Concetti Chiave
- Le origini di Roma sono raccontate attraverso tre leggende che coinvolgono figure mitologiche come Enea, suo figlio Iulo Ascanio, e i gemelli Romolo e Remo, con quest'ultimo che fonda la città di Roma.
- La società romana era divisa in diverse classi: i patrizi, che godevano di diritti politici e vantavano discendenze eroiche, e i plebei, privi di tali diritti e considerati stranieri.
- Il sistema di clientela permetteva ai patrizi di proteggere i plebei in cambio di fedeltà e servizi, mentre gli schiavi, spesso prigionieri o indebitati, potevano ottenere la libertà e diventare liberti.
- I nomi romani erano strutturati in prenomen, nomen della gens, e cognomen, con varianti per le donne, che spesso includevano anche un agnomen o soprannome.
- Il matrimonio romano poteva essere celebrato in tre modi: con una cerimonia di divisione della focaccia, tramite la vendita simbolica della moglie, o semplicemente attraverso la convivenza per un anno.
Le origini di Roma
le leggende che spiegano le origini di Roma sono 3:
1- Enea fuggito da Troia fonda la città di Lavino
2- Il figlio di Enea, Iulo Ascanio, fonda la città di Albalonga
3- La discendente di Enea, Rea Silvia, fu violentata dal dio Marte e diede alla luce due gemelli, Romolo e Remo.
Lo zio di Rea Silvia ebbe modo di credere che la nascita dei due gemelli avrebbe significato problemi con la successione al trono, così mandò la nipote in prigione ed abbandonò i due gemelli nel fiume Tevere.
ma i due vennero salvati dalla lupa e quando crebbero spodestarono lo zio e fondarono una nuova città per unificare Lavinio e Albalonga.
lasciarono agli dei la scelta del sovrano e venne scelto Romolo, perciò quest'ultimo tracciò una linea che delimitava i confini della città.
Remo geloso l'oltrepassò e venne ucciso dal fratello che diede il suo nome alla città.
si narra che il periodo da monarca di Romolo fu fiorente e che egli non morì, semplicemente ascese al cielo diventando un dio.
Patrizi: erano coloro che appartenevano ad una GENS (famiglia) e godevano dei diritti politici.
i patrizi giustificavano questo privilegio dicendo di discendere da un famoso eroe romano (come la Gens Iulia che si vantava di discendere da Iulo Ascanio e quindi da Enea).
Inoltre i patrizi si distinguevano per la ricchezza e per gli AUSPICIA (come gli oracoli greci)
Plebei : non godevano di diritti e venivano considerati degli stranieri
Rapporto di clientela : i patrizi potevano decidere di mettere sotto la loro protezione un plebeo garantendogli regali e denaro ed in cambio quest' ultimo doveva combattere per lui e non testimoniargli contro, inoltre, in periodo repubblicano, dovevano v0otare per il loro padrone.
Schiavi: A volte erano prigionieri, altre lo diventavano a causa dei debiti.
erano schiavi dalla nascita i figli degli schiavi e le schiave non potevano sposarsi.
se il proprietario decideva di liberare lo schiavo, prendeva il nome di Liberto e diventava un cittadino, ma manteneva un rapporto di clientela con il padrone.
Nomi dei romani: Prenomen: Caio
Nomen della Gens: Giulio
Cognomen: Cesare
Agnomen (soprannome)
(per le donne) Nomen della gens: prima/seconda/terza Giulia
Cognomen: Cesare
Matrimonio: vi erano 3 modi a Roma per poter celebrare il matrimonio:
1- Con una cerimonia in cui i due sposi devono dividere una focaccia di farro
2- Con la vendita della moglie, infatti durante la cerimonia il marito mette i soldi del pagamento su una bilancia
3- infine due persone venivano ritenute sposate se convivevano almeno un anno.
per concludere, i giorni a Roma si dividevano in FASTI (fortunati) e NEFASTI (sfortunati), le guerre dovevano esssere prclamate solo nei giorni fasti.
Domande da interrogazione
- Quali sono le leggende che spiegano le origini di Roma?
- Chi erano i patrizi e quali privilegi avevano nella civiltà romana?
- Come funzionava il rapporto di clientela tra patrizi e plebei?
- Quali erano i modi per celebrare il matrimonio a Roma?
Le leggende principali sono tre: Enea fonda Lavino, Iulo Ascanio fonda Albalonga, e Romolo e Remo, figli di Rea Silvia e Marte, fondano Roma.
I patrizi appartenevano a una GENS e godevano di diritti politici, giustificando il loro status con discendenze eroiche e distinguendosi per ricchezza e auspicia.
I patrizi proteggevano i plebei offrendo regali e denaro, in cambio i plebei combattevano per loro e votavano per il padrone in periodo repubblicano.
I matrimoni potevano essere celebrati dividendo una focaccia di farro, tramite la vendita della moglie, o dopo un anno di convivenza.