Jessica93
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Concetti Chiave

  • Alla fine del VI secolo a.C., l'impero persiano rappresentava una minaccia significativa per le piccole città-stato greche, provocando il conflitto greco-persiano.
  • Il sostegno di Atene e Eritrea alla ribellione contro i persiani guidata da Aristagora di Mileto innescò le ostilità che portarono alla prima guerra persiana.
  • Dopo la sconfitta persiana a Maratona, Atene, guidata da Temistocle, potenziò la flotta navale per prepararsi a un inevitabile nuovo conflitto.
  • La seconda guerra persiana vide Serse guidare una grande invasione della Grecia, ma fu fermato dalla resistenza spartano-ateniese, culminando nella vittoria greca a Salamina e Platea.
  • L'alleanza tra Atene e Sparta, nota come lega ellenica, fu cruciale per respingere le forze persiane e assicurare la libertà delle città-stato greche.

Indice

  1. La minaccia persiana
  2. La ribellione di Mileto
  3. La battaglia di Maratona
  4. Dibattito politico ad Atene
  5. La flotta di Temistocle
  6. L'invasione di Serse
  7. La resistenza greca
  8. La vittoria a Salamina
  9. La battaglia di Platea

La minaccia persiana

Alla fine del VI secolo a.C. l’impero persiano cominciò a costituire una seria minaccia per la libertà delle piccole pòleis.

La ribellione di Mileto

La scintilla che scatenò il conflitto greco-persiano fu il sostegno offerto dai cittadini di Atene e di Eritrea alla ribellione, di numerose città, capeggiate dal Tiranno di Mileto Aristagora, contro la dominazione persiana. I persiani non tardarono a domare la rivolta: mentre ateniesi ed eretriesi abbandonavano il campo, il Gran Re Dario, assediò per Terra e per mare Mileto. La città si arrese nel 494 a.C. e fu rasa al suolo; gli abitanti furono uccisi o deportati.

La battaglia di Maratona

Per evitare pericoli futuri, i generali persiani Dati e Artaferne sbarcarono in Eubea e conquistarono Eretria, quindi puntarono verso l’Attica. I soldati ateniesi, sotto il comando di Milziade, travolsero a Maratona la cavalleria nemica.

Dibattito politico ad Atene

Gli ateniesi erano consapevoli che i persiani non avrebbero rinunciato a vendicare la sconfitta di Maratona. Tuttavia non vi era accordo sulla politica da tenere nei loro confronti: Aristide era favorevole a un’intesa per evitare un ulteriore scontro, Temistocle riteneva che il conflitto fosse inevitabile e che, Atene dovesse costruire una grande flotta, capace di reggere il confronto con quella persiana. Quindi promosse una serie di riforme mirate al potenziamento delle forze militari e navali.

La flotta di Temistocle

Ma quando si scoprì una miniera argentifera, che mise a disposizione grandi risorse, Temistocle, contro il parere di Aristide, propose di non ridistribuirle ai cittadini, ma di usarle per finanziare il potenziamento della flotta. Così divise il denaro ai cento cittadini più ricchi e ognuno si fece carico di una trierarchia, cioè delle spese per allestire una trireme. Ostracizzato Aristide, vennero fatte scendere in mare le navi da guerra e il porto di Atene fu attrezzato come porto militare. Per equipaggiare le navi furono arruolati i teti, che divenuti parte essenziali della forza militare, ottennero maggiore peso politico.

L'invasione di Serse

Toccò a Serse, figlio e successore di Dario, vendicare la sconfitta di Maratona. Organizzò una spedizione terreste e navale sotto il suo comando. Egli, pretendeva l’atto di sottomissione da parte di tutte le città da cui passava, e coloro che si rifiutavano venivano incendiate e gli abitanti venivano ridotti in schiavitù. Allora gli ateniesi e gli spartani stipularono un’alleanza militare, la lega ellenica, per organizzare un comune fronte militare contro i persiani.

La resistenza greca

Nel 480 a.C. l’esercito di Serse varcò l’Ellesponto. Per cercare di fermare l’avanzata persiana su terra, il re spartano Leonida si schierò alle Termopili, uno stretto passaggio chiuso dai monti, con trecento spartiati, che furono travolti. Superate le Termopili, si diressero verso la Grecia centromeridionale e l’Attica. Intanto la flotta greca, comandata da Temistocle, dopo scontri con esito incerto contro la flotta persiana a Capo Artemisio, fu costretta ad abbandonare l’isola. Gli ateniesi abbandonarono la città e si rifugiarono a Salamina.

La vittoria a Salamina

Nel momento del grande pericolo, Temistocle mise in atto un piano per difendere la Grecia con la sola flotta della coalizione. L’oracolo di Delfi aveva suggerito agli ateniesi di costruire “un muro di legno” che Temistocle intese come un muro di navi. Le due flotte si scontrarono nello stretto passaggio di mare racchiuso tra l’isola di Salamina e la costa attica, in cui i greci riportarono una vittoria schiacciante. La flotta persiana rientrò in Asia, mentre l’esercito andò in Tessaglia. Serse, progettando un nuovo attacco, si ritirò in patria e cedette il comando al generale Mardonio.

La battaglia di Platea

Nella primavera del 479 a.C. i persiani invasero la Beozia e occuparono l’Attica, costringendo gli ateniesi a fuggire dalla città per la seconda volta. Lo scontro decisivo avvenne a Platea, dove i greci, guidati dal re spartano Pausania, riportarono una grande vittoria.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la causa scatenante della prima guerra persiana?
  2. La prima guerra persiana è stata scatenata dal sostegno di Atene ed Eritrea alla ribellione di diverse città contro la dominazione persiana, guidata dal Tiranno di Mileto, Aristagora.

  3. Quali furono le conseguenze della scoperta della miniera argentifera ad Atene?
  4. La scoperta della miniera argentifera portò Temistocle a proporre di utilizzare le risorse per potenziare la flotta ateniese, anziché ridistribuirle ai cittadini, rafforzando così le forze militari e navali di Atene.

  5. Come reagirono gli ateniesi e gli spartani alla minaccia di Serse?
  6. Gli ateniesi e gli spartani formarono un'alleanza militare, la lega ellenica, per organizzare un fronte comune contro l'invasione persiana guidata da Serse.

  7. Quale strategia adottò Temistocle per difendere la Grecia durante la seconda guerra persiana?
  8. Temistocle adottò la strategia di difendere la Grecia con la flotta, interpretando il consiglio dell'oracolo di Delfi di costruire "un muro di legno" come un muro di navi, portando alla vittoria greca nella battaglia di Salamina.

  9. Dove avvenne lo scontro decisivo della seconda guerra persiana e quale fu il suo esito?
  10. Lo scontro decisivo avvenne a Platea, dove i greci, guidati dal re spartano Pausania, ottennero una grande vittoria contro i persiani.

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