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di paolodifalco01
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santo stefano

Natale è passato ma le feste non sono ancora finite visto che oggi 26 dicembre 2023 è la volta di Santo Stefano, giorno festivo non solo a livello religioso ma anche a livello statale.

Ma chi era Santo Stefano e, sopratutto, perché il giorno dopo Natale viene considerato come festivo nel calendario italiano? Andiamolo a vedere insieme.

Chi era Santo Stefano e perché si festeggia il 26 dicembre?

Innanzitutto partiamo dal santo a cui è dedicato il 26 novembre, parliamo di Stefano che aveva origini greche e fu anche il primo dei sette diaconi scelti a Gerusalemme dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel Ministero della fede.

Visse negli stessi anni di Gesù ed è stato anche il protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo. Morte che viene descritta negli Atti degli Apostoli: fu lapidato davanti a Paolo Di Tarso che poi si convertì diventando San Paolo.

A livello di celebrazione liturgica quella di Santo Stefano è stata fissata il giorno dopo il Natale perché nei giorni che seguirono alla nascita di Gesù furono posti i "comites Christi", cioè i più vicini nel suo percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio. Infatti a Santo Stefano seguirà, il 27 dicembre, San Giovanni Evangelista e così via...

Perché in Italia il 26 dicembre è un giorno festivo?

A decidere di istituire come giorno festivo il 26 dicembre fu lo Stato italiano nel 1947: giorno che non ha a che fare con la ricorrenza di Santo Stefano visto che il suo scopo è quello di allungare le feste natalizie come ad esempio il lunedì dell’Angelo, cioè Pasquetta, nata per lo stesso motivo.

Paolo Di Falco

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