
Il decreto legge del 2013, per l’avvio dell’anno scolastico, era stato presentato come un’offensiva diretta al fumo, compreso quello delle sigarette elettroniche, vietandone l’uso non sono nei locali al chiuso, come previsto dalla legge Sirchia del 2003, ma anche in quelli all’aperto nelle scuole, come giardini e cortili.
Un po’ come avviene per gli ospedali dove spesso la sigaretta è bandita in tutta l’area perimetrale. Un anno fa aprì un vero e proprio dibattito anche dalle pagine di Skuola.net, ma poi?UNA CORTINA DI FUMO - Ma qualcosa non deve essere andata per il verso giusto. Secondo un sondaggio di Skuola.net su un campione di 2500 ragazzi, emerge infatti che il 73% degli studenti assicura che nella propria scuola si fuma all’aperto. Addirittura c’è anche una quota del 14% che racconta che nella propria scuola c’è qualcuno che azzarda anche ad accendersi una sigaretta lungo i corridoi. Mentre il 60% racconta di bagni intasati dalla cortina di fumo. Il divieto quindi non regge, né dentro né fuori.
E I PROF? – I prof stanno a guardare. E non solo, anzi nel 53% dei casi fumano anche loro. Docenti e bidelli uniti nel vizio del fumo e nel cattivo esempio per i loro studenti. Il 37% dei ragazzi, infatti, assicura che la sigaretta viene accesa dai “grandi” senza alcun problema mentre il 20% dice che i prof fumano di nascosto. In realtà, non solo non dovrebbero dare il cattivo esempio ma dovrebbero anche sanzionare i trasgressori.
MULTE? NON GRAZIE – Stando al decreto legge del 2013, i trasgressori devono essere puniti con multe che vanno dagli iniziali 55 euro fino a 250 euro per i recidivi. A vigilare sul fumo a scuola, devono essere proprio i prof. Eppure sono pochissime le sanzioni per chi viola il divieto di fumo in tutti i locali della scuola. Solo il 16% degli intervistati, infatti, assicura che nel proprio istituto sono state comminate sanzioni disciplinari ai trasgressori. E un 15% parla di multe pecuniarie. Tutti gli altri? Restano impuniti.
NESSUNA INFORMAZIONE – I ragazzi fumano ma, di fatto, non sanno niente della legge antifumo. Nelle scuole infatti, sempre in merito al maxi-divieto, sarebbero dovuti partire incontri e dibattiti per istruire i giovani sui rischi per la salute legati al fumo. Quanti ne sono stati organizzati? Per quello che ne sanno i ragazzi, ben pochi. Due ragazzi su 3, infatti, assicurano che nella propria scuola non sono stati organizzati incontri o dibattiti.
FUMATORI IN ERBA – Quantifichiamo l’esercito di fumatori, che da giovanissimi hanno preso il vizio del fumo: secondo Cittadinanzattiva si tratta di un milione di ragazzi, circa 1 liceale su 3 e addirittura il 4% degli studenti delle medie. Troppo giovani, davvero.