
A dieci anni dalla legge Sirchia, la 3/2003 "Tutela della salute dei non fumatori" entrata in vigore il 10 gennaio del 2005, il ministero della salute “festeggia” proponendo di estendere il divieto di fumo dai locali pubblici a buona parte degli spazi all’aperto.
L’annuncio arriva dal ministro Beatrice Lorenzin: “ci sarà una stretta ulteriore. Partiamo da film e auto con minori e poi studieremo eventuali nuove misure. È una materia da approfondire, su cui eventualmente aprire un confronto”.
Con il fumo non si scherza, guarda il video di Skuola.net
LA STRETTA DEL MINISTERO ALLA SALUTE – Riuscire ad allontanare gli italiani dalle bionde non è cosa facile. E il ministero della salute sta pensando a una manovra d’attacco fatta anche da rincari sui prezzi dei pacchetti delle sigarette e del tabacco. Ma non solo. Una possibile soluzione sarebbe anche quella di vietare il fumo negli spazi all’aperto. “Altre possibili iniziative, il cui successo è documentato in altri Paesi – hanno spiegato gli esperti della Salute - riguardano l’estensione del divieto di fumo in auto se vi sono bambini a bordo, ma anche negli stadi, nei parchi pubblici e nelle spiagge attrezzate, la regolamentazione delle “scene fumo” durante i film e le serie televisive nazionali”. Una battaglia su più fronti, che il ministero ha intenzione di combattere per limitare l’uso e i danni del fumo, compreso quello passivo. E allora con Skuola.net facciamo il punto della situazione: che cosa ne pensano i ragazzi, la nuova generazione di fumatori, dei divieti?
DIVIETO DI FUMO NEL CORTILE DELLA SCUOLA – In realtà per ora il divieto più forte, destinato ai giovani, è quello riservato agli spazi all’aperto nelle scuole. La cui esistenza sembra però essere stata ignorata. Nel settembre del 2013, infatti, la stessa ministra Lorenzin impose il divieto di fumo a scuola, comprese le sigarette elettroniche, anche ai cortili e ai giardini degli istituti. Con tanto di sanzioni per i trasgressori da 55 euro in su. Un divieto, quello delle sigarette tra i banchi, che però non sembra aver avuto successo. Secondo un sondaggio di Skuola.net, infatti, su un campione di 2500 studenti ben 7 su 10 assicurano che nella propria scuola si fuma all’aperto. A dir la verità anche al chiuso: il 60% racconta di bagni dall’atmosfera irrespirabile mente c’è addirittura anche un 14% che assicura che nella propria scuola qualcuno si accende la sigaretta anche lungo i corridoi.