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Sintesi

La Dinastia Flavia


Dopo la morte di Nerone (terminazione dinastia giulio-claudia), Roma cadde in un periodo di guerre civili e anarchia politica. Il senato si indebolì molto e gli eserciti imposero la loro volontà.
(Tacito- Il potere apparteneva al più forte)
Nel 69 d.C. si succedettero 4 imperatori: Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano.
Galba:
Fu acclamato da senato e pretoriani imperatore, tuttavia rimase al governo per pochissimo tempo. Egli favorì unicamente i propri legionari, operò inoltre una politica di risparmio economico

Vitellio e Otone


Vitellio fu proclamato imperatore dai sui legionari in Germania, Otone invece dai pretoriani a Roma, la situazione precipitò quando, nei pressi di Cremona, l’esercito di Vitellio sbaragliò quello di Otone, che si suicidò. Intanto in oriente venne proclamato imperatore Tito Flavio Vespasiano che schiacciò facilmente le forze di Vitellio

Vespasiano


Vespasiano fu il primo imperatore non aristocratico, egli era appunto rappresentante della classe dei cavalieri, conquistò il potere grazie all’appoggio delle legioni e ristabilì l’ordine nell’esercito. Egli sistemò i conti dello stato ed attuò una politica di risparmio imponendo nuove tasse e limitando giochi, spettacoli, distribuzione di grano e donazioni all’esercito.
In politica estera mirò al consolidamento dei confini ma conquistò anche:
- Il Galles
- Il nord della Britannia
- La foresta nera
In oriente la guerra in Palestina fu conclusa dal figlio di Tito, nel 70 d.C., egli rase al suolo Gerusalemme e tre anni dopo espugnò Masada, difesa dagli zeloti. Per quanto riguarda il tempio di Gerusalemme sappiamo che fu distrutto e fu vietato di costruire nuovamente un nuovo luogo di culto. Per gli ebrei iniziò la diaspora in tutto il Mediterraneo.
Vespasiano portò quindi un periodo di pace e sicurezza, inoltre designò come suoi successori i suoi due figli Tito e Domiziano, imponendo il principio della successione ereditaria.
• Tito divenne imperatore in quanto fratello maggiore (24 giugno 79 morte del padre), era molto popolare (delizia del genere umano), in particolare grazie al ricco bottino portato sulla vittoria contro gli Ebrei, tuttavia morì improvvisamente nell’81 d.C. e Domiziano salì al potere.

Domiziano


Domiziano rafforzò fin dall’inizio i confini dell’impero, portò inoltre alla conquista della Germania inferiore e superiore (nuove province) garantendo la sicurezza con una linea di difesa (fortificazioni collegate con reti stradali, Limes). Egli aumentò anche la paga a pretoriani e legionari, si assicurò della fedeltà di essi.
A Roma Domiziano diede vita ad un dispotismo (tirannia), espulse dal senato i suoi oppositori e da Roma gli intellettuali che non si piegavano alla sua concezione autoritaria del potere.
Egli da una parte represse la corruzione dei governatori delle province, dall’altra scatenò una politica di repressione del dissenso che portò alla decimazione dell’aristocrazia romana.
Nel 96 morì pugnalato dagli oppositori , la congiura riuniva Domizia, i capi dei pretoriani e un gruppo di senatori, uno di loro Marco Cocceio Nerva fu eletto imperatore, con la morte di Domiziano si concluse la dinastia Flavia e il senato ordinò la rimozione del nome da ogni statua monumento ecc. (damnatio memoriae).
La politica di Domiziano si basava sull’appoggio delle legioni, egli era appunto un principe-soldato che partecipava personalmente alla guerre. Egli basò gran parte della sua politica estera in Germania: sconfisse i catti (titolo di germanicos) e andò a compromessi con la dacia, domò anche la rivolta di Saturnino. Egli conquistò il consenso popolare attraverso giochi e spettacoli, fece finire la costruzione del Colosseo e creò uno stadio, Stadio di Domiziano, che ospitava giochi simili alle olimpiadi. Sappiamo anche che mise una sua statua nel foro, piazza, e che si proclamò divino assumendo un atteggiamento autocratico e di sovrano assoluto (faraone egizio)
Il suo rapporto con i cristiani non fu buono, tantoché fece uccidere pure la moglie.

