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Vampiri la notte, zombie di giorno: è l'effetto #vamping

Il vamping non è un nuovo film dell'orrore, ma un nuova ossessione che si sta diffondendo sempre di più tra i giovani di tutto il mondo. Ci si sveglia più volte a notte per controllare le notifiche, twittare, postare e così via.

Il risultato? Il giorno dopo si è poco concentrati, stanchi e irritabili. La trasformazione è avvenuta: da affascinanti vampiri da social network di notte ad assonnati studenti zombie di giorno. E se in tutto il mondo si twitta a suon di #vamping, ma solo durante le ore piccole, il fenomeno in Italia è tutt'altro che raro: interessa ben 1 ragazzo su 5. Lo svela l'ultimo rapporto di Telefono Azzurro e DoxaKids sugli adolescenti.

Tutti pazzi per Facebook: ma come sarebbe nella vita reale? Guarda il video!

Fonte video TheFrenchmole

VAMPIRI DI NOTTE... - Durante la notte lo smartphone non si spegne, e rimane connesso. Nella penombra della stanza lo schermo illumina gli occhi sbarrati dei teenager: siamo in pieno vamping. Difficoltà di addormentarsi o ossessione per la notifica? Una cosa è certa: il 25,6% dei ragazzi confessa di svegliarsi uno o più volte a notte per controllare il telefonino.

...ZOMBIE DI GIORNO - Ma quali sono gli effetti di queste lunghe veglie in chat? O del sonno a intermittenza scandito dal messaggino o dalla notifica dei social network? Sono molti sia dal punto di vista fisico che mentale. I riflessi sono meno rapidi, le prestazioni sportive sono fiacche. E poi la concentrazione va e viene, la memoria fa cilecca, i voti calano e si diventa anche più passivi. In più, si rischia di diventare irritabili e aggressivi. Lo sostengono gli studi citati dal rapporto del Telefono Azzurro sulle conseguenze della mancanza di sonno sul sistema neurocognitivo e sui comportamenti istintivi.

#VAMPING É TRENDY - Lo step successivo del vamping è quello di uscire dalla solitudine notturna per riunirsi in una vera e propria comunità social. In tutto il mondo, ma solo a notte inoltrata, si twitta con #vamping, e con lo stesso hashtag si postano foto su Instagram. Ci si scambia musica, emozioni, pensieri. Per adesso, la moda è solo estera. Ma non è escluso che arrivi anche dalle nostre parti.

Carla Maria Ardizzone