Concetti Chiave
- Durante l'età del ferro, le popolazioni in Italia si distinsero in due aree principali: il versante orientale e tirrenico, e l'espansione etrusca con parte della Campania.
- I villaggi etruschi si trasformarono in centri urbani importanti come Veio, Cerveteri e Tarquinia, grazie a una cultura urbana ricca e complessa.
- La prosperità etrusca si basava su risorse minerarie e commercio marittimo, permettendo loro di dominare Roma.
- Nonostante l'espansione etrusca, i villaggi del Latium Vetus come Alba Longa e Roma continuarono a svilupparsi e rafforzarsi.
- La continuità degli insediamenti latini dimostra una resistenza culturale e politica nella regione.
Indice
L'età del ferro e le aree distinte
Siamo nell’età del ferro quando le popolazioni iniziano ad avere diverse caratteristiche le une dalle altre e si distinguono due aree: una comprende il versante orientale dell’Italia centrale e quello tirrenico che corrisponde al Lazio a sud del Tevere e comprende tutta l’Italia meridionale; l’altra invece coincide con l’espansione territoriale degli Etruschi e parte della Campania. I villaggi etruschi si spostarono in centri di insediamento che oggigiorno corrispondono a Veio, Cerveteri, Tarquinia etc.
La cultura urbana etrusca
La cultura urbana etrusca fu ricca e complessa, contava infatti sia sulle risorse minerarie che sull’attivo commercio marittimo, e permise l’espansione di questo popolo che riuscì ad imporsi su Roma.
Continuità degli insediamenti latini
Tuttavia vi fu una continuità degli insediamenti nell’area latina chiamata Latium Vetus, ovvero i villaggi si svilupparono ma non vennero abbandonati poiché tesero a rafforzarsi: parliamo di Alba Longa, Ardea, Pratica di Mare, Frascati, Gabii e Roma.