Società e politica


• Il progressivo affermarsi della autocrazia (governare su se stesso) imperiale comportò alla declinazione dell’aristocrazia senatoria. Nello stesso tempo lo sviluppo di un sistema burocratico e amministrativo portò all’ascesa politica ed economica dei cavalieri i quali iniziavano a formare i quadri dirigenti dell’amministrazione statale. Anche l’importanza dell’esercito andava a crescere: avere l’appoggio di legioni e pretoriani era importantissimo per esempio per resistere agli intrighi di corte e ai complotti politici nella capitale.
• Dopo Augusto in molti cercarono di accattivarsi i favori del proletariato urbano, tramite periodiche distribuzioni gratuite di pane, denaro e alimenti. Con questo i principi si presentarono come “protettori della plebe”. Dopo la fine della repubblica la plebe non svolgeva più alcun ruolo politico, gli bastava il cibo e lo svago (panem et circensium)
• I domini romani erano composti da mosaici di popoli: diverse lingue e residenze in territori diversi tra loro. Queste regioni subirono una progressiva romanizzazione, questo contribuì a fare dei domini romani un grande mondo comune, unificato da un sol sistema legislativo, monetario e stradale e da una sola amministrazione statale.
• Il Latino divenne la lingua principale, ma dato che vi era anche il greco , Roma diventò bilingue. L’economia era basata sullo sviluppo artigianale e commerciale delle province e dal progressivo allargamento della cittadinanza romana.
• Molti popoli si opposero alla romanizzazione vi furono sanguinose rivolte le quali venivano risposte con violente rappresaglie militari o stermini di massa, un esempio fu la Palestina.
• La politica estera fu orientata sul consolidamento dei confini e sulle conquiste di nuovi territori (Britannia e Germania nuove province) nel Nord Europa ci fu il problema della crescente ostilità dei Germani, perciò Roma rinuncio a una decisa offensiva militare poiché la conquista non avrebbe portato vantaggi
• Infine, per quanto riguarda il sistema id fortificazioni, Limes, (Domiziano) sappiamo che si crearono vere e proprie città. In Oriente le province romane furono soggette a minacce da parte dei Parti, con i quali negoziarono pacificamente per quasi tutto il 1 secolo d.C.
Estratto del documento

Domiziano rafforzò fin dall’inizio i confini dell’impero, portò inoltre alla

conquista della Germania inferiore e superiore (nuove province)

garantendo la sicurezza con una linea di difesa (fortificazioni collegate con reti

stradali, Limes). Egli aumentò anche la paga a pretoriani e legionari, si

assicurò della fedeltà di essi.

A Roma Domiziano diede vita ad un dispotismo (tirannia), espulse dal

senato i suoi oppositori e da Roma gli intellettuali che non si piegavano

alla sua concezione autoritaria del potere.

Egli da una parte represse la corruzione dei governatori delle province,

dall’altra scatenò una politica di repressione del dissenso che portò alla

decimazione dell’aristocrazia romana.

Nel 96 morì pugnalato dagli oppositori , la congiura riuniva Domizia, i capi

dei pretoriani e un gruppo di senatori, uno di loro Marco Cocceio Nerva fu

eletto imperatore, con la morte di Domiziano si concluse la dinastia Flavia e

il senato ordinò la rimozione del nome da ogni statua monumento ecc.

damnatio memoriae

( ).

La politica di Domiziano si basava sull’appoggio delle legioni, egli era

principe-soldato

appunto un che partecipava personalmente alla guerre. Egli

(titolo

basò gran parte della sua politica estera in Germania: sconfisse i catti

di germanicos) e andò a compromessi con la dacia, domò anche la rivolta di

Saturnino. Egli conquistò il consenso popolare attraverso giochi e spettacoli,

fece finire la costruzione del Colosseo e creò uno stadio, Stadio di Domiziano,

che ospitava giochi simili alle olimpiadi. Sappiamo anche che mise una sua

statua nel foro, piazza, e che si proclamò divino assumendo un

atteggiamento autocratico e di sovrano assoluto (faraone egizio)

Il suo rapporto con i cristiani non fu buono, tantoché fece uccidere

pure la moglie. Società e Politica

Il progressivo affermarsi della autocrazia (governare su se stesso) imperiale

 comportò alla declinazione dell’aristocrazia senatoria. Nello stesso

tempo lo sviluppo di un sistema burocratico e amministrativo portò

all’ascesa politica ed economica dei cavalieri i quali iniziavano a

formare i quadri dirigenti dell’amministrazione statale. Anche l’importanza

dell’esercito andava a crescere: avere l’appoggio di legioni e pretoriani

era importantissimo per esempio per resistere agli intrighi di corte e ai

complotti politici nella capitale.

Dopo Augusto in molti cercarono di accattivarsi i favori del

 proletariato urbano, tramite periodiche distribuzioni gratuite di pane,

“protettori

denaro e alimenti. Con questo i principi si presentarono come

della plebe”. Dopo la fine della repubblica la plebe non svolgeva più

alcun ruolo politico, gli bastava il cibo e lo svago (panem et circensium)

I domini romani erano composti da mosaici di popoli: diverse lingue e

 residenze in territori diversi tra loro. Queste regioni subirono una

progressiva romanizzazione, questo contribuì a fare dei domini romani un

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