Concetti Chiave
- Beato Angelico decorò ogni cella del convento di San Marco a Firenze con scene semplici della vita di Cristo, per stimolare meditazione e preghiera.
- Gli affreschi utilizzano colori chiari e luce per creare atmosfere paradisiache, con una toccante rappresentazione di Cristo deriso tra la Madonna e san Domenico.
- La scena del Cristo deriso è caratterizzata da un'astrazione simbolica, con elementi che evocano la derisione, come mani minacciose e sguardi sprezzanti.
- L'Annunciazione nella cella 3 presenta uno spazio ascetico con un angelo che si avvicina dolcemente alla Vergine, mentre san Pietro martire osserva discretamente.
- L'Annunciazione nel secondo corridoio è caratterizzata da dettagli realistici e una luce proveniente da sinistra, con una Madonna di dimensioni monumentali e un angelo ricco di cromatismi.
Indice
Decorazioni nel dormitorio del convento
Nel dormitorio, al primo piano del convento, l’Angelico decorò ogni cella con una scena della vita di Cristo. Le composizioni sono semplici in modo da fornire ai frati uno spunto per la meditazione e per la preghiera individuale. I colori sono chiari e delicati e la luce crea atmosfere paradisiache.
Cristo deriso e simboli della derisione
Una delle scene più toccanti è il Cristo deriso tra la Madonna e san Domenico. Tutti gli affreschi sono semplici, questo è astratto. Cristo, in veste candida, siede su un seggio rosso e ha alle spalle un drappo di un verde intenso; è bendato e regge la canna che per dileggio gli è stata data come scettro e il globo del potere. Attorno a lui si materializzano i simboli della derisione: una testa di sgherro che si leva il cappello e sputa, una mano che percuote con un bastone e altre che agitano in gesti minacciosi. La Madonna e san Domenico sono seduti in primo piano sul gradino della nicchia che inquadra la composizione e fungono da mediatori alla contemplazione della scena della Passione.
Annunciazioni e dettagli realistici
Dalle scene semplici si passa poi a quelle più articolate come l’Annunciazione della cella 3 e l’Annunciazione del secondo corridoio. Lo spazio della prima Annunciazione è ascetico e lo scorcio della casa di Maria serve solo a dare quel minimo di concretezza che confermi la realtà dell’evento. L’angelo, alle cui spalle proviene la luce, si avvicina dolcemente alla Vergine che, timida, è consapevole e guarda l’angelo intensamente. Al margine della composizione, san Pietro martire contempla discreto la scena. L’annunciazione del secondo corridoio è ugualmente sobria, ma con maggiori concessione ai dettagli realistici: la Madonna ha posa e dimensioni più monumentali, ma senza perdere la semplicità richiesta dal luogo. La luce proviene da sinistra, proprio dalla direzione dove realmente si trova la finestra del corridoio. Maggiore ricchezza cromatica, decorativa e luministica invece l’angelo, la cui posa diagonale guida lo sguardo dello spettatore verso la Vergine.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale degli affreschi di Beato Angelico nel convento di San Marco?
- Come viene rappresentata la scena del Cristo deriso tra la Madonna e san Domenico?
- Quali differenze ci sono tra le due Annunciazioni descritte nel testo?
Gli affreschi sono stati creati per fornire ai frati uno spunto per la meditazione e la preghiera individuale, con composizioni semplici e colori delicati che creano atmosfere paradisiache.
Cristo è rappresentato in veste candida su un seggio rosso, bendato e con simboli di derisione attorno, mentre la Madonna e san Domenico fungono da mediatori alla contemplazione della scena.
La prima Annunciazione è ascetica con uno spazio minimale, mentre la seconda è più ricca di dettagli realistici e cromatici, con la Madonna in posa monumentale e l'angelo che guida lo sguardo verso di lei.