Toulouse-Lautrec, Henri de - Jane Avril al Jardin de Paris - Analisi

Un capolavoro dell'arte grafica

Si tratta di un manifesto o litografia a colori, realizzato nel 1893, in occasione dell’inaugurazione del celebre locale di Parigi, che costituisce uno dei capolavori dell’arte grafica dell’artista. Esso rappresenta la celebre ballerina Jane Avril, figlia di una cortigiana e di un nobile, probabilmente la committente del lavoro, che danza il can-can sul palcoscenico del Jardin de Paris, un celebre café-concert sugli Champs-Elysées. Celebre ballerina del Moulin rouge essa era conosciuta anche come “la Mélinite” o “Jeanne la Folle” e il manifesto contribuì notevolmente alla sua celebrità.

Dettagli dell'abbigliamento di Jane

La donna indossa un abito stretto in corrispondenza del busto e dalla gonna molto ampia, dai colori accesi come erano solite indossare le ballerine di can-can. Porta delle calze e dei guanti neri ed un cappello decorato di piume di struzzo.
In basso, a destra si individua la caricatura di un musicista che sta suonando un contrabbasso. Di lui, però, si individua soltanto il volto con gli occhiali, visto di profilo e la mano che tiene lo strumento. Davanti, vicinissimo al palco si apre la partitura musicale. In alto a sinistra compare il nome della ballerina scritto con caratteri armonizzati con il resto del manifesto. Il tutto è compreso all’interno di una cornice nera che parte dall’impugnatura dello strumento per ritornarvi dal lato opposto. Le figure della donna, del musicista e degli oggetti sono disegnate con forme molto semplificate, prive di chiaroscuro, assai sinuose nel gusto del nascente Art Nouveau. L’atmosfera cromatica è dominata dal colore ocra chiaro con qualche tono di verde chiaro e scuro e, mentre il suonatore do contrabbasso è nell’ombra, la ballerina che porta un abito arancio accesso, con una sottogonna gialla, sembra essere illuminata dai riflettori del palco. L’espressione del suo visto è segnato da una notevole tristezza. Si percepisce che Jane Avril è stanca e che essa danza per il piacere dello spettatore e non per il proprio. Si intuisce anche che essa vorrebbe evadere da un simile ambiente in cui ciò che conta è solo il desidero del pubblico.

Per quanto riguarda lo spazio dobbiamo dire che il primo piano è occupato da musicista il quale, di dimensioni piuttosto grandi, occupa uno spazio più basso del punto di vista il quale però, in modo molto equilibrato è posizionato più basso rispetto alla ballerina.

Composizione e dinamismo del manifesto

Il manifesto è attraversato da due diagonali: la linea prospettica che si individua nelle assi del palcoscenico che vanno dal basso, a sinistra, verso l’alto, a destra e la linea immaginaria che, procedendo da destra in basso a sinistra in alto, unisce il musicista con la ballerina. Questo espediente conferisce al manifesto una grande dinamicità e suggerisce allo spettatore l’atmosfera di gioia e di eccitazione, caratteristica del locale.

Influenze artistiche e inquadratura

L’inquadratura è di tipo fotografico perché dalla cornice nera sono tagliate alcuni parti della scena.

L’insieme richiama le stampe giapponesi, molto in voga alla fine del XIX secolo fra gli artisti parigini.