Concetti Chiave
- Sebastiano Luciani, noto come Del Piombo, fu influenzato da Michelangelo, con cui collaborò dal 1516 al 1534, coniugando il colore veneziano con il disegno fiorentino.
- Il capolavoro di Del Piombo, la Pietà del 1517, è esposta al Museo Civico di Viterbo e mostra una forte influenza michelangiolesca nella composizione e nei dettagli anatomici.
- L'opera presenta una struttura piramidale, con il corpo orizzontale di Cristo e la figura verticale della Madonna, evocando il pathos e il dinamismo tipici di Michelangelo.
- Il paesaggio minaccioso sullo sfondo, con riferimenti a Viterbo e all'inferno dantesco, accentua il dramma della scena e il senso di inquietudine dell'epoca.
- La Pietà suggerisce momenti della Passione di Cristo, simboleggiando la resurrezione con la luna, collegata alla Pasqua e ai dubbi della Controriforma.
Indice
Sebastiano luciani e il suo soprannome
Il vero nome dell’autore della tavola è Sebastiano Luciani; di origini venete, vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, egli cominciò a essere conosciuto con l’appellativo di “Del Piombo” da quando Papa Clemente VII gli affidò l’incarico delle piombature delle bolle papali.
Molto importante per la sua carriera artistica è l’amicizia che lo legò a Michelangelo dal 1516 al 1534. Addirittura, pare che Michelangelo gli abbia fornito dei cartoni affinché cercasse di coniugare il colore veneziano con la tecnica del disegno d’ispirazione fiorentina.
Capolavoro: la Pietà
Il suo capolavoro è la Pietà, realizzata intorno al 1517 ed esposta nel Museo Civico di Viterbo.
L’influenza di Michelangelo si nota anche in alcuni dettagli: come la mano sinistra di Cristo che ci fa pensare a quella di Adamo della Cappella Sistina, ma la stessa cosa si può dire per la figura di per sé. I critici, a questo proposito, parlano di cooperazione più importante del mondo. Il tema è quello dell’incontro della Vergine con il figlio morto.
Composizione e simbolismo
La composizione, dall’aspetto monumentale, si sviluppa su di una costruzione piramidale che vede l’incontro di una linea orizzontale (il corpo di Gesù Cristo) con una verticale (la Madonna, seduta con la testa, rivolta verso il Cielo). Il suo corpo ci fa pensare al movimento della Sibilla delfica di Michelangelo, nella Cappella Sistina. L’influenza di Michelangelo si ritrova nel pathos della Vergine, che stringe i pugni e guarda in alto, nell’attenzione ai volumi e all'anatomia. La volumetria è resa più dal colore che dai chiaroscuri. Il rapporto cromatico è molto evidente nel corpo di Gesù che, steso per terra su di un sudario bianco, ha il corpo nudo, esaltato sia dal lenzuolo sia dal tessuto bianco sia lo cinge con funzione di perizoma.
Paesaggio e atmosfera
La natura che costituisce lo sfondo è minacciosa e bene si accorda con la tragedia che si è appena conclusa. Alcuni critici hanno individuato nel paesaggio notturno una veduta di Viterbo compresi gli impianti termali di Santa Maria in Silice e il Bulicame che, secondo Dante Alighieri, sarebbero stati il varco di accesso all’ inferno. Il tramonto invia gli ultimi bagliori mentre il cielo, con l’arrivo incombente dell’oscurità della notte, diventa livido. In alto, fra le nubi grigiastre, spunta la luna che invia sul paesaggio desolato i suoi raggi lividi. I due personaggi,invece sono illuminati frontalmente, come da tradizione.
Inquietudine e controriforma
Dall’insieme della composizione traspare una forte sensazione d’inquietudine derivata dai dubbi da cui erano scorsi gli artisti dell’epoca di Del Piombo, causati dai condizionamenti dei nuovi principi della Controriforma che si stavano diffondendo dappertutto in Europa. Nella tela, l’artista suggerisce ai fedeli tutti i momenti della Passione: il calvario cui si riferiscono i rovi e il tronco tagliato vicino al quale è seduta la Vergine, la morte, l’attesa del sabato e la resurrezione, simboleggiata proprio dalla luna, poiché la Pasqua cade ogni anno nella domenica successiva alla prima luna piena di primavera.
Domande da interrogazione
- Qual è il vero nome dell'autore della Pietà e come ha ottenuto il soprannome "Del Piombo"?
- In che modo Michelangelo ha influenzato l'opera di Sebastiano Del Piombo?
- Quali elementi compositivi caratterizzano la Pietà di Sebastiano Del Piombo?
- Quali simbolismi e riferimenti culturali sono presenti nel paesaggio della Pietà?
Il vero nome dell'autore è Sebastiano Luciani. Ha ottenuto il soprannome "Del Piombo" quando Papa Clemente VII gli affidò l'incarico delle piombature delle bolle papali.
Michelangelo ha influenzato Sebastiano Del Piombo fornendogli cartoni per coniugare il colore veneziano con la tecnica del disegno fiorentino. L'influenza si nota nei dettagli come la mano di Cristo e il pathos della Vergine.
La composizione della Pietà è monumentale e si sviluppa su una costruzione piramidale, con una linea orizzontale (il corpo di Cristo) e una verticale (la Madonna). La volumetria è resa più dal colore che dai chiaroscuri.
Il paesaggio notturno include una veduta di Viterbo e riferimenti ai rovi e al tronco tagliato, simboli del calvario. La luna simboleggia la resurrezione, poiché la Pasqua cade dopo la prima luna piena di primavera.