Fabrizio Del Dongo
Genius
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Firenze, tra il Duecento e il Trecento, emerge come un importante centro artistico e culturale in Europa, caratterizzata da edifici iconici.
  • La chiesa di Santa Maria Novella, costruita dai frati domenicani nel 1278, si erge su una precedente chiesa, Santa Maria delle Vigne, ampliata e rinominata.
  • L'edificio presenta una pianta a croce commissa con un coro rettangolare e cappelle lungo il transetto, tipico dei monaci cistercensi.
  • La facciata, completata da Leon Battista Alberti nel Quattrocento, unisce elementi gotici e romanici con l'uso della tarsia marmorea.
  • Annessi alla chiesa, i tre chiostri monumentali del convento includono il Chiostro Verde, il Cappellone degli Spagnoli e il Refettorio.

Indice

  1. Firenze tra il Duecento e il Trecento
  2. Architettura gotica della chiesa
  3. Facciata e campanile
  4. Edifici del convento

Firenze tra il Duecento e il Trecento

Fra il Duecento e il Trecento, Firenze diventa uno dei centri artistici, culturali ed economici più importanti dell’Europa. In tale periodo, sono elevati ovunque degli edifici che caratterizzeranno per sempre il volto della città
Nel 1278, i frati domenicani iniziano la costruzione della chiesa del loro convento cittadino: la chiesa dedicata a Santa Maria Novella.

Prima, esisteva una piccola chiesa, Santa Maria delle Vigne che nel 1221 fu ceduta ai domenicani. Essi la ricostruirono, ingrandendola, e vi aggiunsero l’aggettivo di “Novella” per distinguerla da quella più antica. Pare che la fase progettuale sia opera di due conversi domenicani: fra’ Siasrto e fra’ Ristoro.

Architettura gotica della chiesa

L’edificio ha una pianta a croce commissa (particolare tipo di croce, di cui la traversa è posta alla sommità della parte verticale, la cui forma richiama la lettera T) con un coro rettangolare con cappelle che si aprono lungo il transetto, secondo la pratica dei monaci cistercensi.

Pur rientrando nel gotico europeo, la chiesa a diverse particolarità. Le volte sono a crociera con archi acuti, sostenuti da pilastri polistili, cioè costituiti da più colonne. La profondità spaziale è ottenuta ricorrendo alla diminuzione dell’intercolumnio, cioè dello spazio esistente fra una colonna e l’altra: ma mano che ci si avvicina al coro, esso passa da 15 metri a 11,50 metri. Il coro riporta una grande trifora luminosa, decorata con una vetrata. L’interno ha forme gotiche, ma essendo priva di decorazioni, l’ossatura delle strutture portanti è messa ben in evidenza. Le tre dimensioni, altezza, larghezza e profondità sono state progettate in modo armonico; infatti, l’altezza delle due navate laterali è di poco inferiore a quella centrale e le arcate di comunicazione sono talmente ampie ed alte tali da dare l’impressione che ci troviamo in un’unica aula basilicale, come avviene nelle cattedrali gotiche europee.

Facciata e campanile

La facciata è stata compiuta da Leon Battista Alberti nel Quattrocento e riprende la ripartizione cromatica tipica del romanico fiorentino. Il suo intervento si innestò sulle strutture gotiche precedenti, unificando, però, la parte nuova e quella antica ricorrendo alla tarsia marmorea, derivata dal Romanico fiorentino (Battistero di San Giovanni, San Miniato al Monte) Questa tradizione locale tradizionale è stata applicata e rielaborata secondo la lezione classica e i principi della geometria modulare.

Il campanile si distingue molto bene da piazza della Stazione. Fu eretto tra il 1332 e il 1333 da Jacopo Talenti, usando però le fondazioni più antiche, della metà del XIII secolo. Lo stile è romanico, richiamato da trifore a tutto sesto ed da archetti pensili, anche se la copertura a cuspide è un elemento gotico.

Il resto dell’edificio, nel suo complesso è piuttosto severo, geometrico e si sviluppa soprattutto in senso orizzontale.

Edifici del convento

Annessi alla chiesa troviamo gli edifici del convento, con i tre chiostri monumentali: il Chiostro Verde, il Cappellone degli Spagnoli e il Refettorio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze?
  2. La chiesa di Santa Maria Novella è un importante esempio di architettura gotica a Firenze, costruita dai frati domenicani tra il Duecento e il Trecento, e rappresenta uno dei centri artistici, culturali ed economici più importanti dell’Europa di quel periodo.

  3. Chi ha progettato la facciata della chiesa di Santa Maria Novella e quali stili architettonici ha utilizzato?
  4. La facciata della chiesa è stata completata da Leon Battista Alberti nel Quattrocento, utilizzando la ripartizione cromatica tipica del romanico fiorentino e unificando le strutture gotiche preesistenti con la tarsia marmorea.

  5. Quali sono le caratteristiche architettoniche principali dell'interno della chiesa di Santa Maria Novella?
  6. L'interno della chiesa presenta volte a crociera con archi acuti sostenuti da pilastri polistili, una grande trifora luminosa nel coro, e un'armonica proporzione tra altezza, larghezza e profondità, che conferisce l'impressione di un'unica aula basilicale.

  7. Quali elementi architettonici caratterizzano il campanile della chiesa di Santa Maria Novella?
  8. Il campanile, eretto tra il 1332 e il 1333 da Jacopo Talenti, presenta uno stile romanico con trifore a tutto sesto e archetti pensili, mentre la copertura a cuspide è un elemento gotico.

Domande e risposte