Tiberio, Caligola - Dinastia Giulio-Claudia

Le origini della dinastia Giulio Claudia

Augusto apparteneva alla gens Iulia. Tiberio, invece, era nato dalle prime nozze della moglie (Livia Drusilla) di Augusto, e apparteneva alla nobile gens Claudia. Da qui nacque il nome di dinastia Giulio Claudia.

Tiberio e il suo regno

14 d.C.: sale al potere Tiberio (42 a.C. – 37 d.C.), successore di Ottaviano Augusto salito al trono a 56 anni.

Per consolidare i legami con la famiglia imperiale sposò la figlia di Augusto: Giulia..

14-16 d.C.: manda il nipote Germanico in una serie di campagne militari dove riscosse particolare successo, quindi Tiberio, sentitosi minacciato dalla crescente popolarità del nipote, lo mandò in Oriente e poi fu fatto fuori nel 19 d.C.

Egli è stato accusato di essere paranoico e di aver utilizzato la sua posizione per eliminare i suoi avversari politici; è stato anche accusato di essere un tiranno, e di aver usato il potere per soddisfare i suoi desideri personali.

26 d.C.: Tiberio si trasferisce a Capri abbandonando il controllo di Roma nelle mani del prefetto Seiano.

31 d.C.: Tiberio mette a morte Seiano perché capisce che aspira al trono.

37 d.C.: muore, probabilmente assassinato su ordine del suo successore, Caligola.

Le riforme di Tiberio

Durante il suo regno, Tiberio si concentrò principalmente sulla stabilizzazione dell'impero e sull'amministrazione interna, egli consolidò il potere centrale a Roma e mantenne la pace in tutto l'impero.

Tiberio è stato anche responsabile di alcune importanti riforme amministrative, tra cui la creazione del Praefectus Praetorio, una posizione di alto grado che aiutò a mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza in tutto l'impero. Egli istituì anche un sistema fiscale più equo e riformò il sistema giudiziario.

L'ascesa di Caligola

37 d.C.: Caligola (12 a.C. - 41 d.C.) sale al trono come successore di Tiberio, viene scelto perché:

il Senato era convinto di poterlo controllare: sappiamo benissimo che umiliò la classe senatoria ogni volta che ne ebbe l’opportunità agli occhi dell'opinione pubblica era figlio della vittima di Tiberio, Germanico.

Gli fu dato il soprannome "Caligola" (che significa "stivaletto militare" in latino) da parte delle truppe a cui era stato affidato da piccolo.

Il regno di Caligola

All'inizio del suo regno, Caligola introdusse alcune riforme economiche e amministrative, tra cui la riduzione delle tasse e la creazione di nuove opportunità di lavoro; si distinse per il suo interesse per la cultura e le arti, incoraggiando la produzione di opere letterarie e teatrali e promuovendo gli artisti.

Mano a mano che il suo regno progrediva, Caligola divenne sempre più instabile e autoritario: Caligola cominciò ad usare la sua posizione per soddisfare i suoi desideri personali, tra cui la costruzione di edifici grandiosi e l'adozione di titoli imperiali stravaganti; tuttavia, riuscì a farsi amare dalle masse popolari per le elargizioni - finanziate dal suo fiscus - e i giochi.

La caduta di Caligola

Il culmine di questo comportamento autoritario fu la decisione di Caligola di dichiararsi un dio e di esigere che gli venisse tributato il culto divino. Questa mossa scatenò la rabbia dei senatori romani e dell'alta società, che cominciarono a tramare per eliminare Caligola dal potere.

41 d.C.: Caligola viene assassinato durante un complotto orchestrato da alcuni senatori e membri dell'esercito.