Concetti Chiave
- Niccolò dell'Arca, scultore attivo a Bologna dal 1460, fu influenzato da Francesco del Cosa ed Ercole de' Roberti.
- Il Compianto sul Cristo morto è l'opera più famosa di Niccolò, realizzata tra il 1463 e il 1490 nella chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna.
- La scultura è composta da sette figure a grandezza naturale in terracotta, originariamente con policromia.
- Le statue furono temporaneamente rimosse dalla chiesa per non impressionare i fedeli e furono soprannominate "le burde" nel tempo.
- La scena centrale presenta il Cristo morto circondato da figure che esprimono dolore, con particolare intensità nei volti delle due Marie.
Niccolò dell'arca e la sua arte
Niccolò dell'Arca nacque nel 1435 e morì nel 1494.
La sua arte venne influenzata da Dello scultore Nicolò dell'Arca, sappiamo che fu attivo a Bologna dal 1460 circa, poiché compare nei primi documenti e nelle corrispondenze da parte dei commissionari delle varie opere.
La composizione e la sua fama
Questa è l'opera che lo ha reso famoso: La composizione di data dal 1463 al 1490.
L'opera è composta da sette figure a grandezza naturale in terracotta con tracce di policromia.
Purtroppo, non si riconosce l'esatta posizione delle statue, poiché in passato vennero rimosse dalla chiesa, perché si riteneva che potessero impressionare i fedeli.
Nell'Ottocento questa composizione scultorea vennero addirittura lasciate all'aperto nei pressi del mercato, e vennero chiamate popolarmente "le burde", ovvero "le streghe".
Al centro vi è il Cristo morto, disteso con la testa reclinata su un cuscino, mentre intorno a lui si dispongono altre figure he piangono la sua morte: la Vergine è con le mani giunte, mentre san Giovanni piange in silenzio.
A colpire lo spettatore sono soprattutto le due Marie, con i volti sconvolti dal dolore e le vesti gonfie dal vento.