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linee guida UE riapertura scuolaSettembre è ancora piuttosto lontano

ma già si lavora per un ritorno a scuola in sicurezza e, soprattutto in presenza. Sì perché l'impennata dei contagi pone una doverosa riflessione alle istituzioni che in questo momento si stanno interrogando sul da farsi.

Mascherine, sistemi di aerazione, distanziamento: questi i temi caldi sulla scrivania del Ministro Patrizio Bianchi. Proprio le linee guida per il ritorno in aula sono in questi giorni oggetto di contrasti, specialmente tra le varie forza politiche: c'è chi preme per l'abolizione dell'obbligo di mascherina e chi invece – come il Ministro Speranza – è orientato verso una linea più rigorosa. Nelle ultime ore anche l'UE ha voluto dire la sua, con una lettera della Presidente della Commissione Europea, Stella Kyriakides, indirizzata ai Ministri della Salute degli Stati UE.

Lettera UE agli Stati membri: “Evitare chiusura sistemi educativi”

La missiva punta a ricordare agli Stati membri la necessità di adottare delle linee guida chiare ed efficaci già da ora. Il diktat della Commissaria Kyriakides è semplice: evitare la Dad a tutti i costi e agire tempestivamente laddove necessario: ”È importante preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro. Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi” investendo “in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari” si legge nella lettera riportata da Ansa.it.

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