Concetti Chiave
- Massimino il Trace fu il primo imperatore romano di origine barbarica, proclamato nel 235 d.C da un esercito ribelle.
- Proveniente da una classe sociale bassa, Massimino segnò una svolta storica rispetto agli imperatori di alto rango.
- Nonostante la mancanza di cultura romana, era noto per la sua eccezionale forza fisica e il coraggio militare.
- Durante il suo breve regno, si concentrò su campagne militari per proteggere i confini dell'Impero.
- Il suo rigido sistema di tassazione e la mancata formalizzazione a Roma portarono alla sua deposizione e morte.
L'ascesa di Massimino
Nel 235 d.C l’esercito ribelle proclamò imperatore un semplice centurione, Massimino, soprannominato "il Trace", perché proveniva da un villaggio della Tracia, che era una delle regioni più arretrate dell’Impero.
Egli, nato da genitori barbari, da ragazzo si era dedicato alla pastorizia; questi aveva successivamente intrapreso la carriera militare, partendo dal grado di semplice soldato. Questa fu senza dubbio un’importante svolta storica, perché, mentre fino ad allora la guida dell'Impero era stata affidata a personaggi di rango senatorio o di famiglia elevata, Massimino proveniva da una classe sociale di basso rango.
Un imperatore barbaro
Egli viene considerato il primo imperatore barbaro, perché a differenza di altri imperatori nati fuori dalla penisola italiana, era completamente estraneo alla mentalità romana. Secondo le fonti antiche Massimino era un uomo privo di cultura, ma dotato di una vigoria fisica eccezionale e di un coraggio straordinario grazie al quale si era reso popolare tra i commilitoni. Durante il suo breve regno (235-238 d.C), che segnò il trionfo dell’esercito, si impegnò soprattutto in estenuanti campagne militari a difesa dei confini settentrionali.
Il regno e la caduta
Non giudicando necessario recarsi a Roma per ricevere formalmente il titolo di imperatore, si procurò l’ostilità del Senato.
Egli venne deposto e ucciso proprio in seguito a una cospirazione di senatori, i quali non tolleravano il rigido sistema di tassazione da lui imposto per provvedere alle crescenti spese di guerra.