Concetti Chiave
- L'egocentrismo può manifestarsi già dalle prime fasi della ragione, influenzando comportamenti anche in età adulta.
- L'equilibrio tra valori e livelli di coscienza determina la capacità di comprendere i bisogni altrui.
- I valori morali assoluti possono arricchire le visioni dei problemi quando interpretati con comprensione e sentimento.
- L'etica deve essere costruita individualmente, trattando gli altri come vorremmo essere trattati.
- La percezione della Verità è soggettiva e varia a seconda del contesto e delle persone, influenzando le analisi sociologiche.
Definizione di egocentrismo
Il primo bagliore di ragione nelle nuovissime generazioni nasce con quel gesto di furbizia e rabbia di prendere tutto a danno di tutti. Tuttavia nella costruzione della coscienza c’è comunque questa componente infantile di egocentrismo che può essere prevalente anche a 40 anni, specie in chi non ha vissuto l’infanzia. Il cattivo/non cattivo dipende dall’equilibrio tra i valori e dall’entrata in gioco dei livelli della nostra coscienza, che implica la comprensione dei bisogni altrui.
Quindi nella complessità dell’analisi sociologica, anche i valori morali assoluti danno luogo ad una ricchezza di visioni dei problemi, che solitamente si conciliano quando i problemi stessi vengono letti in chiave di comprensione, perché nella comprensione a differenza della ragione entrano in gioco anche i sentimenti. Ecco perché dopo il bisogno di ragione, nasce e si afferma in noi il bisogno di fede. Anche l’agire morale è molto importante per vivere in una società civile, ma l’etica non deve piovere dal cielo: dobbiamo essere noi ad industriarci per trattare gli altri come noi stessi vorremmo essere trattati. La violenza è maggiore in chi dice di possedere la Verità, perché la Verità in senso assoluto non esiste. Ciascuno di noi, che vive e agisce in un determinato contesto, ha le proprie verità (al plurale) che cambiano nel tempo e a seconda delle persone. Ciò ha sicuramente cambiato la visione globale di molti sociologi.