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Concetti Chiave

  • L'ascesa di Claudio al trono avvenne attraverso un colpo di mano dei pretoriani, bypassando il Senato, e segnò un precedente per il futuro.
  • Nonostante i dubbi iniziali sulle sue capacità, Claudio si rivelò un abile amministratore, migliorando l'efficienza burocratica con l'aiuto di liberti competenti.
  • Il regno di Claudio fu caratterizzato da un consolidamento dell'impero, stabilizzazione internazionale, e un'amministrazione finanziaria oculata.
  • Claudio avviò un’importante assimilazione culturale ammettendo provinciali della Gallia Narbonense nel Senato e conquistando la Britannia.
  • Intrighi familiari segnarono la fine del suo regno, con Agrippina che favorì l’ascesa al trono di suo figlio Nerone avvelenando Claudio.

Indice

  1. La proclamazione di Claudio
  2. Le qualità di Claudio
  3. Le riforme di Claudio
  4. Gli intrighi di Agrippina

La proclamazione di Claudio

Nelle tumultuose ore che seguirono la morte di Caligola, mentre il Senato era incerto sul da farsi e una parte propendeva verso un’anacronistica restaurazione della repubblica, gli stessi pretoriani che avevano ucciso Caligola proclamarono imperatore un suo anziano zio, Claudio, fratello di Germanico, che sino a quel momento era vissuto in disparte. Fu questo un grave precedente, che sarebbe in seguito diventato la norma: l’imperatore era stato proclamato attraverso un colpo di mano compiuto dai militari. Venivano così scavalcate le procedure legittime e il Senato fu costretto ad accettare il fatto compiuto; Claudio promise un forte donativo in denaro per ottenerne la fedeltà e il Senato riconobbe la nuova situazione.

Le qualità di Claudio

Claudio non era tenuto in grande considerazione, per le caratteristiche fisiche (era zoppo, aveva dei tic ed era balbuziente), sia per il carattere timido che aveva relegato ai magistrati delle attività politiche: egli era una figura di erudito, più a suo agio in una biblioteca che in un accampamento o nell’aula di un tribunale. Aveva scritto libri sulla storia di Cartagine e dell’Etruria e aveva scarsa esperienza amministrativa. Tuttavia, una volta assunto il potere, lo rese con abitualità e moderazione. Insieme a Tiberio, Claudio può essere considerato il miglior imperatore tra i primi successori di Augusto e gli storici moderni gli riconoscono il merito di avere reso molto più efficiente la burocrazia dello Stato, che fu posta sotto il controllo della segreteria imperiale: vi collaboravano alcuni liberti di grande capacità, che acquistarono una forte influenza negli affari statali.

Le riforme di Claudio

In generale il regno di Claudio si caratterizzò come un’opera di consolidamento: si ebbe una stabilizzazione della situazione internazionale, un rafforzamento del potere imperiale oltre a un miglioramento della situazione finanziaria dello Stato, le cui risorse furono amministrate con oculatezza. Tra i provvedimenti di Claudio uno in particolare fu denso di sviluppi: malgrado l’opposizione dell’aristocrazia, egli ammise in Senato alcuni provinciali della Gallia Narbonense, regione da lungo tempo sottoposta al dominio romano. Con ciò aveva inizio quel processo di assimilazione delle popolazioni allo Stato romano che fu una delle eredità storiche più importanti dell’Impero. Claudio intraprese anche la conquista della Britannia, cui partecipò direttamente; in poco tempo la parete meridionale dell’isola fu sottomessa e trasformata in provincia (44 d.C)

Gli intrighi di Agrippina

Con l'avvicinarsi della vecchiaia, attorno a Claudio si scatenò una rete di intrighi in vista della successione. La vita privata dell’imperatore, del resto, era stata molto movimentata: dopo due primi matrimoni, egli aveva infine sposato Messalina, dalla quale aveva avuto un figlio, Britannico; il comportamento di Messalina, nota in tutta Roma per le sue scandalose avventure e implicata in una congiura contro di lui, aveva indotto l’imperatore a decretare la sua condanna a morte. Già avanti negli anni, Claudio si era in seguito risposato con sua nipote Agrippina (detta “Minore”), che era figlia di suo fratello Germanico, con un matrimonio che suscitò molte critiche perché considerato incestuoso.

Agrippina era vedova di un nobile romano dal quale aveva avuto (nel 37 d.C.) un figlio, di nome Nerone; per favorire la successione al trono di suo figlio, Agrippina – a quanto pare –fece avvelenare il marito (nel 54 d.C.) e intrigò perché il Senato esautorasse l’erede legittimo Britannico: grazie agli abili maneggi di sua madre, dunque, Nerone poté così essere proclamato imperatore.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le circostanze che portarono Claudio al potere?
  2. Claudio fu proclamato imperatore dai pretoriani dopo la morte di Caligola, bypassando le procedure legittime e costringendo il Senato ad accettare il fatto compiuto.

  3. Come veniva percepito Claudio prima di diventare imperatore?
  4. Claudio non era molto considerato a causa delle sue caratteristiche fisiche e del suo carattere timido, ed era visto più come un erudito che un politico o militare.

  5. Quali furono i principali successi del regno di Claudio?
  6. Claudio migliorò l'efficienza della burocrazia statale, stabilizzò la situazione internazionale, rafforzò il potere imperiale e migliorò la situazione finanziaria dello Stato.

  7. Quale fu uno dei provvedimenti più significativi di Claudio?
  8. Claudio ammise in Senato alcuni provinciali della Gallia Narbonense, avviando un processo di assimilazione delle popolazioni allo Stato romano.

  9. Quali furono le conseguenze della vita privata di Claudio sulla sua successione?
  10. La vita privata di Claudio, segnata da matrimoni controversi e intrighi, portò alla sua morte per avvelenamento da parte di Agrippina, che favorì la successione di suo figlio Nerone.

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