Concetti Chiave
- Il secondo incontro tra Dante e Beatrice avviene quando entrambi hanno 18 anni, mostrando un uso simbolico dei numeri che richiama la Trinità cristiana.
- Il testo di Dante, "Vita Nuova", descrive una visione onirica con simboli di amore e salvezza, in cui appare una figura imponente e Beatrice avvolta in un drappo rosso.
- Florence Camm, artista specializzata in vetrate, studiò alla Birmingham Municipal School of Art e lavorò su opere che riflettono abilità nel disegno del corpo umano.
- Le vetrate di Florence Camm, ispirate alla "Vita Nuova" di Dante, furono presentate all'Esposizione Internazionale di Torino nel 1911, ottenendo riconoscimenti significativi.
- Le opere di Camm esaltano l'eredità preraffaellita, con rappresentazioni mistiche dell'amore di Dante per Beatrice, attraverso l'uso della tecnica delle vetrate.
Indice
Introduzione
Il secondo incontro fra Dante e Beatrice avviene quando ambedue hanno 18 anni [notare la simbologia numerica: 18 è il doppio di 9 e 9 rappresenta il triplo di 3; il numero 3 ci rimanda alla Santissima Trinità], esattamente nove anni dopo il primo incontro. Questa volta Beatrice saluta Dante e questo segno di riconoscimento basta a sconvolgere il giovanissimo poeta. Sopraffatto da tanta dolcezza, come se fosse ubriaco, egli si rifugia in una sua cameretta.
Testo (Vita Nuova, III)
……., e ricorsi a lo solingo luogo d’una mia camera, e puosimi a pensare di questa cortesissima. E pensando di lei, mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale m’apparve una maravigliosa visione: che me parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea una figura d’uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse; e pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era; e ne le sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea se non poche; tra le quali intendea queste: «Ego dominus tuus». Ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggeramente; la quale io riguardando molto intentivamente, conobbi ch’era la donna de la salute, la quale m’avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. E ne l’una de le mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami che mi dicesse queste parole: «Vide cor tuum».E quando elli era stato alquanto, pareami che disvegliasse questa che dormia; e tanto si sforzava per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea, la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto; e così piangendo, si ricogliea questa donna ne le sue braccia, e con essa mi parea che si ne gisseverso lo cielo; onde io sostenea sì grande angoscia, che lo mio deboletto sonno non poteo sostenere, anzi si ruppe e fui disvegliato. E mantenente cominciai a pensare, e trovai che l’ora ne la quale m’era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata; sì che appare manifestamente ch’ella fue la prima ora de le nove ultime ore de la notte. Pensando io a ciò che m’era apparuto, propuosi di farlo sentire a molti li quali erano famosi trovatori in quello tempo: e con ciò fosse cosa che io avesse già veduto per me medesimo l’arte del dire parole per rima, propuosi di fare uno sonetto, ne lo quale io salutasse tutti li fedeli d’Amore; e pregandoli che giudicassero la mia visione, scrissi a loro ciò che io aveva nel mio sonno veduto. E cominciai allora questo sonetto, lo quale comincia: A ciascun’alma presa.
Trasposizione in italiano moderno
“….. e mi rifugia nella solitudine di una delle mie stanze, dove mi misi a pensare a questa cortesissima donna (= Beatrice). E mentre pensavo a lei, fui vinto da un sonno soave, durante il quale ebbi una visione straordinaria. Mi pareva di vedere nella mia camera una nuvola rossa come il fuoco, dentro la quale scorgevo appena la figura di un signore dall’aspetto spaventoso per chi lo guardasse; e mi pareva che, per quanto stava in lui, fosse così allegro che era una meraviglia; e pronunciava molte parole, delle quali io ne intendevo poche; tra le quali comprendevo queste: “Io sono il tuo Signore (1)”. Mi sembrava di vedere fra le sue braccia una persona addormentata, nuda, se non che mi sembrava avvolta leggermente in un drappo rosso cupo; e fissandola con attenzione, mi accorsi che era la donna del saluto (2), la quale quel giorno stesso si era degnata di salutarmi. E mi sembrava che questo signore tenesse in una mano una cosa che ardeva tutta, e mi sembrava che dicesse queste partole: “Ecco il tuo cuore (1)”. E dopo essere rimasto per un po’ così, mi sembrava che svegliasse la donna che dormiva; e si sforzava in ogni modo, per farle mangiare la cosa che aveva in mano, che alla fine mangiava, ma con esitazione. Dopo poco tempo, la sua allegria si trasformava in un amarissimo pianto; e sempre piangendo, raccoglieva questa donna fra le sue braccia, e con lei mi pareva che se ne andasse verso il cielo; per cui, io ero talmente angosciato, che il mio lieve sonno non poté resistere; anzi si interruppe, e così mi svegliai.”(1) Nel testo, queste due frasi sono riportate in latino, il che aggiunge alla visione solennità e mistero
(2) Dante gioca sull’analogia esistente fra i due termini “salute” e “saluto”. Beatrice è la donna che salutando il poeta, gli apporta la salvezza.
