
TOGLIERE ALLE STATALI PER DARE ALLE PARITARIE? - Questo è quello che verrebbe da pensare stando all'approvazione, alla Camera dei Deputati, delle tre mozioni, presentate dai nostri parlamentari, che, di fronte ad un taglio del governo di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica e una riduzione di 134 mila posti di lavoro in tre anni, chiedono di restituire alle scuole paritarie quei soldi che avevano visto sfuggire dalle loro casse quest'anno, e semmai metterci anche qualche euro in più.
Ma vediamo nello specifico di cosa si parla in questi documenti.
FACILITARE LA LIBERTA' DI SCELTA DELLE FAMIGLIE - Secondo la mozione sottoscritta dal Pdl, dalla Lega e dal Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo sarebbe necessario “realizzare interventi volti a facilitare e promuovere le condizioni per l'effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie fra scuole statali e paritarie” e per questo nobile motivo propongono, a partire dal 2010, di incrementare “le risorse destinate al sistema paritario”.

RITORNO AL PASSATO: VOGLIONO PIU' SOLDI - Ma ce dell'altro: nel documento si legge anche un invito al governo “ad adottare iniziative per recuperare le risorse mancanti affinché la situazione dei finanziamenti alla scuola paritaria per l'esercizio finanziario del 2009 ammonti sostanzialmente a quelli assegnati nell'esercizio finanziario 2008”, vale a dire recuperare quei soldi che la finanziaria 2009 aveva tagliato alle paritarie ritornando al finanziamento originario di 500 milioni.
L'altra mozione approvata alla camera è quella dell'Udc con la quale si chiede “il ripristino integrale delle risorse sottratte alle scuole paritarie dalla manovra economica”
PD E IDV INVECE PUNTANO SUL MERITO - Diverse sono invece le richieste dalla mozione presentata dal Pd e da Italia dei Valori. Il documento infatti conferma la necessità di riconoscere “la massima libertà possibile all'iniziativa privata che può, come avviene nel nostro Paese, essere incentivata e sostenuta”, ma, allo stesso tempo, ricorda che la libertà di scelta formativa dei genitori “non può mettere a rischio la coesione e l'integrazione sociale” e, continua, “ in una società multietnica e multiculturale il livelli di inclusione sociale devono essere comunque prioritariamente garantiti dalla scuola pubblica”, quindi invita il governo ad attuare una politica riguardante il sostegno al sistema scolastico che prediliga il merito come elemento fondamentale per determinare il percorso di studi di ogni singolo studente.
E voi cosa ne pensate? In quale tipo di scuola studiate, paritaria o statale? Scrivetecelo commentando la news