
AUTONOMIA - Intanto le scuole stanno regolandosi in autonomia, così che in molti casi questo strumento viene usato secondo le necessità e l'iniziativa personale di consigli di classe o dirigenti scolastici. Ci sono istituti dove con la sufficienza in condotta non si va in gita!
PRIMA ERA COSÌ - Lo scorso 16 gennaio, infatti, era stato emanato dal Ministero un decreto che delineava i principi in base ai quali disciplinare il voto in condotta. Il decreto stabilisce che la valutazione del comportamento dello studente “non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico” e che un giudizio insufficiente sul comportamento “deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità” nonché quando “i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni”.
RETROMARCIA – Tuttavia, secondo quanto affermato dalla Gelmini al GT Ragazzi il 27 gennaio, a partire dal secondo quadrimestre di quest'anno, una insufficienza potrà essere data anche nel caso di sospensione inferiore ai 15 giorni. Ma nel nuovo decreto ci saranno anche altre novità e si preannuncia, verrà data maggiore autonomia alle scuole!
MEDIA - Come dicevamo, novità non solo sulle condizioni per l'assegnazione delle insufficienze. Infatti il voto in condotta farà media con le valutazioni riportate nelle altre materie, quindi sarà importante capire come si valuterà, in termini numerici, la condotta di un alunno che comunque non avrà l'insufficienza.

DUBBI E PREOCCUPAZIONI – Significa forse che una media alta in tutte le materie potrà compensare una insufficienza nella condotta, e viceversa? I dubbi sono molti, soprattutto considerando che siamo al termine del primo quadrimestre e le nuove dichiarazioni della Gelmini non fanno altro che aumentare i dubbi e la confusione sulla corretta applicazione delle norme a riguardo.
AUTONOMIA O CAOS? - Come se non bastasse, sembra che un'altra novità che verrà introdotta dal prossimo quadrimestre, sarà quella di affidare una maggiore autonomia alle scuole circa la scelta dei comportamenti per i quali assegnare il 5 in condotta. Ma una decisione che potrebbe portare alla bocciatura di uno studente può davvero essere lasciata alla discrezionalità di ogni singola scuola? Non sarebbe, invece, più giusto delineare dei criteri chiari, validi per tutti gli istituti scolastici, in modo che tutti gli studenti vengano valutati nel modo più omogeneo possibile?
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