
Mascherine, sistemi di aerazione, distanziamento: questi i temi caldi sulla scrivania del Ministro Patrizio Bianchi. Proprio le linee guida per il ritorno in aula sono in questi giorni oggetto di contrasti, specialmente tra le varie forza politiche: c'è chi preme per l'abolizione dell'obbligo di mascherina e chi invece – come il Ministro Speranza – è orientato verso una linea più rigorosa. Nelle ultime ore anche l'UE ha voluto dire la sua, con una lettera della Presidente della Commissione Europea, Stella Kyriakides, indirizzata ai Ministri della Salute degli Stati UE.
-
Leggi anche:
- Ritorno a scuola, presidi e medici d’accordo: “Fondamentali i sistemi di aerazione”. Ma ci sono solo per il 5% degli studenti
- Crisi di governo, anche il mondo della scuola lancia un appello a Draghi per restare a Palazzo Chigi
- Ritorno a scuola nel caos? La denuncia dei presidi: “Aerazione assente e sovraffollamento indisciplinato. Fermi a tre anni fa”
Lettera UE agli Stati membri: “Evitare chiusura sistemi educativi”
La missiva punta a ricordare agli Stati membri la necessità di adottare delle linee guida chiare ed efficaci già da ora. Il diktat della Commissaria Kyriakides è semplice: evitare la Dad a tutti i costi e agire tempestivamente laddove necessario: ”È importante preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro. Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi” investendo “in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari” si legge nella lettera riportata da Ansa.it.
Data pubblicazione 19 Luglio 2022, Ore 9:12
Data aggiornamento 19 Luglio 2022, Ore 9:16