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L'età periclea
Durante le guerre persiane Atene rafforzò la flotta, ma la persia rimase comunque una minaccia, quindi Atene formò un’alleanza: La lega delio-attica. Essa comprendeva 200 polis indipendenti di origine ionica, ogni polis contribuiva con una spesa per la flotta, inoltre tutte le polis avevano stessi diritti e doveri.
Atene, nonostante tutto, aveva un ruolo egemonico sulla lega di Delo, ma faceva anche parte della lega peloponnesiaca, comandata da Sparta, presentando così contrasti tra la vita dei cittadini.
Lo scontro si presentava tra democratici, con Temistocle, e conservatori, con Aristide e Cimone. Gli aristocratici, volendo ostacolare i progetti di Temistocle, lo ostracizzano con la scusa di star attaccando le leggi.
Quando a Sparta scoppiò una ribellione, Cimone, che voleva tenersi buoni gli spartani, invia degli uomini che però vengono rifiutati da Sparta, umiliando così Cimone.
Efialte, capo del partito democratico, fece esiliare Cimone nel 461 a.C. e pose fine all’alleanza aristocratica con Sparta facendo accordi con Argo, eterna nemica di Sparta. Egli fece approvare una riforma che limitò i poteri dell’areopago, ora solo capace di giudicare gli omicidi, e gli altri poteri passarono alla Bulè e all’assemblea.
Efialte fu ucciso, ma il suo progetto fu portato a termine da Pericle.
Pericle era amato e appoggiava il demos. Il periodo di trent’anni in cui governò venne chiamato “Età periclea”.
-diede dignità ai teti, essi divennero più benestanti occupando un ruolo di rematori
-portò alla luce l’aspirazione del demos, l’isonomia nel demos
-introdusse sorteggi per tutti gli incarichi
-rese possibile la carica di arconte anche ai ceti più bassi
-stabilì dei limiti per la cittadinanza, cittadino ateniese solo colui nato da genitori entrambi ateniesi
Pericle stabilì una politica estera aggressiva, servendosi della flotta, potenziando i porti.
Nel 449 a.C., con la pace di Callia si concluse il conflitto tra Greci e Persiani
L’imperialismo di Pericle venne esteso su tutte e polis della lega; Atene spostò il tesoro di Delo ad Atene, vennero imposti nuovi tributi che gli alleati dovevano pagare e Atene aumentò il proprio potere EGEMONIA
Pericle formò delle cleruchie, colonie ateniesi nei territori della lega; alleggerì la democrazia offrendo più libertà ai poveri.
Atene allarga la sfera di influenza a spese di Sparta, alleandosi con Megaron (Peloponneso), avviando un conflitto.
Il periodo dopo le guerre persiane venne chiamato “Età classica”, periodo di estrema fioritura come modello di perfezione ed equilibrio formale.
In questo secolo gli scultori, architetti e letterati, grazie al clima stimolante e ai finanziamenti, si affacceranno come personalità di spicco ad Atene.
Tra queste Fidia, scultore famosissimo per il Partenone e per il rinnovamento della città (porto, bagni pubblici, acropoli): impose i canoni dell’arte adottando le proporzioni. Fidia venne accusato di aver rubato dell’oro e a causa di alcuni incidenti sul lavoro di alcuni operai venne poi portato in tribunale.
Oltre alle grandi opere di Fidia si sviluppò il teatro. Questo è il periodo della tragedia: Euripide, Sofocle, Eschilo e la Commedia: Aristofane.
Il teatro era fisso e fatto in pietra, aveva una forma conica che permetteva un’amplificazione della voce senza altri mezzi.
Commedie e Tragedie venivano messe in scena solo durante certi periodi dell’anno come nelle feste Religiose e nelle Enee.
Gli spettacoli duravano giornate intere e diversi autori, scelti dal magistrato eponimo, gareggiavano tra di loro.
Ciascuno presentava:
-una trilogia, 3 tragedie
-un dramma satiresco
Per la commedia si sfidavano 5 commediografi con 1 commedia a testa.
C’erano due tipi di commedie:
- quella del 5° secolo a.C.: Commedia temporale
- quella del 3° secolo a.C.: Commedia atemporale
La tragedia era considerata momento di massima espressione poetica con riflessione collettiva ed era molto forte il PATHOS (coinvolgimento emotivo).
In questa, gli autori trattavano problematiche etiche importanti; i personaggi sono dei ed eroi; finisce male.
