Concetti Chiave
- L'impero assiro crollò rapidamente dopo la morte di Assurbanipal, con Babilonia che recuperò l'indipendenza.
- Nabopolassar, re babilonese, riuscì a unificare la Mesopotamia creando l'Impero neobabilonese.
- La capitale assira, Ninive, fu saccheggiata nel 612 a.C., segnando la fine dell'impero assiro.
- I Medi e i Babilonesi furono determinanti nella sconfitta e scomparsa storica degli Assiri.
- Le invasioni dei "popoli del mare" portarono al collasso del regno ittita e influenzarono profondamente il vicino Oriente.
Indice
Il crollo dell'impero assiro
Con la fine del regno di Assurbanipal l’impero assiro crollò rapidamente. Alla sua morte, infatti, Babilonia recuperò la sua indipendenza; si creò poi una coalizione di Stati, comprendente i Medi (una popolazione dell’Altopiano Iranico), che portò la guerra in territorio assiro, dopo una situazione di equilibrio che si era creata per molti secoli.
L'ascesa di Nabopolassar
I Babilonesi avevano trovato un capo abile ed energico nella figura del re Nabopolassar (625-605 a.c), un generale proveniente dalla tribù dei Kaldu (da cui il nome “Caldei” con il quale i popoli mesopotamici furono poi noti nell’antichità).
La distruzione di Ninive
Dopo un assedio molto cruento, la stessa Capitale assira, Ninive, fu espugnata e saccheggiata nel 612 a.c: quella che pochi anni prima era stata una delle città più belle del mondo fu così distrutta.
La scomparsa degli assiri
Parte dell’esercito assiro tentò di riorganizzarsi sulle montagne del proprio Paese, ma pochi anni dopo si disorganizzò nuovamente. Il re babilonese Nabopolassar riuscì così a unificare tutta la Mesopotamia, dando origine al cosiddetto Impero “neobabilonese” durato per circa un secolo. Gli Assiri, annientati da Medi e Babilonesi, sparirono così per sempre dalla storia. E’ forse questo un caso unico: quello di un popolo scomparso quasi senza lasciare traccia, dopo avere dominato per secoli su un grande Impero.
Dopo la battaglia di Qadesh sembrava che il regno ittita fosse destinato a un periodo di pace e prosperità, ma non fu così.
L'invasione dei popoli del mare
Pochi anni più tardi, infatti, attorno al 1200 a.c, si verificarono una serie di invasioni da parte di popolazioni indoeuropee che annientarono lo Stato ittita: sopravvissero solo alcuni piccoli regni indipendenti. Gli invasori probabilmente provenivano da zone differenti, ma le fonti antiche, in particolare quelle egizie, li chiamavano indistintamente “popoli del mare”; essi, infatti, si erano stanziati sulle coste del Mediterraneo orientale e sulle isole dell’Egeo. I primi a cadere a causa del loro assalto furono gli ittiti, ma l’ondata travolse anche il dominio egizio sull’area siriano - palestinese e in pochi decenni modificò completamente gli equilibri del vicino Oriente.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della morte di Assurbanipal sull'impero assiro?
- Chi era Nabopolassar e quale ruolo ebbe nella storia mesopotamica?
- Chi erano i "popoli del mare" e quale impatto ebbero sul regno ittita?
Alla morte di Assurbanipal, l'impero assiro crollò rapidamente. Babilonia recuperò la sua indipendenza e una coalizione di Stati, inclusi i Medi, portò la guerra in territorio assiro, culminando con la distruzione di Ninive nel 612 a.C.
Nabopolassar era un generale della tribù dei Kaldu e divenne re di Babilonia. Sotto la sua guida, Babilonia unificò la Mesopotamia, dando origine all'Impero neobabilonese, che durò circa un secolo.
I "popoli del mare" erano invasori indoeuropei che, attorno al 1200 a.C., annientarono lo Stato ittita e modificarono gli equilibri del vicino Oriente, colpendo anche il dominio egizio sull'area siriano-palestinese.