo. Poiché questa parte del palazzo era la più esposta aglio eventuali assalti nemici, le finestre avevano delle dimensioni ridotte per offri ore un maggior riparo. Nel primo piano si aprivano delle vaste sale, dall’aspetto grandioso. I locali piccoli ed accoglienti adatti alla vita familiare erano pochi e trascurati erano anche i servizi igienici. La facciata dell’edificio era interamente bugnata, cioè ricoperta da lastre di pietra non levigate; la bugnatura aveva il vantaggio di animare la facciata di piccole e forti ombre. Man mano che si andava verso l’alto le lastre, chiamate conci, si facevano meno sporgenti. Unico ornamento della severa facciata erano le cornici che separavano un piano dall’altro. I conci, disposti a raggiera sopra le finestre, davano l’effetto di far sembrare le aperture più grandi. Le finestre generalmente erano bifore. All’ultimo piano, di solito vi erano le abitazioni della servitù. Vi si accedeva generalmente per mezzo di una piccola scala a chiocciola.
Evoluzione nel secondo Rinascimento
Nel secondo rinascimento le architetture si fanno più leggiadre e più leggere. Sulle facciate cominciano ad abbondare le nicchie, le statue ed i portali; ovunque vengono create delle sporgenze per ottenere effetti di chiaroscuro .
Domande da interrogazione
- Quali erano le caratteristiche principali dei palazzi del primo Rinascimento?
- Come venivano progettate le finestre nei palazzi rinascimentali e perché?
- In che modo l'architettura dei palazzi cambiò nel secondo Rinascimento?
I palazzi del primo Rinascimento erano strutture massicce simili a fortezze, con un aspetto esterno semplice e cubico. All'interno, presentavano cortili sontuosi circondati da portici e colonnati, con scaloni che conducevano ai loggiati superiori.
Le finestre al piano terra erano di dimensioni ridotte per offrire maggior riparo dagli assalti nemici. I conci disposti a raggiera sopra le finestre davano l'effetto di far sembrare le aperture più grandi.
Nel secondo Rinascimento, le architetture divennero più leggiadre e leggere, con facciate arricchite da nicchie, statue e portali, e sporgenze create per ottenere effetti di chiaroscuro.