Concetti Chiave
- Le leggi delle XII tavole rappresentano la transizione dal diritto orale al diritto scritto nell'antica Roma, segnando un cambiamento sociale e politico significativo.
- La codificazione scritta delle leggi ha reso il diritto accessibile alle classi subalterne, sottraendolo al controllo esclusivo della classe patrizia.
- La redazione delle leggi ha spostato la loro natura da sacra a laica, passando dal dominio religioso a quello giuridico umano.
- I decemviri, nominati nel 451-450 a.C., furono incaricati di creare un codice di leggi scritte composto da dodici tavole di bronzo esposte nel Foro.
- Le leggi includono norme severe come la patria potestas, che permetteva il controllo estremo dei padri sui figli, e la legge del taglione per punire i delitti.
Indice
Il mos maiorum e la tradizione orale
La conoscenza del diritto e dei principi di legislazione civile e penale nell’età antica fanno parte del mos maiorum, del costume degli antenati, della tradizione, le norme consuetudinarie che regolano i rapporti all’interno della comunità sono affidate alla memoria dei giudici e la loro trasmissione avviene oralmente all’interno della classe patrizia che detiene il potere giudiziario.
La transizione alla legge scritta
La transizione dalla fase orale a quella della redazione si carica perciò di precisi significati sociali e politici.
Una legge scritta è infatti di per se stessa una conquista per le classi subalterne o comunque per i gruppi sociali esclusi dal possesso del sapere giurisprudenziale.
Per il solo fatto di essere messa per iscritto, la legge viene sottratta alla discrezionalità e all’arbitrio interpretativo cui è invece esposta finché resta monopolio esclusivo della tradizione orale di una sola categoria. Inoltre perde quella sacralità che ne aveva caratterizzato l’originaria formazione e comunicazione orale e passa dalla dimensione religiosa a quella laica del “diritto” umano (ius).
Le leggi delle XII Tavole
Queste considerazioni, che valgono in generale per tutte le civiltà, in particolare alla più antica codificazione scritta di Roma, le leggi delle XII Tavole.
I decemviri e il loro compito
Narra la tradizione che negli anni 451-450 a.C., dopo le pressanti rivendicazioni della plebe in tal senso, vennero nominati dieci magistrati con il compito di redigere un Codice di leggi scritte, i decemviri le gibus scribundis. Al termine del mandato i decemviri esposero nel Foro, su dodici tavole di bronzo, il risultato del loro lavoro.
Frammenti e contenuti delle tavole
Per tradizione indiretta ci sono pervenuti un certo numero di frammenti, che presentano forme concise ed essenziali tipiche della formularità arcaica; non mancano semplici accorgimenti retorici, come alliterazioni e assonanze, che avevano il compito di facilitare la memorizzazione.
La tabula IV riguardava le patria potestas. Dai frammenti sappiamo che il figlio gravemente malato o deforme poteva essere ucciso dal padre e che i figli potevano essere venduti come schiavi dal padre fino a tre volte.
La tabula VIII sanciva inoltre la legge del taglione, ovvero il contrappasso per offese e delittie questa legge rimanda al celebre Codice di Hammurabi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della transizione dalla tradizione orale alla redazione scritta delle leggi nell'antica Roma?
- Chi furono incaricati di redigere le leggi delle XII Tavole e come vennero presentate?
- Quali erano alcune delle disposizioni contenute nelle leggi delle XII Tavole?
La transizione alla redazione scritta delle leggi rappresenta una conquista per le classi subalterne, poiché sottrae la legge alla discrezionalità interpretativa della tradizione orale e la rende accessibile, perdendo la sua sacralità e acquisendo una dimensione laica.
I decemviri le gibus scribundis furono incaricati di redigere le leggi, e al termine del loro mandato, esposero il risultato su dodici tavole di bronzo nel Foro.
La tabula IV riguardava la patria potestas, permettendo al padre di uccidere un figlio gravemente malato o deforme e di vendere i figli come schiavi fino a tre volte. La tabula VIII sanciva la legge del taglione, simile al Codice di Hammurabi.