Concetti Chiave
- Lo Spedale degli Innocenti, iniziato nel 1419 da Brunelleschi, è un esempio emblematico di architettura rinascimentale, situato vicino alla Chiesa dei Servi di Maria.
- L'edificio si sviluppa attorno a un chiostro centrale ed è caratterizzato da elementi architettonici ripetuti in multipli di nove, come arcate, campate e finestre.
- Brunelleschi utilizzò un modulo costante per progettare l'edificio, rendendo lo spazio armonioso e proporzionato, con campate di forma cubica.
- Le ceramiche invetriate di Andrea Della Robbia sostituirono i tondi concavi originali nei timpani nel 1487, aggiungendo un elemento decorativo distintivo.
- Alcuni dettagli architettonici, come l'architrave e il fregio strigilato, mostrano influenze dal romanico e dai sarcofagi romani, creando un legame con il passato classico.
Indice
Inizio e struttura dell'edificio
Venne iniziato nel 1419, nelle vicinanze della Chiesa dei Servi di Maria ed è un edificio che fece sì che venisse creata la piazza porticata della Santissima Annunziata, uno dei migliori esempi di piazza rinascimentale. Brunelleschi ci lavorò fino al 1423, ma fu concluso da altri. Questo edificio si organizza attorno a un chiostro centrale {cortile porticato all'interno di un monastero}, che è affiancato da un lato dalla chiesa e dall’altro dal dormitorio per gli orfani. Si innalza su un ripiano a cui si sale per mezzo di 9 gradini.
Dettagli architettonici e influenze
Le arcate del porticato nella parte inferiore dell’edificio sono 9, le campate coperte da volte a vela sono 9 e le finestre di forma classica (che ricordano quelle del battistero di San Giovanni) sono 9. Queste finestre sono sormontate da un timpano e poggiano sulla cornice dell’alta trabeazione, che è sostenuta da delle paraste poste alle estremità. Queste paraste sono affiancate da colonne libere, che ispireranno Masaccio nella Trinità. Nei timpani, Brunelleschi aveva progettato die tondi concavi, a scodella, tangenti a due archi vicini e tangente anche all’architrave sopra di essi. Nel 1487 vennero sostituiti da ceramiche invetriate da Andrea Della Robbia.
L’architrave, suddiviso in 3 fasce di uguale altezza, gira alle estremità, piegandosi ad angolo retto e si dirige verso il basso, affiancando una parasta (c’è chi pensa che questo sia stato un errore dei successori di Brunelleschi). Il fregio presenta un motivo strigilàto (quindi con strigilature, che sono delle specie di onde) che deriva dai sarcofagi romani, ma che è presente solo all’estremità destra del fregio. La sintassi di ordine e di archi dipende dall’esempio romanico della navata centrale della basilica di San Miniato dove, le fasce bianche e verdi che si trovano all’altezza dei capitelli delle alte semicolonne, simulano una trabeazione che scorre sia sopra gli archi sostenuti dalle colonne, che dividono le navate della basilica, sia sopra gli archi sostenuti dalle semicolonne dell’abside. Dai capitelli di questa basilica poi, Brunelleschi riprende il pulvino modanato a gola dritta (con il profilo ad S disposto obliquamente, con curva concava nella parte sporgente e curva convessa nella parte rientrante) che viene posto sopra gli abachi dei capitelli corinzi.
L’intercolumnio, lo spazio fra due colonne vicine, è uguale all’altezza delle colonne e alla profondità del porticato: la campata è quindi di forma cubica. Anche l'altezza del piano superiore, misurata dall’estradosso dell’architrave al cornicione è uguale all’altezza della colonna. Brunelleschi nella realizzazione dell’edificio utilizza quindi la stessa misura (il modulo) con lo scopo di segnare meglio lo spazio. La distanza fra il pavimento e la cornice della trabeazione è uguale al doppio dell’altezza della colonna; mezzo modulo è il raggio delle volte e l'altezza delle finestre (dal davanzale al vertice del timpano).
Progetto originale e modifiche successive
Secondo il progetto di Brunelleschi, alle estremità del loggiato ci sarebbero dovute essere due campate chiuse, ma i suoi successori non le inclusero nella realizzazione dell'edificio. Sarebbero state delimitate da delle paraste, con sopra la trabeazione. In corrispondenza di queste paraste, al piano superiore ci sarebbero dovute essere altre paraste più piccole che avrebbero segnalato il diverso valore assunto dal muro nei due piani: alle due estremità ci sarebbe stato il muro pieno su entrambi i piani, mentre nella zona centrale, sopra ci sarebbe stato il muro pieno mentre sotto il vuoto.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza dello Spedale degli Innocenti nella storia dell'architettura rinascimentale?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche principali dello Spedale degli Innocenti?
- Come Brunelleschi ha utilizzato il modulo nella progettazione dello Spedale degli Innocenti?
- Quali modifiche sono state apportate al progetto originale di Brunelleschi?
- Quali elementi architettonici Brunelleschi ha ripreso dalla basilica di San Miniato?
Lo Spedale degli Innocenti è considerato uno dei migliori esempi di piazza rinascimentale, grazie alla sua organizzazione attorno a un chiostro centrale e alla creazione della piazza porticata della Santissima Annunziata.
L'edificio presenta un porticato con 9 arcate, campate coperte da volte a vela, e finestre classiche sormontate da timpani. L'architrave è suddiviso in 3 fasce e il fregio presenta un motivo strigilàto.
Brunelleschi ha utilizzato la stessa misura (il modulo) per segnare meglio lo spazio, rendendo l'intercolumnio uguale all'altezza delle colonne e alla profondità del porticato, creando campate di forma cubica.
Nel 1487, i tondi concavi progettati da Brunelleschi furono sostituiti da ceramiche invetriate da Andrea Della Robbia. Inoltre, le campate chiuse alle estremità del loggiato non furono incluse dai successori di Brunelleschi.
Brunelleschi ha ripreso il pulvino modanato a gola dritta dai capitelli della basilica di San Miniato, utilizzandolo sopra gli abachi dei capitelli corinzi nello Spedale degli Innocenti.