
La macchina della solidarietà si è attivata non appena sono arrivate le prime notizie sul terremoto che ha colpito il Centro Italia. E, con il passare dei giorni, aumenta la schiera di chi decide di fare qualcosa per aiutare – non solo economicamente – le popolazioni di quelle zone. Ognuno per il suo settore di competenza. Tra queste, spiccano alcune iniziative che provengono dal mondo della scuola. Del resto è uno degli argomenti di cui si sta dibattendo di più in queste ore: l’anno scolastico sta per iniziare e migliaia di bambini e ragazzi non potranno tornare nelle proprie aule.
I PRESIDI PER AMATRICE - L' Associazione Nazionale Presidi del Lazio, ad esempio, ha appena lanciato “Scuola Solidale”, un progetto sviluppato in collaborazione con il Progetto Bambini dell'U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). L’idea è quella di raccogliere fondi a favore dell'Istituto omnicomprensivo di Amatrice, andato completamente distrutto a causa del sisma. Per farlo è stato attivato il conto corrente bancario Progetto Bambini - Monte dei Paschi di Siena - IBAN IT08F0103003298000001152663; in alternativa c’è il conto corrente postale 48019863 - Intestato a Unitalsi Progetto Bambini, via della Pigna,13/a. Per contribuire bisognerà scrivere nella causale "Scuola solidale per Amatrice".
"Abbiamo pensato di dare il nostro contributo - spiegano congiuntamente Mario Rusconi e Emanuele Trancalini, rispettivamente presidente ANP Lazio e responsabile nazionale progetto bambini dell'UNITALSI - a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto ripartendo dalla scuola e dai tanti alunni di Amatrice che non hanno più una struttura dove potere frequentare la scuola".
Ma questo, nella mente degli organizzatori, è solo il primo di una serie di progetti che verranno avviati per garantire agli alunni del comprensorio di Amatrice di potere iniziare l'anno scolastico dignitosamente. A tale scopo anche con le ACLI di Roma verrà avviata nelle prossime settimane una raccolta di libri e computer da donare agli alunni di Amatrice e delle frazioni limitrofe.
"Grazie alle nostre reti sul territorio della regione – aggiungono Trancalini e Rusconi - stiamo coinvolgendo i presidi di tutte le scuole, ma anche le famiglie e gli alunni del Lazio per dare un segno concreto di vicinanza con chi ha perso tutto".
STOP ALLE TASSE UNIVERSITARIE PER I TERREMOTATI - Ma scuola significa anche università: è ancora presto per fare una valutazione precisa ma è probabile che alcune sedi universitarie – in città come Camerino, Ascoli Piceno, Rieti – possano aver subito danni che rendono difficoltoso l’inizio dell’anno accademico, anche questo non così lontano. Ma, a parte questo, il pensiero del mondo accademico è indirizzato soprattutto agli studenti e alle proprie famiglie che abitano nei Comuni interessati dai crolli; gente che, in queste ore, sta facendo la conta dei danni e stanno tentando di trovare la forza per ripartire. Perciò il coordinamento studentesco universitario LINK ha proposto di esonerarli dal pagamento delle tasse d’iscrizione.
Scopri cosa fare in caso di terremoto:
“Ci siamo attivati sin da subito per aprire nelle nostre università spazi e aule per la raccolta di beni di prima necessità, ma sappiamo che questo non basta - ha detto Andrea Torti, coordinatore di LINK - Chiediamo quindi al Ministero dell’Istruzione di emanare immediatamente un decreto che esoneri dalle tasse universitarie tutti gli studenti e le studentesse residenti nei comuni terremotati.” Partire dalle tasse per ragionare, poi, sui servizi che si possono dare a quei ragazzi: “Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti, dall’ esonero del pagamento delle tasse all’apertura di bandi straordinari per borse di studio e posti alloggio – prosegue Torti - così da permettere agli studenti e alle studentesse colpiti dal terremoto di poter proseguire il proprio percorso universitario o di iniziarlo, senza pesare sulle famiglie. In questo senso, chiederemo anche agli Atenei e agli enti regionali per il Diritto allo Studio misure immediate”.
