Concetti Chiave
- Il sintetismo è uno stile pittorico che si distacca dal realismo per abbracciare un'elaborazione mentale e astratta.
- Paul Gauguin utilizza il sintetismo per semplificare le forme e applicare colori antinaturalistici, creando opere emotivamente potenti.
- In "Visione dopo il Sermone" del 1888, Gauguin sfuma i confini tra reale e immaginario attraverso una visione religiosa.
- L'uso del colore rosso à plat richiama smalti medievali e stampe giapponesi, eliminando la prospettiva tradizionale.
- Il sintetismo è evidente anche in "Belle Angèle", dove un ritratto femminile esplora l'iconografia bretone tradizionale.
Il sintetismo nella pittura
Con sintetismo si intende un modo di fare pittorico che, prendendo le distanze da qualsiasi tipo di realismo, si configura come un'elaborazione mentale, conseguentemente soggettiva e astratta. Tale approccio nei confronti della pittura sarà ampiamente accolto dal pittore francese Paul Gauguin, il quale sfrutterà la semplificazione delle forme e l'uso antinaturalistico del colore per la creazione di opere dal forte impatto emotivo.
Visione dopo il sermone
E' questo il caso della "Visione dopo il Sermone", opera risalente al 1888, in cui i confini tra reale e irreale sfumano nella rappresentazione della visione evocata da una lettura religiosa nelle menti di alcune donne bretoni.
Il ramo di un albero, tagliando diagonalmente la tela, divide due spazi mentali differenti: il lato reale da quello immaginario. Le campiture uniformi di colore rosso, steso à plat, oltre che richiamare le idee di sangue, passione e violenza, e oltre che costituire il terreno di lotta tra Giacobbe e un angelo misterioso, richiamano anche gli smalti medievali a cloisonné e la piattezza e linearità delle stampe giapponesi, estremamente in voga all'epoca. L'opera, in cui viene a mancare la prospettiva, è permeata da un clima di silenzio e riflessione cui si oppone il dinamismo della lotta.
Sintetismo in Belle Angèle
Inoltre, evidente è il sintetismo nel caso della "Belle Angèle", ritratto di donna trasformato in studio dell'iconografia tradizionale bretone.