Concetti Chiave
- Il Cardinale Cerasi commissionò a Caravaggio due tele per la sua cappella, continuando il ciclo di San Luigi dei Francesi.
- Caravaggio e Annibale Carracci, entrambi di origini lombarde, si incontrano artisticamente nella cappella, con Carracci che realizza la pala d'altare.
- Caravaggio utilizza la luce per evidenziare il Martirio di San Pietro, concentrandosi sul Santo e gli incaricati della crocifissione.
- La rappresentazione dei carnefici come uomini semplici evidenzia il contrasto con la tradizione, mostrando il loro compito come un lavoro faticoso.
- La seconda versione del dipinto è su tela, realizzata a causa delle dimensioni non adatte della prima versione su legno, ormai perduta.
Indice
La commissione di Caravaggio
Nel 1600, il Cardinale Cerasi commissiona a Caravaggio la realizzazione di due tele, destinate ad arricchire le parti laterali della cappella del porporato in Santa Maria del Popolo. Esse seguono il ciclo di San Luigi dei Francesi ed artisticamente ne costituiscono un proseguimento ideale. Tuttavia, la realizzazione della pala d’altare è affidata ad Annibale Carracci; si viene così a creare un incontro diretto fra i due più grandi artisti innovatori della pittura romana del XVII secolo, entrambi, però, di origini lombarde.
Una delle due tele di Caravaggio deve raffigurare il Martirio di San Pietro.L'uso della luce e dei personaggi
Per concentrare lo sguardo dello spettatore, Caravaggio fa uso della luce che investe soprattutto il corpo di San Pietro, ma parzialmente anche gli incaricati di portare a termine la crocifissione, come se Dio li volesse perdonare. Lo sfondo è scuro, affinché le forme acquistino un maggiore rilievo.
I personaggi della scena sono pochi: il Santo e tre operai con il compito di trasportare la croce su cui San Pietro è stato fissato a testa in giù. Con gli occhi, sembra che quest’ultimo stia cercando il conforto di qualche persona amica, ma incontra soltanto il vuoto. Ha un aspetto calmo e cosciente di quanto sta succedendo, forse ansioso, ma felice, di raggiungere il paradiso I tre aguzzini non sono presentati come carnefici che agiscono in modo brutale e violento come vuole la tradizione che ci parla di soldati romani; essi sono piuttosto degli uomini semplici che sono stati costretti ad effettuare un lavoro faticoso, come tanti altri: uno con le spalle sostiene la croce con il peso del santo, il secondo cerca di sollevarla con l’aiuto di una fune, mentre il terzo abbraccia la croce per aiutare gli altri due ad innalzarla. Il loro aspetto è quello dei popolani abituati a vivere nella miseria: i giubbotti e le brache sono logori, le camicie sgualcite e sporche ed i piedi ricoperti di fango. Per il loro duro compito, dispongono di pochi e semplici attrezzi: una corda ed un badile che proietta l’ombra sul mantello grigio-azzurro di San Pietro scivolato a terra. Dai loro movimenti si capisce che essi stanno solo eseguendo un ordine, senza capirne realmente il motivo, proprio come delle semplici pedine.
Dettagli naturalistici e seconda versione
Da sottolineare, infine, la ricerca naturalistica dei dettagli: la croce che mostra le venature del legno, i piedi sporchi di un operaio, le rughe sulla fronte dell'aguzzino di sinistra, il riflesso della luce sulle unghie di San Pietro e dell'aguzzino che sta tirando la corda.
Da segnalare che il dipinto è una seconda versione, che Caravaggio decise di realizzare su tela, allorché le dimensioni della Cappella Cerasi rese la prima versione su legno troppo grande. Purtroppo, la prima versione della Crocifissione non ci è pervenuta.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto della commissione delle tele di Caravaggio per la Cappella Cerasi?
- Come Caravaggio utilizza la luce nel "Martirio di San Pietro"?
- Come sono rappresentati gli aguzzini nel dipinto di Caravaggio?
- Quali dettagli naturalistici sono presenti nel dipinto?
Nel 1600, il Cardinale Cerasi commissionò a Caravaggio due tele per la sua cappella in Santa Maria del Popolo, in un progetto che coinvolgeva anche Annibale Carracci per la pala d'altare, creando un incontro tra i due grandi artisti del XVII secolo.
Caravaggio utilizza la luce per concentrare l'attenzione sul corpo di San Pietro e parzialmente sugli incaricati della crocifissione, suggerendo un perdono divino, mentre lo sfondo scuro esalta le forme.
Gli aguzzini sono rappresentati come uomini semplici, costretti a un lavoro faticoso, con abiti logori e sporchi, e non come brutali carnefici, eseguendo ordini senza comprenderne il motivo.
Il dipinto presenta dettagli naturalistici come le venature del legno della croce, i piedi sporchi di un operaio, le rughe sulla fronte di un aguzzino, e il riflesso della luce sulle unghie di San Pietro e dell'aguzzino che tira la corda.