Albero di Natale e Presepe: perché si fanno l’8 dicembre

L’8 Dicembre, il giorno dedicato all’Immacolata Concezione, l’atmosfera natalizia inizia davvero a farsi sentire poiché molte ore di questa giornata di festa vengono tradizionalmente dedicate a sistemare i più svariati addobbi natalizi: come ogni anno, infatti, oggi milioni di famiglie si stanno preparando a tirare fuori dagli scatoloni alberi di Natale, presepi, luci e decorazioni colorate per la casa o per il giardino.

Tra tutte le decorazioni natalizie, l’albero di Natale e il presepe sono quelle più popolari ed emblematiche che preannunciano l’arrivo imminente del Natale. Ma perché queste decorazioni vengono allestite proprio oggi? Prima di rispondere a questa domanda, ripercorriamo la storia della loro tradizione.

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Come nasce la tradizione dell’albero di Natale?

L’origine dell’albero di Natale è molto antica poiché affonda le radici nelle usanze pagane non solo dei Romani ma anche dei popoli dell’Europa del Nord. I Romani durante le Calende di Gennaio cospargevano le proprie domus con rami di pino e di alberi sempreverdi regalando rametti come segno di buon auspicio. Un’usanza rinomata presso i sacerdoti e le sacerdotesse dei Celti consisteva invece nel decorare abeti e pini rossi durante il giorno invernale considerato come il più corto dell’anno. Questa usanza, venne inoltre consolidata dalla credenza che i Vichinghi, un altro antico popolo del Nord Europa, riponevano negli abeti: ritenevano infatti che questi alberi sempreverdi avessero poteri magici poiché non perdevano foglie sotto le gelide temperature nord europee.
Il collegamento fra l’abete e il concetto di vita eterna venne poi rafforzato con l’avvento del Cristianesimo. Nel 1441 nella città di Tallin, in Estonia, è stata registrata la testimonianza di una sorta di rito propiziatorio svolto nei pressi dell’abete eretto nella piazza del Municipio: attorno a questo abete infatti, giovani uomini e donne danzavano per propiziare la ricerca della propria anima gemella.
Accanto alle varie testimonianze provenienti da altre città del Nord Europa riguardo ai più svariati addobbi su alberi sempreverdi, l’usanza dell’albero di Natale si diffuse in tutto il resto d’Europa dopo il Congresso di Vienna fino ad arrivare in Italia, intorno alla metà dell’Ottocento, grazie all’iniziativa della regina Margherita di Savoia che decise di collocare un albero di Natale nel Quirinale.

La simbologia alla base della tradizione del presepe

La tradizione del presepe trova la sua origine nella religione cristiana, in particolare dalle parole del Vangelo di Luca che racconta la natività di Gesù Cristo. La parola Presepe deriva dal verbo latino “praesepire” che significa “recingere con una siepe” significato che per estensione richiama la mangiatoia dove è nato Gesù.
Gli elementi e i personaggi principali che compongono il presepe sono contrassegnati da una forte simbologia: la nascita di Gesù avviene infatti in piena notte e rappresenta l’avvento della luce e il trionfo della vita sulla morte; l’asino e il bue che solitamente sono sullo sfondo di ogni Presepe, simboleggiano l’Antico e il Nuovo Testamento; i pastori nomadi che vengono inseriti intorno alla capanna rappresentano l’essenza passeggera dell’anima nell’eternità del mondo; infine, i Re Magi e la stella cometa che li guida fino alla capanna dove è nato Gesù, offrono doni fortemente simbolici: Melchiorre porta l’oro, simbolo della somma regalità di Cristo, Baldassarre porta la Mirra, simbolo dell’umanità di Gesù e infine Gaspare porta l’incenso, simbolo dell’adorazione di Gesù Bambino.

Perché l’8 Dicembre è la data in cui si prepara l’Albero di Natale e il Presepe?

L’8 Dicembre nasce come una festività religiosa cristiana poiché si celebra l’Immacolata Concezione, ovvero il concepimento di Maria stessa, e non di Gesù, senza peccato originale.
In occasione di questa festività cristiana, il Presepe si è soliti allestirlo proprio l’8 Dicembre. Per quel che riguarda invece l’usanza di allestire l’albero di Natale il giorno dell’Immacolata Concezione, non esiste un motivo vero e proprio ma si tratta di un’accorpamento di tradizioni che si sono fatte coincidere nel medesimo giorno di festa pre-natalizio in cui non si lavora e si ha dunque tempo per dedicarsi al loro allestimento.