Zhuweiqiu
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Concetti Chiave

  • La pittura veneta nel XVI e XVII secolo si allontana dal manierismo, ritornando a un'arte sacra con un focus educativo per i fedeli, influenzata dal Concilio di Trento.
  • L'arte conserva elementi teatrali e innovazioni di Tintoretto, come l'uso della luce per enfatizzare scene sacre, ma diventa più descrittiva per evidenziare gesti religiosi.
  • Questa nuova corrente pittorica non riscuote grande successo e ha una breve durata, con alcuni artisti che vi si adattano per un periodo limitato.
  • Jacopo Bassano emerge tra gli artisti di questo periodo, utilizzando la luce come elemento divino simile a Caravaggio, per definire composizioni sacre.
  • La luce in queste opere è usata per mettere in risalto parti anatomiche, creando contrasto tra ombra per le parti vicine e luce per quelle lontane.

Indice

  1. Evoluzione della pittura veneta
  2. Dibattito al concilio di Trento
  3. Breve successo della nuova pittura

Evoluzione della pittura veneta

In seguito a Tintoretto, è possibile assistere a una evoluzione della pittura veneta, assimilabile tuttavia più che altro a una “involuzione”: viene abbandonato il manierismo che ha aperto le possibilità al genio artistico del Parmigianino, di Pontorno, Veronese e Tintoretto e viene fatto un forte richiamo alla religione, tornando a un’arte sacra che recupera il ruolo, trascurato dal manierismo, dell’arte come educatrice dei fedeli.

Dibattito al concilio di Trento

Il dibattito all’interno del concilio di Trento è determinante, in quanto impone all’arte di far tornare la centralità del sacro e l’intento di raccontare e esaltare i principi (dogmi) della Chiesa romana.
Al di là del tema sacro, che torna, l’arte conserva la giusta teatralità e le innovazioni tratte dall’opera di Tintoretto per l’uso della luce, tuttavia è fortemente descrittiva perché invita a osservare e comprendere i gesti che richiamano all’evento sacro (e non servono più per creare effetti dinamici): questo si concretizza all’interno di lampi di luce che catturano il profilo di una Madonna o di una donna pia, il corpo di un Santo o parte di esso o il gesto sacro di un credente, lasciando al buio gli elementi che non servono a esaltare l’evento trascendente. (Differenza con il Tintoretto, che lasciava al buio gli angeli)

Breve successo della nuova pittura

E’ una pittura che non avrà moto successo, infatti gli allievi di Tintoretto e Veronese si inseriranno in questo nuovo modo di fare arte, ma durerà molto poco, qualche anno.
Il più importante tra questi è Jacopo Bassano, nella cui arte la luce diventa luce divina simile a quella che si sperimenterà in Caravaggio (409-406): prima la luce era artificiale, poisi concentra sui particolari anatomici e infine diventa luce divina che detta i gesti e forma la composizione. Entrambi gli artisti mettono la parte dei corpi più vicina a noi in ombra, quella più lontana, invece, alla luce.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'evoluzione della pittura veneta dopo Tintoretto?
  2. Dopo Tintoretto, la pittura veneta ha subito un'involuzione, abbandonando il manierismo e tornando a un'arte sacra che enfatizza il ruolo educativo dell'arte per i fedeli, influenzata dal Concilio di Trento.

  3. Qual è stato l'impatto del Concilio di Trento sulla pittura veneta?
  4. Il Concilio di Trento ha imposto all'arte di riportare la centralità del sacro, esaltando i principi della Chiesa romana e influenzando la pittura a essere più descrittiva e focalizzata su eventi sacri.

  5. Chi è stato un importante esponente di questa nuova corrente artistica e quale era il suo approccio alla luce?
  6. Jacopo Bassano è stato un importante esponente, e nella sua arte la luce è diventata divina, simile a quella di Caravaggio, concentrandosi sui particolari anatomici e dettando i gesti e la composizione.

Domande e risposte