Concetti Chiave
- L'opera è un olio su tela di Caravaggio, realizzato tra il 1595 e il 1596, conservato all'Hermitage di San Pietroburgo.
- Caravaggio ha dipinto due versioni del tema del giovane musicista, entrambe autografe, con numerose copie di qualità inferiore.
- Lo spartito musicale dipinto è di Giuseppe Galli e mostra un noto madrigale del XVI secolo, con le iniziali del committente Vincenzo Giustiniani.
- Il giovane musicista potrebbe rappresentare Mario Minniti o un cantore della Cappella Sistina, accompagnato da una natura morta simbolica.
- L'opera esplora la corrispondenza tra gli oggetti e i cinque sensi, esprimendo un'atmosfera malinconica e un insegnamento morale sulla transitorietà della vita.
Indice
Caravaggio e il giovane musicista
Si tratta di un olio su tela, realizzato fra il 1595 e il 1596 e conservato all’ Hermitage di San Pietroburgo. Il tema di un giovane che suona uno strumento musicale era molto ricercato al tempo del Caravaggio e per rispondere al desiderio di collezionismo degli aristocratici, l’artista ne ha dipinto due versioni, entrambe autografe, a cui hanno seguito molte copie, ma tutte di una qualità inferiore.
Il secondo esemplare si trova a New York.L'influenza del Cardinale Del Monte
Questa esaltazione dello strumento musicale e dello spartito deve essere messa anche in relazione con l’interesse mostrato per la musica da parte del Cardinale Del Monte, presso cui Caravaggio ha abitato a lungo. A questo si aggiunge il clima culturale dell’epoca molto elegante e raffinato, il contatto con i poeti marinisti e con i compositori di madrigali, operanti soprattutto alla fine del XVI secolo. Le opere del Caravaggio in cui sono presenti elementi musicali sono numerose, ma questa ha qualcosa in più perché lo spartito è perfettamente leggibile. Sullo spartito del compositore milanese Giuseppe Galli si legge chiaramente l’inizio di un madrigale molto noto e diffuso nel XVI secolo. Vi si individua anche una “v” maiuscola, iniziali del marchese Vincenzo Giustiniani, committente.
Dettagli e simbolismo nell'opera
Il giovane musicista, come sostenuto da diversi critici, potrebbe essere il pittore amante ed amico di scorribande di Caravaggio, Mario Minniti. Qualcun’ altro lo identifica con un noto cantore della Cappella Sistina. Esso è rappresentato di tre quarti a mezzo busto, mentre, accompagnandosi con il liuto, esegue o sta per eseguire un canto. Al suo sguardo languido, fa da contrappeso la natura morta posta sul tavolo: un vaso trasparente con dei fiori che riflette la luce e della frutta; fra la frutta è interessante notare che la pera presenta dei segni marrone sulla buccia e i fichi hanno la buccia aperta, due particolari sempre presente nella natura morta di Caravaggio.
L'allegoria della malinconia
A ben vedere, esiste anche un rapporto di corrispondenza fra gli oggetti dipinti e i cinque sensi: oggetti esposti sul tavolo di marmo (vista), i fiori (olfatto), la frutta (gusto e tatto), il liuto (udito), il tutto collocato in un rapporto altamente armonico. L’atmosfera è dominata dalla malinconia, sottolineata dall’atteggiamento languido del giovane musicista e dalle sue labbra appena socchiuse. Si potrebbe pensare che il giovane sia stato abbandonato e che si trovi immerso nella totale solitudine. Da questo si può dedurre un insegnamento morale: il canto che esce o sta per uscire dalla bocca del ragazzo è un lamento per il carattere precario e transitorio delle cose di questo mondo e dell’esistenza umana di cui diventa un’allegoria anche la frutta dall’aspetto non del tutto integro.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale dell'opera di Caravaggio descritta nel testo?
- Quali sono le caratteristiche distintive dello spartito presente nell'opera?
- Chi potrebbe essere il giovane musicista raffigurato nel dipinto?
- Qual è il significato simbolico della natura morta e degli oggetti nel dipinto?
Il tema principale è un giovane che suona uno strumento musicale, un soggetto molto ricercato al tempo del Caravaggio, con un'attenzione particolare alla musica e agli elementi culturali dell'epoca.
Lo spartito è perfettamente leggibile e riporta l'inizio di un madrigale noto del compositore milanese Giuseppe Galli, con una "v" maiuscola che indica il marchese Vincenzo Giustiniani, committente dell'opera.
Il giovane musicista potrebbe essere Mario Minniti, pittore e amico di Caravaggio, o un noto cantore della Cappella Sistina, secondo diverse interpretazioni critiche.
La natura morta e gli oggetti rappresentano i cinque sensi e creano un'atmosfera malinconica, suggerendo un lamento per la transitorietà delle cose e dell'esistenza umana, simboleggiata anche dalla frutta non del tutto integra.