Concetti Chiave
- Dopo la Seconda guerra punica, Roma si rivolge contro gli Stati ellenistici, iniziando la Seconda guerra macedonica contro Filippo V.
- La guerra siriaca vede Roma sconfiggere Antioco III, imponendo la "pace di Apamea" nel 188 a.C., riducendo il potere seleucide.
- La Macedonia perde la sua libertà dopo la sconfitta di Perseo a Pidna nel 168 a.C. e viene trasformata in una provincia romana nel 146 a.C.
- La Terza guerra punica scoppia nel 149 a.C.; culmina con la distruzione di Cartagine da parte di Scipione l'Emiliano nel 146 a.C., trasformandola in provincia d'Africa.
- La sconfitta di Numanzia nel 133 a.C. da parte di Scipione contribuisce all'espansione romana, rendendo la Spagna una provincia romana.
Indice
Espansione romana verso gli Stati ellenistici
Con la fine della seconda guerra punica, Roma orientò le proprie mire espansionistiche verso gli Stati ellenistici. Il Regno di Pergamo e la città di Rodi chiedono aiuto a Romani nella guerra contro Filippo V di Macedonia e Antioco III di Siria (antico rivale di Roma): occasione offerta ai romani per aprire le ostilità.
Conflitti con Filippo V e Antioco III
I nuovi ceti imprenditoriali e gli uomini politici erano favorevoli alla guerra; d’altro canto, però, c’erano coloro che temevano che la guerra rovinasse l’agricoltura e l’economia italica.
200 a.C.: dopo svariate discussioni si decide di dichiarare guerra solo a Filippo V (inizio seconda guerra macedonica)
Guerre macedoniche e la pace di Apamea
197 a.C.:a Cinoscefale, sotto la guida del console Tito Quinzio Flaminino, le legioni romane ebbero uno scontro decisivo contro Filippo V che fu costretto a consegnare la flotta, pagare una pesante indennità di guerra e liberare tutte le città greche.
Le città greche erano ostili ai Romani, e chiesero aiuto ad Antioco III che sbarcò con un contingente militare in Grecia.
191 a.C.: i Romani, affiancati da molte città greche, sconfiggono Antioco III presso le Termopili.
Il Senato decide di voler affrontare il nemico sul territorio, e quindi manda in Asia delle legioni comandate dal console Lucio Cornelio Scipione.
189 a.C.: Lucio Cornelio Scipione sconfigge Antioco presso la città di Magnesia.
188 a.C.: viene firmata “pace di Apamea”, che stabiliva:
- i territori conquistati dai Seleucidi fuori dalla Siria fossero dati a Rodi e a Pergamo;
- Antico doveva rinunciare alla flotta e agli elefanti, e pagare una pesante indennità di guerra;
- Antioco doveva consegnare ai Romani Annibale, che però decise di recarsi verso la Prussia, e nel 183 a.C. preferì uccidersi che finire nelle mani dei Romani.
Conquista della Macedonia e distruzione di Corinto
Dopo la morte di Filippo V, il potere passò al figlio Perseo; al quale i Romani dichiararono guerra.
168 a.C.: il console Lucio Emilio Paolo sconfigge l’esercito macedone a Pidna; la Macedonia fu smembrata in quattro repubbliche assoggettate a Roma, e costrette a versarle un tributo.
149 a.C.: Andrisco, personaggio che si spacciava figlio di Filippo V, attacca i Romani a sorpresa.
146 a.C.: scontro decisivo a Pidna, dove vincono i Romani che dichiarano la Macedonia una provincia romana.
146 a.C.: il console Lucio Mummio soffoca le rivolte della Lega Achea; distrugge la città di Corinto e vende i cittadini come schiavi.
Terza guerra punica e distruzione di Cartagine
195 a.C.: Cartagine riesce a pagare la pesantissima indennità di guerra imposta dai Romani, il che impensierisce i Roma che inizia ad pianificare un piano di distruzione della città. Una delle condizioni di pace imposte da Roma a Cartagine alla fine della Seconda guerra punica, era che la città non poteva dichiarare guerra senza prima chiederlo a Roma; il re della Numidia fu indotto a provocare la guerra con Cartagine usando il pretesto della contesa sui confini.
149 a.C.: i Cartaginesi rispondono a Massinissa con le armi, scoppia così la Terza guerra punica. Cartagine consegna la flotta e le armi, ma Roma vuole comunque radere al suolo la città.
146 a.C.: Scipione l’Emiliano espugnò e rase al suolo Cartagine, che divenne provincia d’Africa.
Conquista di Numanzia e la provincia di Soagna
133 a.C.: Scipione riuscì ad espugnare la capitale nemica, Numanzia, e anche la Soagna divenne provincia romana.
Domande da interrogazione
- Chi chiese aiuto a Roma nella guerra contro Filippo V di Macedonia e Antioco III di Siria?
- Chi fu il console romano che guidò le legioni romane nella vittoria contro Filippo V a Cinoscefale?
- Cosa stabiliva la "pace di Apamea" firmata nel 188 a.C.?
- Chi sconfisse l'esercito macedone a Pidna nel 168 a.C.?
- Chi espugnò e rase al suolo Cartagine nel 146 a.C.?
Il Regno di Pergamo e la città di Rodi.
Tito Quinzio Flaminino.
I territori conquistati dai Seleucidi fuori dalla Siria sarebbero stati dati a Rodi e a Pergamo; Antioco doveva rinunciare alla flotta e agli elefanti, e pagare una pesante indennità di guerra.
Il console Lucio Emilio Paolo.
Scipione l'Emiliano.