Fabrizio Del Dongo
Genius
9 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La civiltà etrusca, sviluppatasi in Toscana nell'VIII secolo a.C., è caratterizzata da origini incerte, con teorie che spaziano dall'autoctonia a influenze da Europa centrale e Oriente.
  • Erodoto sosteneva una provenienza etrusca dalla Lidia, mentre Dionigi da Alicarnasso considerava gli Etruschi come popolazioni indigene diverse dalla Lidia per lingua e costumi.
  • Nonostante le incongruenze nelle teorie, scoperte archeologiche suggeriscono influenze orientali nella cultura etrusca, evidenziando somiglianze con tradizioni e manufatti micenei e babilonesi.
  • La civiltà etrusca sembra essere un'evoluzione della civiltà villanoviana, con continuità nelle pratiche culturali e adattamenti ellenizzanti, senza drastici cambiamenti etnici.
  • La formazione della civiltà etrusca si attribuisce a un mix di popolazioni autoctone, villanoviani e gruppi egeo-anatolici, sfruttando la disponibilità di risorse minerarie e la fertilità del territorio.

Indice

  1. Origini e teorie sugli Etruschi
  2. Influenze culturali e architettoniche
  3. Evoluzione della civiltà etrusca
  4. Interazioni e scambi culturali
  5. Sviluppo urbano e agricolo

Origini e teorie sugli Etruschi

Nell’ VIII secolo a.C., quando sulle coste dell’Italia Meridionale e della Sicilia cominciarono a sbarcare i primi colonizzatori greci, in Toscana stava diffondendosi la civiltà etrusca, destinata ad un grande sviluppo e ad influenzare tutte le altre popolazioni della penisola e in particolare Roma. Fin dall’antichità, le origini di questo popolo, chiamato anche Tirreni, sono state sempre oggetto di svariate ipotesi. Alcuni sostenevano che si trattasse di popolazioni autoctone, altri erano del parere che provenissero dall’Europa centrale o dall’Oriente. Nel I libro delle sue Storie, Erodoto, invece, narra l’episodio della leggendaria provenienza etrusca dalla Lidia, in Asia Minore da cui essi sarebbero partiti per fondare nuove città sulle coste del mar Tirreno. Dionigi da Alicarnasso propone un’altra versione dei fatti. Egli è del parere che gli Etruschi non fossero venuti da nessun paese. La loro lingua e quella degli abitanti della Lidia non hanno nessun punto in comune e né la religione, né i costumi rivelano un paese di origine. Per questo motivo egli sostiene che fossero delle popolazioni indigene con una civiltà del tutto particolare e distinta dalle altre. Invece, in base ad un’osservazione di Tito Livio, gli Etruschi sarebbero da mettere in relazione con i Reti della regione alpina. In epoca recente si sta sempre più affermando l’opinione secondo la quale la civiltà etrusca fu il prodotto di una formazione “in loco” grazie però agli apporti venuti dall’esterno sia da punto di vista etnico che culturale. La teoria di Erodoto di una trasmigrazione dall’Anatolia è difficilmente sostenibile per tutta una serie di motivi. Lo spostamento, possibile soltanto via mare, non poteva passare inosservato nelle fonti storiche dell’epoca (siamo nei secoli IX-VIII) in un’epoca in cui le coste italiche erano interessate da numerosi insediamenti coloniali.

Anche le altre due teorie presentano delle incongruenze. Nonostante questo, si può affermare che tutte e tre le teorie presentano alcune verità di fondo, sostenute dalle scoperte archeologiche.

Influenze culturali e architettoniche

In campo edilizio, le tombe a tholos (costruzione circolare a ipogeo) a cui si accede tramite un corridoio richiamano analoghe tombe micenee. L’epatoscopia, cioè l’esame del fegato degli animali per trarne la conoscenza del futuro, richiama procedure rituali dei Babilonesi, come del resto richiamano l’arte orientale i manufatti di terracotta, le sculture e i bronzi. La lingua etrusca, anche se in parte ancora non decifrata, presenta molte affinità con un’iscrizione testimoniata in un ritrovamento a Lemno, un’isola greca, nella parte nord del Mar Egeo. Tutto questo ci dimostra la forte carica orientale della civiltà etrusca.

Evoluzione della civiltà etrusca

Tuttavia, questa apparizione di una civiltà nuova, non comporta alcuna interruzione rispetto alle forme culturali precedenti. Infatti la civiltà del bronzo di cui abbiamo un esempio significativo nelle vicinanze di Montepulciano, in Toscana, non conosce bruschi arresti con l’arrivo degli Etruschi. E nemmeno subisce arresti la civiltà villanoviana poiché si passa insensibilmente dalle necropoli villanoviane a quelle etrusche. Per questo motivo, sembra più accreditata la teoria secondo la quale la civiltà etrusca costituirebbe un’evoluzione in direzione ellenizzante della civiltà villanoviana. Questo fa pensare, inoltre, che nell’antica Etruria non ci siano stati dei bruschi sconvolgimenti etnici e che gli insediamenti esterni siano avvenuti molto lentamente e in tempi assai lunghi. La futura Toscana era ricca di metalli (ferro, rame, stagno), numerose erano le terre dissodate, prosciugate o messe in valore che lasciavano sperare in abbondanti raccolti. Pertanto lo schema dei fatti avrebbe potuto essere il seguente:

