Concetti Chiave
- Atene si evolse da un sistema oligarchico verso la democrazia, a differenza di altre polis come Sparta.
- Il governo ateniese includeva un collegio di nove arconti, che presiedevano cerimonie, guidavano l'esercito e amministravano la giustizia.
- L'assemblea popolare di Atene, l'ecclesia, aveva principalmente un ruolo consultivo ed era aperta a tutti i cittadini liberi.
- Le leggi scritte di Dracone nel 620 a.C. furono le prime a limitare gli abusi aristocratici, sebbene non garantissero giustizia sociale.
- Solone divise la popolazione in quattro classi basate sul reddito, introducendo una riforma timocratica che attribuiva diritti politici proporzionali al censo.
Indice
La trasformazione politica delle polis
Se città come Sparta non abbandonarono mai un ordinamento di tipo oligarchico in altre polis si verificò un graduale processo di trasformazione del sistema politico in direzione della democrazia.
Il sistema politico di Atene
Il territorio di Atene si estendeva dal sistema politico si estendeva all’intera regione dell’attica, una penisola circondata su tre lati dal mare e in gran parte occupata da montagne.
Atene era guidata (intorno al VIII e VII secolo a.C.) da un collegio di nove magistrati chiamati arconti che restavano in carica un anno.
Gli arconti si occupavano di presiedere le cerimonie religiose, guidare l’esercito e amministrare la giustizia; al termine dell’incarico, entravano a far parte dell’areopago, l’assemblea degli anziani che fungeva da tribunale e controllava il funzionamento.
Esisteva anche un’assemblea popolare aperta a tutti i cittadini liberi, l’ecclesia la cui funzione era più che altro consultativa.
Le riforme di Dracone e Solone
Atene ricevette le prime leggi scritte nel 620 a.C. grazie all’arconte Dracone, queste prime leggi posero un limite agli abusi dell’aristocrazia nel campo del diritto, tuttavia, non garantirono una vera e propria giustizia sociale
Nel 594 a.C. fu eletto arconte Solone. La sua opera di mediazione tra gli interessi dell’aristocrazia e le aspirazioni dei ceti popolari.
La popolazione fu quindi divisa in quattro classi in base al tributo fiscale; i pentacosiomedimni (grandi proprietari terrieri), cavalieri, gli zeugiti (coloro che potevano acquistare l’equipaggiamento da oplita infine la quarta classe, i teti e comprendeva i poveri e i nullatenenti.
Ogni classe ebbe diritti politici proporzionali al proprio reddito per questo la riforma di Solone è detto timocratica ovvero, basata sul censo