Chi è Florence Camm?
Florence Camm, nata nel 1874 e morta nel 1960, era la figlia di Thomas William Camm fondatore della fabbrica di vetrate T W Camm in High Street Smethwick. Dal 1892 al 1911, studiò alla Birmingham Municipal School of Art che, dove incoraggiata a frequentare i corsi di disegno dal vero, disegnando modelle completamente nude e modelli maschili parzialmente drappeggiati: questo spiega l'abilità di Camm nel raffigurare i corpi umani. Una delle commissioni affidatele fu un murale che illustrava la storia dei Tudor per le Houses of Parliament nel 1908.Il Birmingham Museum and Art Gallery ha una buona collezione di opere di Camm, in particolare le vetrate raffiguranti la storia di Dante e Beatrice dall’opera di Dante La Vita Nuova, progettate per la English House all'Esposizione Internazionale di Torino nel 1911, dove ottennero il Grand Prix in tre classi e il Diploma of Honour per l'intera mostra. Queste vetrate non furono prodotte per la vendita commerciale, ma ebbero un valore inestimabile per la pubblicità di TW Camm e furono esposte nello spazio clienti presso il Camm Studio.
Le vetrate
Florence Camm, nei suoi lavori ispirati alla Vita Nuova porta all’estremo l’eredità preraffaellita, accentuando, anche a causa della tecnica prescelta (la vetrata, tradizionalmente destinata ad usi ecclesiastici), la lettura misticheggiante dell’amore di Dante per Beatrice. Le più significative sono le due vetrate che rappresentano rispettivamente Il sogno di Dante (Vita Nuova, III) e il Turbamento di Dante (Vita nuova, XIV).Nella prima, l’artista segue fedelmente il racconto dantesco, mostrandoci Dante addormentato. Nella zona in alto, delimitata da una nuvola di colore rosso, nel sogno, gli appare Amore. Esso è raffigurato in forma di un adulto “Segnore” che tiene in braccio Beatrice addormentata e in mano il cuore del poeta. Beatrice appare pudicamente vestita, mentre nella Vita nuova è detta “nuda”.
Nella seconda vetrata, Dante, invitato a una festa di matrimonio, quasi sviene alla vista di Beatrice. Da notare, sullo sfondo il banchetto di nozze e l’amico che sorregge Dante. Beatrice, qui, appare vestita sontuosamente di bianco.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico dell'incontro tra Dante e Beatrice a 18 anni?
- Cosa rappresenta la visione che Dante ha nel suo sogno nella "Vita Nuova"?
- Chi era Florence Camm e quale fu il suo contributo artistico?
- Quali sono le caratteristiche delle vetrate di Florence Camm ispirate alla "Vita Nuova"?
- Come viene rappresentato Amore nella vetrata "Il sogno di Dante"?
L'incontro avviene esattamente nove anni dopo il primo, e il numero 18 è il doppio di 9, che rappresenta il triplo di 3, richiamando la Santissima Trinità.
La visione rappresenta una nuvola di fuoco con un signore spaventoso che tiene Beatrice addormentata e il cuore di Dante, simboleggiando l'amore e la salvezza.
Florence Camm era un'artista specializzata in vetrate, nota per le sue opere ispirate alla "Vita Nuova" di Dante, che ottennero riconoscimenti internazionali.
Le vetrate accentuano l'eredità preraffaellita e la lettura mistica dell'amore di Dante per Beatrice, con rappresentazioni fedeli al racconto dantesco.
Amore è raffigurato come un adulto "Segnore" che tiene in braccio Beatrice addormentata e in mano il cuore del poeta, in una nuvola rossa.