Interazioni e scambi culturali

Nello stesso periodo in cui i navigatori greci si avventuravano lungo le rotte del Mediterraneo occidentale, gruppi di individui provenienti dall’Anatolia, cominciarono a frequentare le coste toscane attirati dalla presenza di stagno e di rame di cui erano ricchi i Monti Metalliferi. Queste popolazioni possono essere identificate con i Tursha che i documenti egizi e comprendono tra i Popoli del mare, una sorta di predoni che scorrazzavano nel mar Mediterraneo orientale fino ad invadere l’Anatolia. Poiché il culto di Enea era largamente diffuso in Etruria, è ragionevole supporre che la leggenda dello sbarco dell’eroe troiano sulle coste laziali si sia formata con la variante di un primo arrivo sulle coste etrusche. Col tempo, alcuni gruppi di Tursha iniziarono ad organizzare una certa forma di convivenza con le popolazioni locali Probabilmente intorno all’ XI o X secolo, vi si inserirono anche dei Villanoviani che conoscevano bene l’estrazione di ferro di cui era ricca l’Isola d’Elba e che veniva trasportato a Populonia. Nell’VIII secolo, l’Anatolia fu occupata dagli Sciti e dai Cimmeri per cui l’arrivo sulle coste del Tirreno si intensificò, anche se per il momento si trattava ancora di gruppi isolati di pirati. Forse, alcuni arrivarono in Etruria anche dall’Adriatico, sbarcando a Spina, non lontano dal delta del Po, e superando gli Appennini. Inseguito Spina diventerà un importante centro etrusco-greco. Antiche fonti storiche parlano del popolo dei Pelasgi, una popolazione arcaica preellenica che sarebbe sbarcata alle foci del Po e si sarebbero poi trasferiti nell’Italia centrale per fondare Cortona. Per tale motivo, alcuni storici identificano i Pelasgi con gli Etruschi arcaici. In considerazione di quanto detto sopra si venne a formare una civiltà etrusca formata da tre etnie: una popolazione autoctona originaria degli Appennini, i Villanoviani e gruppi provenienti dall’area e dell’Egeo e dell’Anatolia. Le tre etnie si organizzarono in un ambiente in cui la disponibilità di metalli e la fertilità della terra offrivano l’occasione per arricchirsi. I gruppi villanoviani e quelli egeo-anatolici erano molto esperti nell’estrazione e nella lavorazione del ferro. Infatti nella zona di Populonia sono ancora oggi numerosi i pozzi e le gallerie da cui si estraevano il minerale e i forni in cui esso veniva trattato.

Sviluppo urbano e agricolo

Significativo è il fatto che il nome dell’Isola d’Elba derivasse dal greco Aithaleia che significa “nera di fumo” perché così appariva a coloro che vi si avvicinavano via mare. Fu sempre il gruppo orientale a introdurre nozioni progredite di agricoltura, unitamente a conoscenze idrauliche utili per l’irrigazione e il drenaggio. Tito Livio ricorda la presenza di Etruschi campi, noti per la produzione di cereali. Anche le nozioni di urbanistica provenivano dalle civiltà urbane egeo-anatoliche. Le città si svilupparono partendo da villaggi preesistenti e furono fondate in gran numero secondo schemi predisposti e con procedure legate ad appositi riti, di solito ai piedi di un’altura, con cinte murate. Le numerose città sorte all’interno dell’Etruria in tempi piuttosto brevi indicano che la naturale vocazione degli Etruschi non era rivolta al mare e anche questo fatto esclude che essi siano venuti dal mare come una minoranza che poi sia riuscita ad imporsi su tutti gli altri.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali ipotesi sulle origini degli Etruschi?
  2. Le principali ipotesi sulle origini degli Etruschi includono la teoria che fossero autoctoni, la provenienza dall'Europa centrale o dall'Oriente, e la leggenda di Erodoto che li collega alla Lidia in Asia Minore. Dionigi da Alicarnasso sostiene che fossero indigeni, mentre Tito Livio li associa ai Reti della regione alpina.

  3. Quali elementi culturali e architettonici collegano gli Etruschi ad altre civiltà?
  4. Gli Etruschi mostrano influenze culturali e architettoniche da altre civiltà, come le tombe a tholos simili a quelle micenee, l'epatoscopia babilonese, e manufatti che richiamano l'arte orientale. La lingua etrusca presenta affinità con un'iscrizione trovata a Lemno.

  5. Come si è sviluppata la civiltà etrusca in relazione alle culture preesistenti in Italia?
  6. La civiltà etrusca si è sviluppata come un'evoluzione della civiltà villanoviana, senza bruschi sconvolgimenti etnici. Le necropoli villanoviane si trasformarono gradualmente in quelle etrusche, suggerendo una continuità culturale.

  7. Quali risorse naturali hanno favorito lo sviluppo della civiltà etrusca?
  8. La futura Toscana era ricca di metalli come ferro, rame e stagno, e le terre erano fertili e ben irrigate, favorendo l'agricoltura. Queste risorse naturali hanno contribuito all'arricchimento e allo sviluppo della civiltà etrusca.

  9. Quali gruppi etnici hanno contribuito alla formazione della civiltà etrusca?
  10. La civiltà etrusca si è formata dall'integrazione di tre gruppi etnici: una popolazione autoctona degli Appennini, i Villanoviani, e gruppi provenienti dall'area egeo-anatolica. Questi gruppi si sono organizzati in un ambiente ricco di risorse naturali.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino