Concetti Chiave
- Georg Baselitz, originariamente Georg Kern, ha sviluppato uno stile pittorico ereditato dall'Espressionismo del primo Novecento.
- Il suo lavoro è caratterizzato da tinte acide e gesti violenti che sfidano la rappresentazione tradizionale, come nel "Ritratto di Franz Dahlem".
- Le figure nelle sue opere sono spesso capovolte, creando un effetto di disorientamento che richiama il clima del dopoguerra in Germania.
- Baselitz utilizza il capovolgimento per riflettere sulle convenzioni artistiche e stimolare una nuova percezione nel pubblico.
- I ritratti di Baselitz sono realistici e richiedono una lettura attenta per essere compresi nel loro vero significato.
A partire dalla fine degli anni Sessanta, il tedesco Georg Kern, in arte Georg Baselitz, ha elaborato una pittura originale, erede diretta dell'Espressionismo di primo Novecento. Baselitz optò per una pittura figurativa fatta di tinte acide e di gesti violenti, scardinando però le regole della rappresentazione tradizionale. Protagoniste delle sue immagini sono, come nel caso del Ritratto di Franz Dahlem, figure capovolte, raffigurate a testa in giù come pipistrelli, appese alla superficie del quadro come corpi inermi che non rispettino le leggi della gravità.
Scompaginando l'ordine consueto delle cose, Baselitz da un lato intende ragionare sul concetto e sulle convenzioni artistiche, dall'altro riflette il disorientamento vissuto in Germania nel secondo dopoguerra. I ritratti di Baselitz non mirano a stupire gratuitamente lo spettatore, ma a fargli ritrovare una visione corretta delle cose. A ben guardare, essi dono infatti realistici sino in fondo: per capirne il senso basta saperli leggere nel verso giusto.