Concetti Chiave
- La crisi della nobilitas italica fu causata dalla dipendenza crescente dalle province per la produzione di beni di prima necessità, portando all'ascesa della nobiltà provinciale.
- Il principato adottivo sostituì il sistema monarchico ereditario, con il Senato che sceglieva il successore basandosi su meriti personali e militari.
- Traiano, primo imperatore provinciale, fu noto per la sua tolleranza verso i Cristiani e per le sue conquiste in Dacia, Nabatea e Mesopotamia, lasciando un'impronta positiva nell'Impero.
- Adriano, successore di Traiano, si distinse per il suo amore per la cultura greca e la politica pacifica, firmando accordi con i Parti e ritirandosi da territori conquistati.
- Antonino Pio, designato da Adriano, promosse l'istruzione pubblica, la protezione degli schiavi e la costruzione del vallo di Antonino, garantendo un'era di pace e prosperità.
Indice
L'importanza delle province
Con l’ingrandimento dei territori dell’Impero, la penisola aveva sempre più bisogno delle province, perché la produzione di derrate alimentari e di prodotti di largo consumo era scarsa,insufficiente al fabbisogno della popolazione, che ormai dipendeva dalla quella provinciale. Di conseguenza essa portò all’ascesa della nobiltà provinciale, come dimostra che la maggior parte di essi provenivano dalle province.
Il principato e Marco Nerva
Il sistema monarchico ereditario non aveva funzionato, perché molto spesso il prescelto non aveva dato quelle garanzie sulle sue reali capacità di governare-si affermò così l’dea del principato: una persona degna di assumere l’alto incarico nominato dal Senato.
IL Senato nel 96 a. C. elesse imperatore Marco Cocceio Nerva, uomo mite, grande oratore, la sua scelta fu felice per due motivi: l’età avanzata, che lo metteva al riparo di ambizioni e, cosa più importante, non aveva eredi e tutto ciò dava la possibilità al Senato di pensare con calma al suo successore.. il suo regno fu tranquillo e si guadagnò anche l’appoggio dei militari, nominando suo successore, il generale più famoso del tempo, Ulpio Traiano.
L'adozione e Traiano
Il meccanismo delle adozioni
Il nuovo concetto dell’adozione era ben diverso da quello adottato da Cesare. Cesare e i suoi successori, per un secolo rimasto in vigore, sceglievano il loro successore tra i propri parenti, mentre ora il designato veniva scelto tra i senatori più autorevoli del Senato per merito verso lo Stato e qualità personali e militari.
Egli fu il primo imperatore provinciale. Era un ottimo comandante militare tanto che ottenne l’incarico di governatore della Germania Superiore. Alla morte di Nerva, non rientrò subito a Roma, ma preferì portare a temine il suo incarico.
Il suo Impero fu molto positivo tanto da meritarsi dal Senato l’appellativo di Optimum. Con i Cristiani tenne in atteggiamento tollerante e punibili solo con l’accusa di provocazione di disordini all’ordine dello Stato. Nella storia cristiana, Traiano è tenuto un grande considerazione.
Conquiste e opere di Traiano
Dopo una lunga campagna, nel (101-106 d. C.)Traiamo conquistò la Dacia, territorio a sud del Danubio, che prese il nome di Romania, ricca di miniere d’oro.In seguito all’arrivo massiccio di colono italici, la regione fu completamente romanizzata.
Nel 115 conquistò il Regno dei Nabatei con capitale Petra e ridotto a provincia romana col nome di Arabia Petreae. Essa costituiva un’importante via di commercio.
Nel 115 sconfisse gli acerrimi nemicI, i Parti, sottomettendo la Mesopotamia (pianura fertile tra il Tigri e l’Eufrate) e l’Armenia, ma una violenta rivolta delle comunità giudaiche lo costrinse a tornare indietro e, durante il ritorno a Roma, mori in Cilicia nel 117 d. C.
Numerose opere furono fatte da Traiano: la fertilizzazione delle paludi pontine, nuovi porti (Ancona, Civitvecchia, Ostia), altre strade, finanziamenti alle famiglie povere onde evitare la vendita di bambini.
