Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • I teatri greci erano costruiti sfruttando le colline per creare gradinate naturali, mentre i romani edificavano strutture autonome in pietra.
  • La cavea greca copriva circa 2/3 del cerchio per danze corali, mentre quella romana occupava metà per il pubblico e metà per il palcoscenico.
  • Il proscenio romano era più ampio, permettendo rappresentazioni più complesse e realistiche, con più personaggi in scena.
  • Il teatro romano includeva un velario per proteggere gli spettatori dalle intemperie, a differenza dei teatri greci aperti.
  • Con l'influenza orientale, i teatri romani introdussero usanze come l'uso di profumi e doni per gli spettatori.

Indice

  1. L'architettura teatrale romana
  2. Differenze tra teatri greci e romani
  3. Caratteristiche del proscenio romano
  4. Innovazioni e influenze nel teatro romano
  5. Il teatro di Pompeo e la sua eredità

L'architettura teatrale romana

A Roma e nei territori ad essa sottomessi, nel I secolo, cominciano ad essere edificati degli edifici stabili, in pietra con funzione di teatro, dall’aspetto grandioso, come richiedeva il gusto del momento. Poiché l’attività drammatica romana riprende quella greca anche gli edifici destinati alle rappresentazioni assomigliano molto a quelli greci.

Esistono, tuttavia, alcune differenze.

Differenze tra teatri greci e romani

I Greci scavavano i loro teatri a ridosso di una collina per utilizzare il pendio come gradinata. Invece i Romani costruivano il teatro in modo autonomo, dalle fondamenta, senza cercare di sfruttare la conformazione del territorio

La gradinata greca comprendeva circa i 2/3 del cerchio e 1/3 era riservato alla scena. Questo era probabilmente una conseguenza del fatto che in origine lo spettacolo avveniva nell’orchestra, cioè nello spazio destinato alle danze del coro, un elemento fondamentale della tragedia greca. Il Teatro Romano, invece, tiene lo spettacolo non nell’orchestra ma soltanto in scena per cui gli architetti riservano alla gradinata la metà del cerchio (= cavea) e l’altra metà è destinata al palcoscenico (= proscenium)

Poiché la tragedia e la commedia a Roma hanno un carattere molto più realistico, esse non hanno il Coro per cui lo spazio, che nel Teatro Greco era riservato ai coreuti, in quello romano era occupato dagli stalli dei Senatori.

Caratteristiche del proscenio romano

Il proscenio romano è molto più vasto e ciò offre tante possibilità alla rappresentazione; le scene possono essere molto verosimili, più personaggi possono essere presenti contemporaneamente, addirittura perfino senza vedersi o senza riconoscersi

Il proscenio romano dispone anche di un tetto e col tempo è corredato di un sipario. Esso non scendeva fino in basso. Esso veniva arrotolato in un’apposita scanalatura presente sul davanti del proscenio e alla fine dello spettacolo esso veniva fatto risalire in alto.

Innovazioni e influenze nel teatro romano

Per proteggere gli spettatori dal sole o dalle intemperie, sulla cavea veniva tirato un velario (= velarium). E questa è una differenza fondamentale rispetto alla struttura del Teatro Greco: i Greci assistevano ad uno spettacolo totalmente immersi nella natura, senza alcuna protezione, mentre con il velario tirato, il Teatro Romano diventava quasi un ambiente chiuso.

Inoltre, il Teatro Romano comprendeva anche dei portici e degli androni, che permettevano al pubblico di passeggiare, ritrovarsi o rifocillarsi.

Man mano che a Roma si diffusero le usanze orientali anche il teatro ne subì l’influenza: infatti, si cominciò a cospargere gli spettatori di profumi e addirittura i consoli, gli edili e gli imperatori presero l’abitudine di gettare loro dei piccoli doni.

Il teatro di Pompeo e la sua eredità

Il primo teatro stabile fu costruito da Pompeo nel 55 a.C. con una ricchezza straordinaria; poteva contenere fino a 20,.000 spettatori, era ricoperto di marmi di diversi colori e addirittura attraversato da piccoli corsi d’acqua. In occasione della visita a Roma del re d’Armenia, più tardi, Nerone fece dorare interamente l’edificio. Nel corso dei secoli fu incendiato diverse volte, ma anche restaurato. Sappiamo che esso fu oggetto di restauro anche nel Medioevo per opera di Teodorico. Nel tempo la messinscena, le grandi trovate visive, gli ingegnosi meccanismi fecero sì che la “parola” passasse in secondo piano e questo è il motivo per cui Seneca reagì, scrivendo delle tragedie destinate a essere rappresentate in un ambiente ristretto e solo destinate a pochi eletti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze tra i teatri greci e romani?
  2. I teatri greci erano scavati a ridosso di una collina per sfruttare il pendio come gradinata, mentre i romani costruivano teatri autonomi dalle fondamenta. Inoltre, i teatri romani avevano un proscenio più vasto e un velario per proteggere gli spettatori.

  3. Come veniva utilizzato lo spazio dell'orchestra nei teatri greci e romani?
  4. Nei teatri greci, l'orchestra era destinata alle danze del coro, un elemento fondamentale della tragedia greca. Nei teatri romani, lo spazio dell'orchestra era occupato dagli stalli dei Senatori, poiché il coro non era presente.

  5. Quali innovazioni strutturali caratterizzavano il proscenio romano?
  6. Il proscenio romano era più vasto, offrendo maggiori possibilità di rappresentazione, e disponeva di un tetto e di un sipario che veniva arrotolato in una scanalatura. Questo permetteva scene più verosimili e la presenza di più personaggi contemporaneamente.

  7. In che modo il Teatro Romano si differenziava in termini di comfort per gli spettatori rispetto al Teatro Greco?
  8. Il Teatro Romano includeva un velario per proteggere gli spettatori dal sole e dalle intemperie, rendendolo quasi un ambiente chiuso, a differenza del Teatro Greco dove gli spettatori erano immersi nella natura senza protezione.

  9. Quali influenze orientali si diffusero nei teatri romani?
  10. Nei teatri romani, si diffuse l'usanza di cospargere gli spettatori di profumi e di gettare loro piccoli doni, influenze derivanti dalle usanze orientali.

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