Concetti Chiave
- Il "Pittore di Achille" è un artista della Grecia classica noto per un'anfora o Lékythos conservata nei Musei Vaticani, raffigurante Achille.
- Il termine "lékythos" si riferisce a un tipo di vaso greco con varianti nelle dimensioni, utilizzato probabilmente per conservare profumi.
- Il Lékythos descritto è alto 27 cm, risale all'ultimo quarto del V secolo a.C. ed è conservato al Museo Nazionale di Atene.
- La scena rappresentata sul vaso è un commiato funebre, con una donna che accetta pacatamente la morte del suo amato guerriero.
- La decorazione include strisce a meandro e oggetti sospesi, un espediente frequente nella pittura greca dell'epoca.
Il « Pittore di Achille » è il nome che gli esperti hanno assegnato ad un artista della Grecia classica di cui ci resta un’anfora o Lékythos conservata nei Musei Vaticani, riportante la raffigurazione dell’eroe omerico. La critica gli attribuisce ben 180 vasi, mentre altri potrebbero appartenere alla scuola o essere frutto dell’opera di imitatori.
Descrizione del lékythos
Per quanto riguarda il termine “lékythos” esso è il nome di un tipo di vaso che si presenta con varianti notevoli nelle proporzioni ed nelle dimensione poiché ne esistono alcuni alti pochi centimetri e altri di più di quaranta. Esso si presenta come un corpo cilindrico, piuttosto snello, che in basso si restringe a forma di coppa mentre in alto la forma segue un andamento opposto, restringendosi nel collo che porta un alto beccuccio. Il vaso è dotato di un solo manico e nell’insieme presenta un aspetto elegante. E’ probabile che recipienti di questo tipo servissero per conservare dei profumi. L’oggetto descritto in questo appunto è alto 27 cm, risale all’ultimo quarto del V secolo a.C. ed è conservato al Museo Nazionale di Atene. In origine il fondo era bianco, ma purtroppo esso è oggi disturbato da tutta una serie di scrostature che conferiscono all’insieme una scoloratura in un tono giallo azzurrognolo.
Dettagli della scena
La scena è delimitata da due strisce a meandro (chiamate anche “greca”), molto frequenti nei vasi greci. Essa si svolge in un interno riservato al soggiorno delle donne; questo si capisce dalla presenza di lékythos porta profumi, dallo specchio e da un cappuccio con lunghi nastri con delle perline alle estremità. Tali oggetti sono collocati in alto, come sospesi; si tratta di un espediente non realistico, ma molto frequente nella pittura greca del tempo. Una donna, vestita con abiti trasparenti è seduta su di una sedia e appoggia il braccio destro sullo schienale, mentre l’altro è abbandonato sulla gamba sinistra. Davanti a lei, si vede il braccio con un elmo nella mano mostratole da un guerriero defunto. Da notare che la forma cilindrica del vaso non ci offre la possibilità di ritrarlo contemporaneamente alla donna. Dai gesti e dal viso della donna traspare un stato d’animo tranquillo, rassegnato, come se essa accettasse la morte in modo molto pacato. Infatti si tratta di una scena di commiato funebre, di un guerriero che saluta la propria fidanzata.
Domande da interrogazione
- Chi è il "Pittore di Achille" e cosa rappresenta il suo lavoro?
- Qual è la funzione e la descrizione di un lékythos?
- Qual è la scena rappresentata sul Lékythos del pittore di Achille e quale significato ha?
Il "Pittore di Achille" è un artista della Grecia classica noto per un'anfora o Lékythos conservata nei Musei Vaticani, raffigurante l'eroe omerico. Gli sono attribuiti circa 180 vasi, anche se alcuni potrebbero essere opera di imitatori.
Un lékythos è un tipo di vaso greco usato probabilmente per conservare profumi. Ha un corpo cilindrico snello, si restringe a forma di coppa in basso e ha un collo stretto con un alto beccuccio. È dotato di un solo manico e appare elegante.
La scena rappresenta un commiato funebre tra un guerriero defunto e la sua fidanzata. La donna appare tranquilla e rassegnata, accettando pacatamente la morte del guerriero. La scena è ambientata in un interno riservato alle donne, con oggetti sospesi tipici della pittura greca del tempo.