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Concetti Chiave

  • Antonio Canova, nato a Possagno nel 1757, è celebre per la sua maestria nella scultura, acquisita dopo studi a Venezia e Roma.
  • Canova raggiunse fama internazionale grazie a incarichi da importanti sovrani europei, inclusi quelli di Napoleone.
  • La sua tecnica iniziava con disegni preparatori e piccoli bozzetti in creta, permettendo di visualizzare l'opera in forma tridimensionale.
  • Innovò la scultura con modelli in creta a grandezza naturale, rifiniti in ogni dettaglio prima di creare calchi in gesso.
  • Canova curava personalmente la fase finale di levigatura del marmo, anche di notte, per ottenere effetti di chiaroscuro sulla statua.

Indice

  1. La passione per la scultura
  2. Il processo creativo di Canova

La passione per la scultura

Antonio Canova nato a Possagno nel 1757 e morto a Venezia nel 1822, manifestò la sua passione per la scultura già in tenera età. dopo aver studiato a Venezia, si trasferì a Roma dove realizzò i suoi capolavori che lo resero famoso anche all'estero, procurandogli prestigiosi incarichi dai più importanti sovrani europei, compreso Napoleone. l'artista si dedicò anche alla pittura, ma senza raggiungere quella perfezione che caratterizzò tutte le sue sculture.

Il processo creativo di Canova

la creazione di una statua iniziava con l'esecuzione dei disegni preparatori, nei quali Canova fissava l'idea compositiva con un segno libero e immediato, ai quali ne seguivano altri più curati e definiti. per dare forma tridimensionale alla sua idea preparava dei piccoli bozzetti in Creta che, seppure modellati velocemente, lasciavano già intravedere il formarsi dell'opera. la terza fase, un innovazione introdotta proprio dell'artista, consisteva nella realizzazione di un modello in creta della statua, in grandezza naturale, che veniva rifinito perfettamente in ogni dettaglio. i collaboratori preparavano poi il calco in gesso del modello, ottenendo una copia identica ma in materiale più resistente su questo fissavano tanti piccoli chiodi di piombo che servivano come punti di riferimento per le misure. quindi scolpivano il blocco di marmo, copiando esattamente le forme e le proporzioni dell'originale in gesso e lasciavano a canova la fase finale, con il delicato lungo lavoro di finitura della statua. nell'ultima fase che poteva durare anche diversi mesi, l'artista lavorava la scultura fino al massimo grado di levigatura, trasformando il marmo in materia viva. sappiamo che Canova eseguiva questo lavoro anche di notte, al lume di una lucerna, per poter cogliere sulla statua anche i più delicati effetti di chiaroscuro.

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