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Concetti Chiave

  • L'Addizione erculea di Biagio Rossetti, voluta dal duca Ercole I d'Este, rappresenta la prima grande pianificazione urbanistica italiana ispirata ai principi di Leon Battista Alberti.
  • Rossetti ampliò Ferrara inglobando un vasto territorio a nord, armonizzando la nuova area con la città medievale attraverso una rete stradale rettilinea basata su assi perpendicolari.
  • Il Palazzo dei Diamanti, costruito a partire dal 1493, è uno dei più importanti edifici del periodo, noto per il suo bugnato sfaccettato e l'interpretazione originale dell'architettura albertiana.
  • Il progetto grandioso dell'Addizione erculea non fu completato a causa delle difficoltà economiche e politiche vissute dal Ducato di Ferrara nel Cinquecento.
  • Con l'annessione di Ferrara allo Stato pontificio nel 1598, la città perse il suo status di capitale, tornando a essere un borgo di provincia.

Indice

  1. L'influenza di Leon Battista Alberti
  2. L'Addizione erculea di Rossetti
  3. Il Palazzo dei diamanti
  4. Il declino del Ducato di Ferrara

L'influenza di Leon Battista Alberti

Anche a Ferrara, come a Venezia, si coglie il riflesso della lezione altissima di Leon Battista Alberti grazie all’opera di Biagio Rossetti (1447 circa-1516). Il duca Ercole I d’Este-amante delle arti, collezionista, bibliofilo e grande mecenate -, salito al potere nel 1471, si rivolse all'architetto ferrarese per ampliare la città con un quartiere monumentale, degno di una piccola “capitale”.

La richiesta nasceva prima di tutto da esigenze politiche, legate al desiderio di tramandare la propria fama in modo duraturo, ma anche dalle mutate necessità di una città sottoposta in tempi recenti a una notevole crescita demografica. Ercole I riprendeva così l’opera di accrescimento intrapresa a metà del secolo dal fratello Borso, suo predecessore, arrivando a cambiare radicalmente il volto di Ferrara.

L'Addizione erculea di Rossetti

Intelligente interprete delle ambizioni ducali, Rossetti diede vita alla prima grande pianificazione urbanistica italiana, uno dei pochissimi esempi di città ideale realmente realizzati secondo criteri moderni: la celebre Addizione erculea. A partire dal 1492 fu inglobato nello spazio urbano un ampio territorio a nord della città medievale, da destinarsi sia alla fortificazione, sia all'erezione di dimore patrizie ed edifici di culto sul modello razionale delle antiche fondazioni romane, ma anche sulla base delle indicazioni presenti nel De re aedificatoria di Alberti. Con sensibilità e lungimiranza, Rossetti unì la parte nuova a quella preesistente medievale senza distruggerla, anzi, proseguendone le arterie principali, ma al tempo stesso introducendo strade rettilinee, organizzate attorno a due principali assi perpendicolari, che, analogamente al cardo e al decumano romani, creano una scansione ortogonale dello spazio, imponendosi come vere e proprie linee di fuga. Al loro incrocio sorsero le architetture più belle, tra cui il Palazzo dei diamanti.

Il Palazzo dei diamanti

II palazzo prende il nome dal bugnato sfaccettato che lo ricopre, con pietre a forma di punte di diamante che richiamano uno degli emblemi di Ercole, l’anello con diamante. Eretto a partire dal 1493, rappresenta uno degli edifici più importanti e significativi costruiti in Italia nella seconda metà del secolo, e, grazie all’eccezionale equilibrio di proporzioni e all’armonia di forme, costituisce un’interpretazione originale degli elementi peculiari dell’architettura albertiana: l’aspetto austero del rivestimento è infatti mitigato dall’inserimento di decorazioni all’antica, come i timpani delle finestre al piano nobile e l’ornamentazione a candelabre (motivo a forma di candelabro con festoni, nastri e figurette).

Il declino del Ducato di Ferrara

Il grandioso progetto dell’Addizione erculea non venne del tutto portato a termine per il decadere della fortuna del Ducato di Ferrara dopo la guerra contro la Repubblica di Venezia (1482-84) e per la grave crisi economica e demografica che avrebbe colpito l’Italia nel Cinquecento. Con l’estinzione della signoria estense e l’annessione di Ferrara allo Stato pontificio nel 1598, la città da capitale di un piccolo stato tornò a essere un semplice borgo di provincia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Biagio Rossetti nell'espansione di Ferrara?
  2. Biagio Rossetti ha progettato la prima grande pianificazione urbanistica italiana, l'Addizione erculea, ampliando Ferrara con un quartiere monumentale secondo criteri moderni.

  3. Quali erano le motivazioni dietro l'espansione della città di Ferrara sotto Ercole I d'Este?
  4. L'espansione era motivata da esigenze politiche per tramandare la fama di Ercole I e dalla crescita demografica della città.

  5. Quali elementi architettonici caratterizzano il Palazzo dei Diamanti?
  6. Il Palazzo dei Diamanti è caratterizzato da un bugnato sfaccettato con pietre a forma di punte di diamante e decorazioni all'antica, come timpani e ornamentazioni a candelabre.

  7. Perché il progetto dell'Addizione erculea non fu completato?
  8. Il progetto non fu completato a causa del declino del Ducato di Ferrara dopo la guerra contro Venezia e la crisi economica e demografica del Cinquecento.

Domande e risposte