Traiano non aveva lasciato nessun successore, ma la moglie Plotina affermò che in punta di morte il marito aveva designato suo successore Publio Elio Adriano, suo cugino e governatore della Siria.Il Senato accettò a malincuore, perché già acclamato dalle sue truppe e poi troppo vicino alla mentalità dei Greci cui aveva concesso la cittadinanza ,
Adriano e la difesa dell'impero
Adriano era un uomo amante della letteratura, della poesia, di indole pacifica. E infatti sotto il suo regno non ci furono più guerre d’espansione, anzi. Firmò un patto con i Parti col quale si ritirava dai territori della Mesopotamia, trasformò la provincia di Armenia in Stato vassallo. Inoltre avviò una riforma militare. I soldati arruolati dovevano essere residenti dei luoghi occupati.
Era una specie di linea di difesa, costituita da una palizzata in legno in Britannia, una muraglia lunga 118 km con torri di guardia e di avvistamento, che tagliava in due parti l’Inghilterra dalla Scozia. Serviva, insomma ad impedire l’ingresso di popolazioni entro i territori romani. Ma, col tempo, essa non resse all’urto delle invasioni barbarie.
La passione per la cultura greca è riassunta nella costruzione della villa a 30 km da Roma, a Tivoli. È una vera reggia ellenistica. Con palazzi, terme, teatri,templi, vastissimi giardini, fontane, laghetti, ricca di statue. Qui l’imperatore era solito rifugiarsi dal caos della capitale.
Inoltre Adriano istituì il consiglio del principe, formato da un gruppo di esperto giuristi, che doveva uniformare la moltitudine delle leggi romane e nominò Salvio Giuliano incaricato di raccogliere tutti i decreti finora emanati dai magistrati in un unico testo, l’editto perpetuo.
Antonino Pio e le riforme sociali
Adriano designò, come suo successore, suo genero adottivo, Tito Aureliano Antonino. Egli salì al trono all’età di 52 anni, di origine gallica e di estrazione sociale non nobile. Gli storici lo descrivono come un uomo saggio e moderato, tanto che il Senato gli diede l’appellativo di “Pio”. Sotto il suo regno, Roma visse un periodo di pace e prosperità.
- Per contenere la pressione delle orde barbariche, fece costruire un’altra linea di difesa, il vallo di Antonino, più a N di quello di Adriano;
- Incoraggiò l’istruzione pubblica, affinché potessero far carriera anche quelli che non avevano i mezzi per farlo;
- Creò un fondo, intitolato alla moglie Faustina, per l’educazione delle ragazze povere;
- Fece approvare una legge che proteggeva gli schiavi dai soprusi dei padroni.
Alla sua morte lasciò le casse dello Stato erano piene di un’ingente riserva, arricchita anche dai possessi dell’imperatore.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la causa principale della crisi della nobilitas italica durante l'espansione dell'Impero Romano?
- Come si differenziava il sistema del principato adottivo da quello monarchico ereditario nell'Impero Romano?
- Chi fu il primo imperatore ad essere scelto attraverso il meccanismo delle adozioni e quali furono le sue principali azioni?
- Quali furono le principali realizzazioni e politiche di Traiano durante il suo impero?
- In che modo Adriano ha segnato una svolta nella politica estera dell'Impero Romano e quali furono le sue principali iniziative interne?
La crisi della nobilitas italica fu causata principalmente dall'ingrandimento dei territori dell'Impero, che portò a una maggiore dipendenza dalle province per la produzione di derrate alimentari e prodotti di largo consumo, insufficienti nella penisola italiana.
Il principato adottivo si differenziava dal sistema monarchico ereditario per il fatto che il successore non veniva scelto tra i parenti dell'imperatore, ma era una persona degna nominata dal Senato per le sue qualità personali, militari e il merito verso lo Stato.
Il primo imperatore scelto attraverso il meccanismo delle adozioni fu Marco Cocceio Nerva, il quale ebbe un regno tranquillo, guadagnò l'appoggio dei militari e nominò come suo successore Ulpio Traiano, il generale più famoso del tempo.
Traiano realizzò numerose opere come la fertilizzazione delle paludi pontine, la costruzione di nuovi porti e strade, e finanziamenti alle famiglie povere. Conquistò la Dacia e il Regno dei Nabatei, mantenendo un atteggiamento tollerante verso i Cristiani e meritandosi l'appellativo di Optimum dal Senato.
Adriano segnò una svolta nella politica estera dell'Impero Romano firmando un patto con i Parti, ritirandosi dai territori della Mesopotamia e trasformando la provincia di Armenia in Stato vassallo. Internamente, avviò una riforma militare, costruì il vallo Adriano per difendere i territori romani e promosse la cultura greca con la costruzione della Villa Adriana.