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Concetti Chiave

  • Nerva, eletto tra i senatori, introdusse il principato per adozione, evitando congiure e basandosi sulla bravura del princeps. Questa visione, sostenuta da intellettuali come Tacito, riprendeva l'idea di Platone di un optimus princeps accettato da tutti.
  • Traiano, primo imperatore non italico, espanse l'impero alla sua massima estensione, romanizzando la Dacia e costruendo opere come il foro e la colonna Traiana. Promosse leggi a favore della piccola proprietà contadina e cercò di mitigare le persecuzioni contro i cristiani.
  • Adriano, nipote di Traiano, consolidò i confini con il Vallo di Adriano e riorganizzò l'apparato statale attraverso viaggi d'ispezione. Favorì la cultura greca e ristrutturò importanti edifici, tra cui il Pantheon.
  • Marco Aurelio, noto per la sua filosofia stoica, fronteggiò crisi economiche e militari causate dall'assalto dei Germani e dai Parti. La sua meditazione pessimistica sul mondo è espressa in un'opera scritta in greco.
  • Commodo, figlio di Marco Aurelio, riaffermò la successione dinastica ma fu autoritario, sperperando risorse fiscali e cercando il favore del popolo con spettacoli. Il suo regno terminò con una congiura nel 192.

Indice

  1. L'ascesa del principato per adozione
  2. Traiano e la romanizzazione della Dacia
  3. Adriano e la rinascita culturale greca
  4. Marco Aurelio e le sfide del suo regno
  5. Commodo e la fine della dinastia

L'ascesa del principato per adozione

Venne eletto tra i senatori. Sale al potere già da anziano e grazie a lui nacque il principato per adozione e non per eredità. Esso evitò numerose congiure ed era basato esclusivamente sulla bravura del princeps eletto.

Viene quindi ripreso ciò che ipotizzava Platone: a capo dello stato doveva essere posto un optimus princeps la cui autorità era accettata da tutti. Su questo sistema furono d’accordo numerosi intellettuali tra cui Tacito.

Traiano e la romanizzazione della Dacia

Fu il primo imperatore non italico, faceva parte della gens Ulpia. Fu un abile generale che riuscì a romanizzare la Dacia, ricca di miniere d’oro sfruttate per svolgere numerosi lavori pubblici come il foro di Traiano con i suoi mercati e la colonna Traiana in cui vengono incise come un libro arrotolato (volumen) le battaglie combattute in Dacia e alla base è posto un bottino di guerra non ancora spartito. Davanti al foro sorgeva la basilica Ulpia; fece costruire 2 biblioteche: una Greca e una Latina. Sconfigge i Parti facendo raggiungere all’impero la sua massima estensione. L’optimus priceps adotta Adriano e lascia l’impero in condizioni economiche e burocratiche abbastanza buone: promulga delle leggi a favore della piccola proprietà contadina. Cerca di non far perseguitare più i cristiani.

Adriano e la rinascita culturale greca

Era nipote di Traiano. Per moderare le spese non consegue avventure militari e abbandona le province Mesopotamiche prese da Traiano. Consolida invece i confini costruendo il vallo di Adriano. Riorganizzò l’apparato statale compiendo viaggi di ispezione:

- Reclutamento nuovi funzionari.

- Miglioramento educazione scolastica.

- Leggi per proteggere gli schiavi.

Essendo filo-greco, favorisce la rinascita di Atene anche grazie a Erode Attico e la diffusione della cultura greca. Ristruttura il Pantheon, costruisce il suo mausoleo ispirato a quello di Augusto e villa adriana a Tivoli con persino una caserma di vigili.

Si innamora di Antino e durante un viaggio in Egitto i senatori lo gettano nel Nilo e muore; da lì l’imperatore farà dipingere moltissimi suoi ritratti.

Marco Aurelio e le sfide del suo regno

Nacque in Gallia e iniziò la dinastia degli Antonini e portò avanti le politiche di consolidamento della pax Romana e, come chiesto da Adriano, nomino come successori 2 fratelli: Marco Aurelio e Lucio Vero.

Come Adriano e Antonino era seguace della filosofia in particolar modo di quella stoica. Scrive a se stesso in cui lui medita in maniera pessimistica sul mondo e sugli uomini, l’opera viene scritta in greco. Il suo regno dovette fronteggiare l’assalto dei Germani e dei Parti. I Parti furono già respinti da Lucio Vero provocando così un epidemia di vaiolo che si diffuse dai soldati per tutta Roma. Perciò Roma subì una grande battuta d’arresto dal punto di vista economico e produttivo ma anche sotto quello dei commerci. Vennero messi in pratica arruolamenti forzati e le tribù germaniche furono fermate. Marco Aurelio assunse il comando dell’esercito e debellò i nemici al di là del limes nel 175 anche se si presentarono nuovamente 5 anni dopo. Morì di peste a Vienna lasciando in crisi lo stato. Le sue imprese sono illustrate sulla colonna antonina.

Commodo e la fine della dinastia

Salì al potere a 19 anni e fu il figlio di Marco Aurelio, ciò riaffermò la successione dinastica.

Fu molto più autoritario rispetto al padre e facendosi ritrarre nelle vesti di Eracle cercò di ottenere il favore del popolo esibendosi anche come gladiatore. Il suo carattere non fu apprezzato ne dal senato che dall’esercito tanto che dovette versare un indennità ai barbari. Sperperò le risorse fiscali con feste e spettacoli. Scappò dalla prima congiura ma dopo alcuni processi ci cadde nel 192.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo principale di Nerva durante il suo regno?
  2. Nerva ha introdotto il sistema del principato per adozione, evitando congiure e basandosi sulla bravura del princeps eletto, un'idea sostenuta da intellettuali come Tacito.

  3. Quali sono stati i successi principali di Traiano come imperatore?
  4. Traiano ha romanizzato la Dacia, costruito importanti opere pubbliche come il foro di Traiano e la colonna Traiana, e ha esteso l'impero alla sua massima estensione sconfiggendo i Parti.

  5. In che modo Adriano ha contribuito alla stabilità dell'impero?
  6. Adriano ha consolidato i confini costruendo il vallo di Adriano, riorganizzato l'apparato statale, migliorato l'educazione e promulgato leggi per proteggere gli schiavi, favorendo anche la cultura greca.

  7. Quali furono le sfide affrontate da Marco Aurelio durante il suo regno?
  8. Marco Aurelio ha affrontato l'assalto dei Germani e dei Parti, un'epidemia di vaiolo che ha colpito Roma, e ha dovuto implementare arruolamenti forzati per fermare le tribù germaniche.

  9. Come è stato percepito il regno di Commodo?
  10. Commodo è stato percepito come autoritario e non apprezzato dal senato e dall'esercito; ha sperperato risorse fiscali e, nonostante sia sfuggito a una congiura, è stato infine ucciso nel 192.

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