Concetti Chiave
- Alla fine dell'Ottocento, Vienna è riconosciuta come la culla della cultura art nouveau, offrendo un vivace laboratorio di idee e innovazioni.
- La Scuola d'arte e mestieri, fondata nel 1867, mira a formare professionisti con competenze progettuali e creative, unendo arte e tecnica.
- Nonostante l'innovazione, Vienna rimane fedele al principio di imitazione delle arti maggiori, influenzando la produzione industriale artistica.
- La nascita della Secession nel 1897 segna un cambiamento significativo, quando artisti come Klimt si distaccano dall'ambiente accademico tradizionale.
- Il movimento della Secession cerca di conciliare e integrare le arti maggiori e minori, come dichiarato nella rivista Ver Sacrum.
Vienna e l'art nouveau
Alla fine dell'Ottocento la capitale austriaca Vienna è considerata la culla della cultura art nouveau. Essa, infatti, si presenta con un laboratorio di idee ed esperienze nuove. A influenzare la vita culturale viennese sono due avvenimenti fondamentali: la fondazione della Scuola d'arte e mestieri e l'istituzione della Secession.
La scuola d'arte e mestieri
La Scuola d'arte e mestieri viene fondata nel 1867, ed è adibita a reperire nuove figure professionali che abbiano una maggiore competenza in ambito progettuale, ma anche creativo. I corsi hanno lo scopo di impartire agli studenti sia degli strumenti per la formazione artistica, sia un bagaglio di conoscenze prettamente tecniche a proposito dell'uso dei materiali. Tuttavia Vienna si mantiene sempre fedele al principio imitativo delle arti maggiori. Tutti gli artisti che si impegnano nella produzione industriale devono attenersi canoni formali tratti dalle arti superiori.
La nascita della Secession
Il più profondo mutamento avviene alla fine dell'Ottocento con la nascita della Secession, ovvero un'associazione dei pittori e degli scultori della secessione austriaca. Essa risale al 1897 quando un gruppo di artisti guidato da Klimt si distacca dall'ambiente accademico. All'interno della rivista Ver Sacrum è presente una dichiarazione degli scopi del movimento, che aspira alla conciliazione tra arti maggiori e minori e su una integrazione delle arti.
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