Concetti Chiave
- "Il pino sul mare" di Carlo Carrà, realizzato nel 1921, segna un nuovo ciclo nella produzione pittorica dell'artista.
- Il dipinto presenta una composizione sobria ed essenziale, con un pino decentrato che si protende verso il mare.
- L'opera abbandona la rappresentazione allegorica del periodo metafisico, mantenendo il senso di attesa e solitudine.
- Carlo Carrà si ispira alla tradizione giottesca, semplificando le forme per una rappresentazione mitica della natura.
- Il quadro è privo di presenze umane dirette, evocando una sensazione di sospensione temporale.
Il nuovo ciclo pittorico di Carrà
Carrà aprì un nuovo ciclo nella propria produzione pittorica, di cui Il pino sul mare, realizzato nel 1921, è un'opera chiave. Il quadro è caratterizzato da un'impostazione sobria ed essenziale. Una casa in ardita prospettiva a sinistra e una specie di montagna a destra sono collocate alle spalle del pino, protagonista della composizione anche se decentrato, che si protende lungo e sottile verso la striscia blu del mare. Sotto il cielo azzurro, striato di bianco, non ci sono presenze umane; solo un panno candido appoggiato su un cavalletto vi allude.
Evoluzione dello stile di Carrà
Il dipinto esemplifica bene l'evoluzione dello stile del pittore rispetto al periodo metafisico: è venuto meno il gusto per la rappresentazione allegorica, mentre continuano a essere presenti il senso dell'attesa, della sospensione temporale e l'evocazione della solitudine. Ricollegandosi alla tradizione giottesca e più in generale a quella medievale, l'artista imprime agli oggetti dipinti (siano esse figure, cose o paesaggi) la forma più semplice, definendoli con un disegno essenziale per arrivare, secondo le sue stesse parole, a una nuova "rappresentazione mitica della natura".