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Concetti Chiave

  • All'inizio del Novecento, il museo evolve nel suo ruolo sociale e strutturale per adattarsi a una società in cambiamento, con un'attenzione crescente al pubblico.
  • La conferenza di Madrid del 1934 sottolinea l'importanza di rinnovare i contenuti e le finalità dei musei, prendendo spunto dal recente riordino del Prado.
  • L'illuminazione, in particolare quella elettronica, viene riconosciuta come parte essenziale dell'architettura museale, con norme per proteggere i materiali dall'ossidazione.
  • Si enfatizza la flessibilità degli spazi espositivi, promuovendo la libertà di circolazione e una percezione globale delle collezioni.
  • C'è un crescente sforzo per coinvolgere un pubblico più ampio attraverso aperture nei fine settimana, prezzi accessibili e materiali didattici.

Indice

  1. Evoluzione del museo nel Novecento
  2. Conferenza di Madrid del 1934
  3. Temi principali della conferenza
  4. Mutamenti negli allestimenti museali

Evoluzione del museo nel Novecento

All’inizio del Novecento la pur articolata varietà di modelli messa a punto nel corso del XIX secolo non rispondeva più alle esigenze di una società che aveva conosciuto profondi stravolgimenti, e non è solo la forma del museo ad essere messa in discussione ma anche il suo ruolo sociale, doveva infatti tener conto di un nuovo pubblico, e infatti negli USA l’attenzione ai visitatori assume una posizione centrale.

Conferenza di Madrid del 1934

Proprio per la sua apertura internazionale, il ruolo della rivista Mouseion diede voce al disagio avvertito circa l’inadeguatezza dell’impianto classicista del museo, occorreva quindi dare nuovi contenuti alle finalità del museo e questo avvenne anche con la conferenza di Madrid del 1934. La scelta di Madrid va collegata all’allora recente riordino del Prado che metteva in atto molti dei più moderni criteri allestitivi come il doppio percorso [uno per i ricercatori e uno per i visitatori], la selezione delle opere, le sale studio con i dipinti secondari a disposizione degli studiosi, e l’illuminazione naturale.

Temi principali della conferenza

I temi principali affrontati erano:

    Illuminazione, la luce elettronica stava infatti facendo le sue prime apparizioni nei musei europei, nella conferenza viene quindi riconosciuto il suo ruolo al pari degli altri elementi della composizione architettonica. Anche se successivamente vennero anche stabilite le prime regole per preservare i vari materiali dalle fonti luminose, la carta dei libri ad esempio, non può rimanere esposta per più di novanta giorni nell’arco di tre anni per evitare l’ossidazione, quindi l’ingiallimento delle pagine;

    Flessibilità, associata all’idea di maggiore libertà di circolazione e interpretava l’interno come spazio aperto e globalmente percepibile, insistendo quindi anche sul criterio espositivo della collezione;

    Coinvolgimento del pubblico, era infatti necessario cercare di ampliare il proprio pubblico non solo agli studiosi e agli esperti, ma anche alle persone normali, vennero infatti sempre più spesso attuati degli stratagemmi per attirare l’attenzione di questa classe sociale. Questi accorgimenti prevedevano ad esempio aperture durante il fine settimana, prezzi più agevoli, apparati didattici come didascalie e opuscoli e agevolazioni per trasporti;

    Mutamenti negli allestimenti museali

    Contemporaneamente, iniziarono anche a mutare gli stessi allestimenti, se infatti nel corso dei secoli precedenti, in particolare nel settecento e nell’ottocento si prediligeva un luogo museale che riprendesse oppure addirittura ricreasse l’ambiente originario delle opere, nel Novecento invece emerge un allestimento più neutrale in cui le opere sono le vere protagoniste.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali temi affrontati durante la conferenza di Madrid del 1934?
  2. I principali temi affrontati furono l'illuminazione, la flessibilità degli spazi espositivi e il coinvolgimento del pubblico, con l'obiettivo di adattare i musei alle esigenze di una società in cambiamento.

  3. Quali innovazioni furono introdotte nel riordino del Prado che influenzarono la scelta di Madrid per la conferenza?
  4. Il riordino del Prado introdusse innovazioni come il doppio percorso per ricercatori e visitatori, la selezione delle opere, le sale studio e l'illuminazione naturale, che riflettevano i criteri allestitivi moderni.

  5. Come si cercò di ampliare il pubblico dei musei secondo le discussioni della conferenza?
  6. Si cercò di ampliare il pubblico attraverso aperture nel fine settimana, prezzi più accessibili, apparati didattici come didascalie e opuscoli, e agevolazioni per i trasporti, per attrarre anche le persone normali oltre agli studiosi.

Domande e risposte

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