Concetti Chiave
- Nel mondo ateniese antico, c'era un forte legame tra agricoltura e commercio, supportato da un equilibrio sociale tra aristocrazia terriera, contadini e artigiani.
- L'aristocrazia terriera, proprietaria di ampi terreni, formava la spina dorsale dell'esercito ed esercitava diritti politici significativi.
- I contadini erano piccoli proprietari, mentre gli artigiani vivevano nelle città, godendo di un buon riconoscimento sociale.
- Le famiglie aristocratiche avevano una gestione autonoma del diritto, influenzando anche le famiglie non nobili a loro collegate.
- Gli schiavi, per lo più stranieri, erano esclusi dai diritti politici e raramente partecipavano alla guerra, mantenendo così un sistema di difesa elitario.
Atene: un modello esemplare
Nel mondo ateniese antico esisteva una profonda compenetrazione tra mondo agricolo e sviluppo commerciale in una situazione di graduale acquisizione dell'equilibrio sociale tra le diverse componenti che iniziarono a essere provviste di diritti politici: un’aristocrazia terriera che, basata su strutture di famiglia allargata, era proprietaria di grandi appezzamenti di terra e costituiva l’ossatura dell’esercito; il mondo contadino era formato da piccoli proprietari, mentre gli artigiani vivevano in città e godevano di buona considerazione sociale.
Le famiglie aristocratiche, come nella Roma arcaica, originariamente costituivano un gruppo distinto, profondamente solidale al suo interno e caratterizzato da una gestione autonoma del diritto che ogni famiglia esercitava sui propri membri e probabilmente sulle famiglie non nobili che a essa facevano riferimento.
Gli schiavi erano prevalentemente stranieri, prigionieri di guerra o manodopera comprata sul mercato che raramente, a differenza degli iloti spartani, venivano impiegati in guerra sia per la paura dei cittadini di perdere il controllo sia per una concezione aristocratica ed elitaria della guerra che identificava la difesa della terra e della proprietà privata con il godimento dei diritti politici, da cui gli schiavi erano esclusi.
Le famiglie aristocratiche, come nella Roma arcaica, originariamente costituivano un gruppo distinto, profondamente solidale al suo interno e caratterizzato da una gestione autonoma del diritto che ogni famiglia esercitava sui propri membri e probabilmente sulle famiglie non nobili che a essa facevano riferimento.
Gli schiavi erano prevalentemente stranieri, prigionieri di guerra o manodopera comprata sul mercato che raramente, a differenza degli iloti spartani, venivano impiegati in guerra sia per la paura dei cittadini di perdere il controllo sia per una concezione aristocratica ed elitaria della guerra che identificava la difesa della terra e della proprietà privata con il godimento dei diritti politici, da cui gli schiavi erano esclusi.