Nella commedia i personaggi erano uomini comuni e prostitute di basso livello e il loro obbiettivo era quello di far ridere.
Gli attori erano 3 maschi di basso livello. Gli autori denunciavano i limiti della società e si esaltava il concetto di isegoria, uguale possibilità di parlare in pubblico.
Il teatro ha un valore religioso, etico e morale, ed evoca il demos alla politica.
Nel V secolo nasce anche la filosofia, dove i filosofi affrontavano i problemi etici e giuridici in modo logico e razionale.
Nacque la dialettica, capacità di argomentare le opinioni
Nacque la retorica, capacità di discorsi convincenti per primeggiare nella politica.
Avere delle buone doti retoriche divenne un requisito così importante per avere successo nella vita pubblica che si diffusero molti maestri nella città che insegnavano questa tecnica, nacque anche la professione del logògrafo, colui che scriveva discorsi su commissione pronunciati poi dai suoi clienti nelle assemblee o nelle aule tribunali. (3 logografi importanti: Lisia, Demostene, Isocrate.)
I sofisti, maestri di retorica sostengono che l’uomo è misura di tutte le cose.
La filosofia di Socrate critica i valori della tradizione dicendo “il saggio è colui che sa di non sapere”
Pericle conosce:
-Erodoto, pater histoire, scrive Le storie che raccontano le guerre persiane.
-Tucidide, padre del metodo storico, scrive le guerre del Peloponneso.
Pericle veniva associato al termine latino da Augusto, princeps, primo uomo, nel senso uomo capace di essere un capo.
PERICLE, IL TEATRO E LA FILOSOFIA
Durante le guerre persiane Atene rafforzò la flotta, ma la persia rimase
La lega delio-
comunque una minaccia, quindi Atene formò un’alleanza:
attica . Essa comprendeva 200 polis indipendenti di origine ionica, ogni
polis contribuiva con una spesa per la flotta, inoltre tutte le polis avevano stessi
diritti e doveri. aveva un ruolo egemonico sulla lega di Delo
Atene, nonostante tutto, , ma
faceva anche parte della lega peloponnesiaca, comandata da Sparta,
presentando così contrasti tra la vita dei cittadini.
Lo scontro si presentava tra democratici, con TEMISTOCLE, e conservatori, con
ARISTIDE e CIMONE. Gli aristocratici, volendo ostacolare i progetti di
Temistocle, lo ostracizzano con la scusa di star attaccando le leggi.
Quando a Sparta scoppiò una ribellione, Cimone, che voleva tenersi buoni gli
spartani, invia degli uomini che però vengono rifiutati da Sparta, umiliando così
Cimone.
EFIALTE, capo del partito democratico , fece esiliare Cimone nel 461 a.C. e
pose fine all’alleanza aristocratica con Sparta facendo accordi con Argo, eterna
nemica di sparta. Egli fece approvare una riforma che limitò i poteri
dell’areopago , ora solo capace di giudicare gli omicidi, e gli altri poteri
passarono alla Bulè e all’assemblea.
Efialte fu ucciso, ma il suo progetto fu portato a termine da Pericle.
Pericle era amato e appoggiava il demos. Il periodo di trent’anni in cui governò
venne chiamato “Età periclea”.
-diede dignità ai teti, essi divennero più benestanti occupando un ruolo di
rematori l’isonomia nel demos
-portò alla luce l’aspirazione del demos,
-introdusse sorteggi per tutti gli incarichi
-rese possibile la carica di arconte anche ai ceti più bassi
-stabilì dei limiti per la cittadinanza, cittadino ateniese solo colui nato da
genitori entrambi ateniesi
Pericle stabilì una politica estera aggressiva, servendosi della flotta,
potenziando i porti.
Nel 449 a.C., con la pace di Callia si concluse il conflitto tra Greci e
Persiani
L’imperialismo di Pericle venne esteso su tutte e polis della lega; Atene spostò
il tesoro di Delo ad Atene, vennero imposti nuovi tributi che gli alleati dovevano
pagare e Atene aumentò il proprio potere EGEMONIA
Pericle formò delle cleruchie, colonie ateniesi nei territori della lega;
alleggerì la democrazia offrendo più libertà ai poveri.
Atene allarga la sfera di influenza a spese di Sparta, alleandosi con Megaron
(Peloponneso), avviando un conflitto.