IL NUMERO SOLIDALE DELLA PROTEZIONE CIVILE - Iniziative che s’inseriscono in un quadro più generale; una gara di solidarietà che ha coinvolto veramente tutti. In prima linea c’è, ovviamente, la Protezione Civile che attraverso il numero solidale 45500 ha già raccolto oltre 10 milioni di euro. In tantissimi, poi, hanno inviato nelle zone terremotate beni di prima necessità (cibo, farmaci, vestiti, ecc.); così tanti che la stessa Protezione Civile ha chiesto d’interrompere l’afflusso di prodotti deperibili.
LA CULTURA PER RICOSTRUIRE I MONUMENTI - Il Governo, invece, oltre ad aver iniziato a lavorare per studiare le misure che potranno, nei mesi a venire, permettere la ricostruzione ha già fatto un primo passo: gli incassi dei musei e della aree archeologiche statali della scorsa domenica sono stati destinati ai territori terremotati, per interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma.
PER FARE DEL BENE BASTA UN PIATTO DI PASTA - Una tra le prime idee nate dopo il sisma ha fatto leva sul simbolo di Amatrice, il Comune più colpito dal terremoto: la pasta alla Amatriciana. Chef e ristoratori di tutta Italia letteralmente mobilitati, sfruttando il proprio nome per aiutare gli altri: Su Facebook, ad esempio, è nato il gruppo “Un'Amatriciana per Amatrice” e il food blogger Paolo Campana ha utilizzato Facebook per proporre di destinare 2 euro ai terremotati per ogni piatto di pasta ordinato (uno lo mettono i clienti e uno i ristoratori). A Torino, addirittura, è stata allestita una “spaghettata solidale” in Piazza San Carlo che ha servito 5mila porzioni del famoso piatto.
I PROGETTI DI CROCE ROSSE E POSTE - Decisamente più istituzionali i progetti di Croce Rossa Italiana e Poste Italiane. La prima ha attivato una raccolta fondi (Iban: IT40F0623003204000030631681; causale: "Terremoto Centro Italia") e creato il numero telefonico 065510 e l'indirizzo email aiuti@cri.it, dedicati al servizio donazioni. Le Poste, invece, sempre in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, hanno istituito un conto corrente per le donazioni a favore degli abitanti dei centri danneggiati (Poste Italiane con Croce Rossa Italiana - Sisma del 24 agosto 2016 - codice IBAN IT38R0760103000000000900050; il codice BIC/SWIFT per inviare bonifici dall'estero è BPPIITRRXXX).
SOSTEGNO MEDICO E PSICOLOGICO - Va incontro ai più piccoli, invece Save the Children che sta lavorando per allestire un primo "Spazio a misura di bambino" ad Amatrice, valutando la possibilità di aprirne altri nei paesi più danneggiati. In questi luoghi sicuri, bambini e ragazzi potranno sentirsi protetti e ricevere il supporto necessario per elaborare il trauma appena vissuto grazie a educatori appositamente formati. Mentre la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie ha già messo a disposizione i propri responsabili sul territorio, stanziando un supporto economico per l'acquisto di strumenti professionali necessari ai medici in loco. Anche un team di Medici Senza Frontiere è appena partito per valutare i bisogni delle vittime della tragedia.
LO SPORT "GIOCA" PER LE POPOLAZIONI COLPITE - Anche il mondo dello sport non ha voluto far mancare il proprio sostegno. Nessuna iniziativa in particolare – se non un minuto di silenzio in segno di lutto durante tutte le manifestazioni sportive dello scorso weekend – ma tante società hanno scelto autonomamente cosa fare (raccolte fondi, incassi devoluti, ecc.). Molti i campioni che hanno messo all’asta maglie, scarpe, materiale tecnico sfruttando la propria visibilità per raccogliere più soldi possibili da mandare alle popolazioni terremotate.
ANCHE IL WEB DÀ UNA MANO - Perfino gli "host" di Airbnb, proprietari che affittano le loro case ad altri privati tramite il famoso sito web, stanno aprendo gratuitamente le loro abitazioni alle vittime del sisma. Per ora sono ancora poche decine gli alloggi disponibili, ma potrebbero aumentare nelle prossime ore. Inoltre, per il periodo di ospitalità gratuita, i gestori del portale hanno deciso di annullare tutti i costi del servizio.
