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Concetti Chiave

  • L'agricoltura su larga scala iniziò a svilupparsi intorno al 4000 a.C. vicino a grandi fiumi.
  • Le prime civiltà sorsero in Mesopotamia, Egitto, tra India e Pakistan, e in Cina, grazie alla fertilità dei fiumi.
  • I grandi fiumi garantivano una produzione agricola superiore e favorivano crescita economica e demografica.
  • L'irrigazione naturale fu integrata con sistemi artificiali per conservare l'acqua e prevenire inondazioni distruttive.
  • Opere di canalizzazione, argini e dighe furono sviluppate per preservare il limo, un importante fertilizzante naturale.

Indice

  1. Sviluppo dell'agricoltura antica
  2. Civiltà e grandi fiumi
  3. Importanza dell'acqua e fertilità
  4. Tecniche di irrigazione e canalizzazione

Sviluppo dell'agricoltura antica

L'agricoltura poté cominciare a svilupparsi in larga scala intorno al 4000 a.C.

Civiltà e grandi fiumi

Verso quella data mossero i primi passi alcune civiltà caratterizzate dall'elemento in comune di sorgere nei pressi di grandi fiumi:

-in Mesopotamia presso i fiumi Tigri ed Eufrate

-in Egitto lungo il fiume Nilo

-tra l'India e il Pakistan il fiume Indo

-in Cina il Fiume Giallo

Importanza dell'acqua e fertilità

Acque dei fiumi e fertilità

Questo binomio "grandi fiumi\civiltà" non costituisce certamente una coincidenza.

La presenza dei grandi fiumi, infatti, garantiva all'agricoltura una produzione assai superiore a quella di altre zone; e a sua volta la maggiore ricchezza economica rendeva possibili la crescita della popolazione e il suo benessere materiale.

Irrigare e canalizzare

Tecniche di irrigazione e canalizzazione

Da sé sola, però, l'acqua dolce dei grandi fiumi no era sufficiente: era anche necessario saper conservare le acque ed evitare le piene distruttive. All'irrigazione naturale, perciò gli uomini cominciarono ad affiancare un'irrigazione artificiale; si svilupparono così le prime grandi opere di canalizzazione e di irrigazione delle acque. Argini, dighe, canali serviranno a non disperdere le acque e il prezioso "limo", ossia lo strato fertile di detriti e argilla fangosa che le acque di piena dei fiumi maggiori lasciavano sul terreno prima di ritirarsi e che costituiva un prezioso concime per i terreni.

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