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Concetti Chiave

  • Alla morte di Costantino nel 337, l'impero fu diviso tra Costanzo II e Costantino II, mentre Costante fu posto sotto tutela fino alla sua ribellione nel 340.
  • Giuliano, noto come l'Apostata, divenne imperatore dopo la morte di Costanzo II nel 361 e tentò di restaurare il paganesimo, escludendo i cristiani dal potere.
  • La battaglia di Adrianopoli nel 378 segnò una pesante sconfitta per i Romani guidati da Valente, evidenziando la crisi socio-economica dell'impero.
  • Teodosio salì al potere nel 379 e cercò di stabilire la pace con i Visigoti, rendendo il cristianesimo la religione ufficiale con l'Editto di Tessalonica nel 380.
  • Nel 394, la battaglia sul fiume Frigido conclusa con la morte di Eugenio segnò la fine delle rivolte pagane e il consolidamento del potere cristiano.

Indice

  1. Divisione del potere dopo Costantino
  2. Ribellione e congiure nell'impero
  3. Giuliano l'Apostata e il suo regno
  4. La disfatta di Adrianopoli
  5. Teodosio e l'Editto di Tessalonica

Divisione del potere dopo Costantino

337: alla morte di Costantino il potere fu diviso tra Costanzo II (oriente) e Costantino II (occidente); Costante era troppo piccolo e fu posto sotto tutela.

I centri nevralgici dell’Impero erano Costantinopoli e Milano.

Ribellione e congiure nell'impero

340: Costante si ribella alla tutela impostagli, e affronta Costantino II che rimane ucciso in battaglia.

350: Costante è vittima di una congiura di ufficiali.

354: è assassinato Gallo, cugino di Costanzo II, scelto come sostituto per Costante.

355: Giuliano (331-363), scelto per sostituire Gallo, è nominato “cesare” delle Gallie.

357: dopo aver sbaragliato gli Alamanni presso Strasburgo, fu proclamato “imperatore” dalle sue truppe.

Costanzo II è costretto a tornare per affrontare Giuliano: stava per scoppiare una guerra civile tra i due cugini, ma Costanzo morì nel 361 lasciano tutto l’impero a Giuliano.

Giuliano l'Apostata e il suo regno

Giuliano (361-363): l’Apostata

Cresce in una città di provincia e viene istruito nella letteratura e nella filosofia greche e latine.

Dopo esser diventato imperatore, abbandona la religione cristiana per il paganesimo e la filosofia greca, motivo per il quale fu denominato l’Apostata (disertore) dai cristiani.

Smantellamento della corte: Giuliano si sbarazza degli uomini della corte di Costantino per sostituirli con i suoi uomini più fidati; esclude i cristiani dal potere.

Riaffermazione del prestigio di Roma: attacca l’Impero sasanide. Giunge fino alle porte di Ctesifonte, ma è costretto a ritirarsi a causa della guerriglia dei nemici; nel 363, durante uno scontro, rimase ferito nel fegato e morì.

La sua morte fu tragicamente raccontata da Orosio.

La disfatta di Adrianopoli

La disfatta di Adrianopoli

363: Gioviano, acclamato imperatore dall’esercito, sigla la pace con i Persiani. Pochi mesi dopo Gioviano muore, probabilmente avvelenato.

Alla guida della parte orientale viene nominato Valente, e nella parte occidentale il fratello Valentiniano, a cui poi succede Graziano.

In questo periodo, alcune tribù germaniche iniziano a muoversi verso Occidente, spinte dagli Unni.

375: i Visigoti, per sfuggire agli Unni, chiedono di essere ammessi nei confini romani.

Valente accetta la richiesta dei Visigoti, perché spera di usarli come scudo in caso arrivassero gli Unni.

I Visigoti finirono per saccheggiare numerose città dei Balcani, a causa delle ingenti tasse a loro imposte.

378: Valente decide di affrontare i Visigoti ad Adrianopoli, ma viene sconfitto pesantemente e per la vita in battaglia.

In questo esatto momento della storia romana, la società era talmente provata dalla crisi socio-economica che non riuscì a fronteggiare e fermare i Visigoti.

Teodosio e l'Editto di Tessalonica

Teodosio (379-395)

379: sale al potere Teodosio che sceglie di cercare di trovare un accordo con i Visigoti, che accettarono la pace e si stanziarono nelle province danubiane in qualità di alleati.

I Visigoti pagavano le loro tasse andando a lavorare nell’esercito.

In questo modo l'impero si garantiva l’aiuto di esperti combattenti, ma dall’altro lato la classe dirigente romana non disponeva di strumenti di controllo.

380: Editto di Tessalonica, che rendeva il cristianesimo l’ unica religione ammessa nell’impero.

L’Editto era un’espressione del potere e l’influenza detenuti dalla Chiesa cristiana.

390: gli abitanti di Tessalonica si ribellano alle nuove leggi, e Teodosio interviene massacrando i cittadini; tuttavia, Ambrogio condanna questa azione e costringe l’imperatore a fare pubblica penitenza durante le cerimonie per il Natale.

392: i pagani mettono al trono d’Occidente Eugenio, un senatore che aveva guidato la loro rivolta. La conseguenza di tale azione è lo scoppio della guerra.

394: battaglia finale sul fiume Frigido, dove perde la vita Eugenio.

Domande da interrogazione

  1. Chi era al potere dopo la morte di Costantino?
  2. Costanzo II e Costantino II erano al potere dopo la morte di Costantino.

  3. Chi era Giuliano?
  4. Giuliano era un imperatore romano che abbandonò il cristianesimo per il paganesimo e la filosofia greca.

  5. Cosa fece Giuliano per riaffermare il prestigio di Roma?
  6. Giuliano attaccò l'Impero sasanide e giunse fino alle porte di Ctesifonte.

  7. Chi successe a Giuliano come imperatore?
  8. Dopo la morte di Giuliano, Gioviano divenne imperatore.

  9. Cosa successe nella battaglia di Adrianopoli?
  10. Valente, l'imperatore romano, fu sconfitto pesantemente dai Visigoti.

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