Concetti Chiave
- Durante il Duecento, in molte città italiane sorgono palazzi pubblici e privati, simboli del potere comunale e delle famiglie borghesi.
- I palazzi civici sono spesso situati nelle piazze principali, accanto alle Cattedrali, e fungono da centri amministrativi e sociali.
- Nelle città del Nord Italia, i palazzi presentano portici per assemblee pubbliche e mercati, mentre al piano superiore ospitano sale per riunioni cittadine.
- In Italia centrale, i palazzi sono più complessi, con cortili interni e diversi piani dedicati a varie funzioni amministrative.
- Palazzi storici come Palazzo Vecchio a Firenze e Palazzo Pubblico a Siena sono esempi emblematici di questi edifici pubblici.
Indice
Evoluzione dei palazzi nel Duecento
A partire dal Duecento vengono eretti in molte città italiane imponenti palazzi pubblici e privati. I primi sono sede del governo comunale, i secondi sono voluti dalle sempre più potenti famiglie borghesi. Tutti sono caratterizzati dall’equilibrio delle proporzioni e dall’impianto severo.
Caratteristiche dei palazzi civici
I palazzi civici si aprono sulla piazza principale, su cui talvolta si affaccia anche la Cattedrale, sede del potere religioso.
Nelle città dell’Italia settentrionale, essi presentano portici al piano terra, destinati ad assemblee pubbliche o al mercato. Al piano superiore si trova la grande sala per le riunioni del consiglio cittadino, aperta con un balcone sulla piazza. Nelle città dell’Italia centrale la loro organizzazione è più complessa: il portico viene generalmente sostituito da un cortile interno, mentre ai piani superiori si moltiplicano gli ambienti per le riunioni, ognuno con diversa funzione amministrativa.Esempi di palazzi storici
Importanti sono Palazzo Vecchio a Firenze, il Palazzo Pubblico a Siena e a Piacenza, il Palazzo dei Priori a Perugia e a Volterra, il Palazzo del Capitano del Popolo a Orvieto, il Palazzo della Ragione nelle città venete, Palazzo Ducale a Venezia. Il Palazzo Pubblico di Siena (iniziato nel 1298) si affaccia sulla Piazza del Campo, di cui segue l’andamento leggermente concavo. Le numerose finestre che si aprono nella facciata in file regolari lo privano dell’aspetto di fortezza caratteristico di molti edifici coevi. Una veduta del borgo di Spello, in Umbria.